"In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perche’ dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni perche’ la pandemia non torni". Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo la Messa mattutina celebrata a Santa Marta.

E' “una bestialità partire delle false testimonianze per arrivare a fare giustizia”, ha detto Francesco nell'omelia ricordando il martirio di Santo Stefano e la condanna a morte di Gesù. E lo vediamo anche oggi “in alcuni paesi quando si vuole fare un colpo di Stato o fare fuori qualche politico perché non vada alle elezioni così si fa questo: notizie false calunnie”.

E tutto questo succede – ha aggiunto il Pontefice - “con i martiri di oggi, succede che i giudici non hanno possibilità di fare giustizia perché vengono già giudicati. Pensiamo ad Asia Bibi per esempio che abbiamo visto 10 anni in carcere perché è stata giudicata da una calunnia e un popolo che vuole la morte davanti a questa valanga di notizie false che creano opinione tante volte non si può fare nulla”.

Francesco – concludendo – ha pensato alla Shoah: “è stata creata l'opinione contro un popolo e poi diventa normale... vanno uccisi, un modo di procedere per fare fuori la gente che ti disturba, tutti sappiamo che questo non è buono ma non sappiamo che c'è un un piccolo linciaggio quotidiano che cerca di condannare la gente, di creare la cattiva fama, il piccolo linciaggio quotidiano del chiacchiericcio. Anche nelle nostre istituzioni cristiane abbiamo visto tanti linciaggi quotidiani che sono nate del chiacchiericcio”.