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Papa Francesco, dodici nuovi candidati agli altari. Tra questi, l’Angelo di Auschwitz

Messa di canonizzazione  | Una recente messa di canonizzazione in piazza San Pietro  | Daniel Ibanez / ACI Group Messa di canonizzazione | Una recente messa di canonizzazione in piazza San Pietro | Daniel Ibanez / ACI Group

Non solo le canonizzazioni di Paolo VI, dell’arcivescovo Romero e di altri quattro santi della carità. Oltre al Concistoro che ha fissato la data per celebrare i nuovi santi, Papa Francesco il 19 maggio ha ricevuto il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e ha autorizzato i decreti che riconoscono le virtù eroiche di 12 Servi di Dio.

Tra questi, l’Angelo di Auschwitz, ovvero Suor Angela Maria Autsch del Sacro Cuore di Gesù (1900 – 1944) . Denunciata da una conoscente alla Gestapo per aver detto “Hitler è una calamità per l’Europa”, fu prima internata per 17 giorni nella prigione di Innsbruck, quindi nel campo di concentramento di Ravensbrueck, e quindi ad Auschwitz dove divenne amica di una donna medico, ebraico e di origine slovacca, Maria Scwhalbova. Lì fu conosciuta come l’Angelo di Auschwitz. Trasferita infine a Birkenau, morì durante un raid aereo alleato.

Tra i 12 nuovi candidati alla beatificazione, primo della lista è il cardinale August Joseph Hlond (1881 – 1948) arcivescovo di Poznan e Gniezno dal 1926 al 1946 e poi dal 1946 alla morte arcivescovo di Gniezno e Varsavia. Fondatore della Società di Cristo per gli Emigranti, fu arrestato e perseguitato negli anni di guerra dalla Gestapo, e poi dal regime comunista negli ultimi anni della sua vita. Fu considerato uno dei più autorevoli “portavoce” di quella che con il tempo venne chiamata “Chiesa del Silenzio.

Sale verso la beatificazione anche il vescovo Miguel Angel Builes (1888-1971), colombiano, per quasi cinquanta anni vescovo di Santa Rosa e fondatore di varie congregazioni religiose. Molto critico di alcune espressioni di danza moderna, lavorò moltissimo a livello pastorale, e stabilì 23 nuove parrocchie.

Don Enrico Mauri (1883 – 1967) fondò le Oblate di Cristo Re, ma è anche conosciuto per L’Opera “Madonnina del Grappa”, che accoglieva vedove e orfani della prima guerra mondiale, diventò successivamente anche un “Vivaio apostolico” per gli orfani propensi al Sacerdozio. Nel corso degli anni, una cinquantina di giovani divennero sacerdoti, incardinanti nelle rispettive diocesi.

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Va verso la beatificazione anche Jean-Baptiste Berthier (1849 – 1908), sacerdote professo dell’Istituto dei Missionari di Nostra Signora di La Salette, che fondò la Congregazione dei Missionari della Sacra Famiglia, conosciuto anche come predicatore assiduo delle missioni popolari nella Francia meridionale.

Altri candidati alla canonizzazione sono il gesuita Guglielmo Eberschweiler (1837 – 1921), che visse una vita semplice come consulente e padre spirituale, senza grandi particolarità; il sacerdote missionario saveriano Pietro Uccelli (1874-1954), che fu tra le altre cose anche missionario in Cina.

Padre Pio Dellapiane (1904-1976), dell’Ordine dei Minimi, “fu uno dei  fratelli maggiori e più autorevoli della famiglia spirituale di Padre Pio da Pietralcina”; Fra’ Norbert McAuliffe (1886-1959), che come missionario dell’Istituto dei Fratelli del Sacratissimo Cuore trascorse 20 anni in Uganda come direttore e fondatore della prima missione dell’Ordine a Gulu.

Va avanti il cammino verso la beatificazione anche per suor Francesca delle Piaghe di Gesù (1860-1899), una suora spagnola professa del Secondo Ordine di San Francesco del Monastero della Divina Provvidenza di Badalona; per suor Eleonora di Santa Maria (1841-1900), dell’Ordine di San Domenico; per suor Maria Edvige Zivelonghi (1919-1949), della Congregazione delle Figlie di Gesù.