“La presenza delle associazioni sportive nella società non è solo funzionale a organizzare l’attività sportiva. Esse sono chiamate anche a favorire una mentalità che, attraverso lo sport, promuova lo sviluppo integrale della persona umana e l’amicizia sociale”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Udienza i rappresentanti della Federazione Ginnastica d’Italia.

“Si tratta di intendere e vivere la pratica sportiva non soltanto come fonte di benessere fisico - ha osservato il Papa - ma come ideale di vita coraggioso, positivo, ottimista. In questo senso, lo sport diventa esperienza formativa che aiuta soprattutto le nuove generazioni a coltivare i valori della vita: l’amore per la lealtà e la giustizia, il gusto della bellezza e della bontà, la ricerca della libertà e della solidarietà”.

Francesco ha poi messo in guardia dai rischi dell’oggi, quando lo sport sembra “condizionato da logiche di profitto, da un agonismo esasperato e, purtroppo, anche da atteggiamenti violenti: tre cose brutte, a tutti e tre manca una cosa: la dimensione amatoriale dello sport. Quando si perde questa dimensione vengono fuori questo atteggiamenti che abbassano il livello dello sport… Di fronte a questi aspetti negativi, i dirigenti e gli atleti animati dalla fede cristiana possono testimoniare la forza umanizzante del Vangelo anche negli ambienti sportivi, e così contribuire a costruire una società più fraterna”.

L’augurio del Pontefice è infine quello di “vivere sempre lo sport con lealtà e sano spirito agonistico, senza perdere l’ispirazione amatoriale” in modo da “affrontare le gare della vita con coraggio e onestà, con gioia e serena fiducia nel futuro”.