“Il dialogo con il Padre è il nucleo incandescente di tutta la sua esistenza”. Parla di Gesù Papa Francesco nella catechesi di oggi alla udienza generale tenuta nel cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico. 

Molta folla e poco distanziamento per avere una saluto e una firma da Papa Francesco per i fedeli cui il Pontefice ha poi parlato della preghiere di Gesù durante le ore della Passione. Ore che “sono il cuore del Vangelo non solo perché a questa narrazione gli Evangelisti riservano, in proporzione, uno spazio maggiore, ma anche perché l’evento della morte e risurrezione – come un lampo – getta luce su tutto il resto della vicenda di Gesù”. La Salvezza che porta Gesù è totale e messianica “fa sperare nella vittoria definitiva della vita sulla morte”.

Il Papa ricorda che Gesù chiama il Padre “papà” e prega con le parole dei salmi, e sulla croce “si compie il dono del Padre, che offre l’amore senza riserve del suo Figlio come prezzo della nostra salvezza”.

Gesù prega per ognuno sempre e non va dimenticato anche nei momenti più brutti . Il Papa ricorda poi la preghiera sacerdotale e conclude: “Questa mi sembra la cosa più bella da ricordare, concludendo questo ciclo di catechesi dedicate al tema della preghiera: la grazia che noi non solamente preghiamo, ma che, per così dire, siamo stati “pregati”, siamo già accolti nel dialogo di Gesù con il Padre, nella comunione dello Spirito Santo. Siamo stati voluti in Cristo Gesù, e anche nell’ora della passione, morte e risurrezione tutto è stato offerto per noi. E allora, con la preghiera e con la vita, non ci resta che dire: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen”.