Papa Benedetto XIII fu "uomo di preghiera che dopo l’elezione rimase i primi tre giorni in profonda orazione; uomo umile che non si adattò mai a stili mondani o cedette alle lusinghe della carriera; compagno dei poveri per i quali ebbe una particolare predilezione; guida per il clero che si impegnò a rinnovare spiritualmente". Così Papa Francesco ha ricordato ieri il suo predecessore in un messaggio inviato in occasione del terzo centenario dell'elezione a Pontefice di Pier Francesco Orsini.

Il messaggio è stato letto da Monsignor Giuseppe Russo, Vescovo di Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti, territorio da cui proveniva Benedetto XIII.

“Personalità di fede e d’animo buono, ebbe il coraggio di lasciare tutto e di seguire Gesù Cristo, entrando nell’Ordine dei Predicatori. Piuttosto che ribellarsi o adattarsi allo stile mondano del tempo - ha osservato il Papa - coltivò il sogno di farsi pastore del gregge, trasformando quindi la contrarietà interiore in un’opportunità, capì che la Provvidenza gli offriva la possibilità di essere docile strumento per far rinascere la Chiesa delle anime. Non ha risparmiato le proprie forze per adempiere alle responsabilità episcopali, manifestando tanta attenzione per il rinnovamento spirituale del clero, andando incontro ai fedeli”.