“Risposte adeguate ai problemi attuali non possono essere superficiali. Anzi, ciò di cui c’è bisogno è precisamente una conversione, un “cambio di direzione”, ovvero, una trasformazione dei cuori e delle menti”. Papa Francesco lo sottolinea e lo ripete ai partecipanti della conferenza orgnizzata dalla Fondazione Centesimus Annus. Il tema del 2019 è :“La Dottrina Sociale della Chiesa dalle radici all’era digitale: come vivere la Laudato si’”.

E proprio a quattro anni dalla pubblicazione il Papa nota i segni “di un aumento della consapevolezza circa il bisogno di prendersi cura della nostra casa comune”. Ma rimangono molte sfide e problemi che portano a povertà e ingiustizia: “L’uso improprio delle risorse naturali e i modelli di sviluppo non inclusivi e sostenibili continuano ad avere effetti negativi sulla povertà, sulla crescita e sulla giustizia sociale” Ci si potrebbe scoraggiare dice il Papa ma occorre avere in mente la conversione: “L’impegno per superare problemi quali fame e insicurezza alimentare, persistente disagio sociale ed economico, degrado dell’ecosistema e “cultura dello scarto”, esige una rinnovata visione etica, che sappia mettere al centro le persone, nell’intento di non lasciare nessuno ai margini della vita. Una visione che unisca invece di dividere, che includa invece di escludere”.

Per Papa Francesco la strada è quella della ecologia integrale: “una chiamata a riscoprire la nostra identità di figli e figlie del nostro Padre celeste, creati ad immagine di Dio e incaricati di essere amministratori della terra”.  E conclude Francesco: “Il compito che ci sta di fronte è di «cambiare il modello di sviluppo globale», aprendo un nuovo dialogo sul futuro del nostro pianeta” e “nel cuore di questo mondo rimane sempre presente il Signore della vita che ci ama tanto. Egli non ci abbandona, non ci lascia soli, perché si è unito definitivamente con la nostra terra, e il suo amore ci conduce sempre a trovare nuove strade”.