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Papa Francesco, “le sfide climatiche richiedono un approccio multidimensionale”

In un messaggio inviato ad una conferenza della Pontificia Accademia per le Scienze, Papa Francesco ribadisce l’importanza di una conversione ecologica, e delinea le sfide di oggi

Papa Francesco, Casina Pio IV | Papa Francesco durante un intervento del 2019 a Casina Pio IV | Vatican Media / YouTube Papa Francesco, Casina Pio IV | Papa Francesco durante un intervento del 2019 a Casina Pio IV | Vatican Media / YouTube

Sono due le sfide che il mondo affronta sulla questione del cambiamento climatico: quello di diminuire i rischi riducendo le emissioni e quella di assistere e aiutare le persone ad adattarsi a progressivi peggioramenti climatici. Papa Francesco lo sottolinea in un messaggio alla conferenza su “Resilienza delle persone e degli ecosistemi sotto stress climatico”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e che ha luogo il 13 e 13 luglio.

Nel messaggio, Papa Francesco sottolinea che il fenomeno del cambiamento climatico è diventato “una emergenza che non è più ai margini della società, ma ha assunto un posto centrale, ridefinendo non solo i sistemi agricoli e industriali ma anche colpendo in maniera negativa la famiglia umana, specialmente i poveri e quelli che vivono nelle periferie economiche del nostro mondo”.

Per affrontare le sfide, il Papa chiama ad un “approccio multidimensionale”, che permetta di proteggere “gli individui e il pianeta,” confortati da quello che dicono gli insegnamenti biblici che testimoniano come “la cura per la nostra casa comune non è solo un obiettivo utilitaristico, ma un obbligo morale”.

Papa Francesco ricorda di aver parlato di una “conversione ecologica”, ovvero di un cambio di mentalità che prevede “la gratitudine per l’amore di Dio e il generoso dono della creazione”, il riconoscimento della comunione anche con le altre creature del mondo e l’affrontare il problema ambientale “non come individui isolati, ma in solidarietà e comunità”.

Ci vogliono, Papa Francesco, sforzi di ampio respiro per “trovare soluzioni concreti ai crescenti e severi problemi che stiamo affrontando”, a partire dal ruolo che possono compiere le nazioni “più economicamente avanzate” nel ridurre le loro emissioni e fornire assistenza tecnologica e finanziaria “alle aree meno prospere”, ma anche l’accesso “ad energia pulita e acqua potabile”, così come il supporto agli agricoltori e lo sviluppo di stili di vita sobri.

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Papa Francesco menziona, tra i problemi, anche la perdita della biodiversità e il problema della sicurezza alimentare, altre due crisi collegate con l’emergenza climatica, e ricorda che la Santa Sede ha effettuato l’accessione alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico”.