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Papa Francesco e le nuove catechesi sul discernimento, indispensabile per vivere

Il Papa inizia un nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento ed incentra la sua meditazione sul tema: "Che cosa significa discernere?"

Papa Francesco, udienza generale |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, udienza generale | | Vatican Media / ACI Group

Il Papa inizia un nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento ed incentra la sua meditazione sul tema: "Che cosa significa discernere?". In Aula Paolo VI il Papa commenta la sua scelta. "Discernere è un atto importante che riguarda tutti, perché le scelte sono parte essenziale della vita. Si sceglie un cibo, un vestito, un percorso di studi, un lavoro, una relazione. In tutto questo si concretizza un progetto di vita, e anche la nostra relazione con Dio", commenta il Papa.

Per Francesco il discernimento si presenta come "un esercizio di intelligenza, di perizia e anche di volontà, per cogliere il momento favorevole: queste sono condizioni per operare una buona scelta".
Nel Vangelo, Gesù parla del discernimento "con immagini tratte dalla vita ordinaria" e esso "coinvolge gli affetti".

"Nel giudizio finale Dio opererà un discernimento nei nostri confronti. Le immagini del contadino, del pescatore e del mercante sono esempi di ciò che accade nel Regno dei cieli, un Regno che si manifesta nelle azioni ordinarie della vita, che richiedono di prendere posizione. Conoscenza, esperienza, affetti, volontà: ecco alcuni elementi indispensabili del discernimento", dice ancora nella sua catechesi Papa Francesco.

Francesco aggiunge: "Il discernimento comporta una fatica. Secondo la Bibbia, noi non ci troviamo davanti, già impacchettata, la vita che dobbiamo vivere. Dio ci invita a valutare e a scegliere: ci ha creato liberi e vuole che esercitiamo la nostra libertà. Per questo, discernere è impegnativo. Il discernimento è la riflessione della mente e del cuore che dobbiamo fare prima di prendere una decisione".

"Il discernimento è faticoso ma indispensabile per vivere. Dio non impone mai il suo volere. Perché? Perché vuole essere amato e non temuto. E l’amore si può vivere solo nella libertà", conclude il Pontefice.

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