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Papa Francesco: "Non si annuncia il Vangelo da fermi, chiusi in un ufficio"

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, incentra la sua meditazione sul tema “Testimoni: San Paolo".

Papa Francesco durante un'udienza generale |  | Vatican Media / ACI group Papa Francesco durante un'udienza generale | | Vatican Media / ACI group

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, incentra la sua meditazione sul tema “Testimoni: San Paolo". "Dopo aver visto, due settimane fa, lo slancio personale di San Paolo per il Vangelo, possiamo oggi riflettere più approfonditamente sullo zelo evangelico così come lui stesso ne parla e lo descrive in alcune sue lettere", spiega il Pontefice da Piazza San Pietro.

"In forza della sua stessa esperienza, Paolo non ignora il pericolo di uno zelo distorto, orientata in una direzione sbagliata; in questo pericolo era caduto lui stesso prima della caduta provvidenziale sulla via di Damasco", commenta Francesco.

Quali sono le caratteristiche dello zelo evangelico vero secondo Paolo?
C'è un elenco di “armi” che l’Apostolo indica per la battaglia spirituale. "Fra queste c’è la prontezza a propagare il Vangelo, tradotta da alcuni come “zelo”, e indicata come una “calzatura”. Perché? Come mai lo slancio per il Vangelo è collegato a ciò che si mette ai piedi?", chiede Francesco.

"Perché chi va ad annunciare si deve muovere, deve camminare! Ma notiamo anche che Paolo, in quel testo, parla della calzatura come parte di un’armatura, secondo l’analogia dell’equipaggiamento di un soldato che va in battaglia: nei combattimenti era fondamentale avere stabilità di appoggio, per evitare le insidie del terreno, perché spesso l’avversario disseminava di trappole il campo di battaglia, e per avere la forza necessaria per correre e muoversi nella direzione giusta", questa la risposta del Papa.

Per Francesco "non c’è annuncio senza movimento, senza “uscita”, senza iniziativa, senza cammino".

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"Non si annuncia il Vangelo da fermi, chiusi in un ufficio, alla scrivania o al computer facendo polemiche come “leoni da tastiera” e surrogando la creatività dell’annuncio con il copia-e- incolla di idee prese qua e là. Il Vangelo si annuncia muovendosi, camminando, andando", il Pontefice è chiaro.

"Ecco, è importante avere questa prontezza alla novità del Vangelo, questo atteggiamento che è uno slancio, un prendere l’iniziativa. Per questo vi esorto ad essere evangelizzatori che si muovono, senza paura, che vanno avanti, per portare la bellezza di Gesù, la novità di Gesù che cambia tutto", conclude il Papa questa udienza generale.