Don Oreste Benzi “era un prete che guardava i ragazzi con gli occhi e il cuore di Gesù. E stando vicino a quelli che si comportavano male, che erano sbandati, ha capito che a loro era mancato l’amore di un papà e di una mamma, l’affetto dei fratelli”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane i rappresentanti della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dal sacerdote romagnolo morto nel 2007.

Parlando della casa famiglia, Francesco ha sottolineato che “in essa c’è posto per tutti: minori, persone con disabilità, anziani, italiani o stranieri, e chiunque cerchi un punto fermo da cui ripartire, una famiglia in cui ritrovarsi. La famiglia è il luogo dove curare tutti, perché è la risposta al bisogno innato di relazione che ha ogni persona”.

“Dio vede anche i nostri limiti e ci aiuta a portarli; ma Dio guarda soprattutto il cuore, e vede ogni persona nella sua pienezza. Dio ci vede a immagine di Gesù, e con il suo amore ci aiuta ad assomigliare sempre di più a Lui. Gesù è l’uomo perfetto – ha proseguito il Papa - è la pienezza dell’umano, e l’amore di Dio ci fa crescere verso questa misura completa. Sappiamo che la raggiungeremo solo in paradiso, però già in questa vita l’amore ci fa maturare così. È un po’ come il seme che nel campo germoglia e si sviluppa e diventa una bella spiga di grano”.

Concludendo, il Papa ha assicurato: “la vostra preghiera per la pace Dio la ascolta; e noi crediamo che Dio dona la pace, subito, oggi! Dio ce la dona, ma sta a noi accoglierla, nel cuore e nella vita. State sicuri che Dio ascolta la vostra preghiera”.