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Papa Francesco spiega i riti d'introduzione della Messa

Papa Francesco durante Udienza Generale  |  | L'Osservatore Romano, ACI Group Papa Francesco durante Udienza Generale | | L'Osservatore Romano, ACI Group

Il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi, incentra la sua meditazione sui riti d’introduzione della Santa Messa. Nell’Udienza Generale odierna, nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco osserva: “È necessario conoscere alcuni santi segni per vivere pienamente la Messa e assaporare tutta la sua bellezza”.

“Quando il popolo è radunato – inizia a spiegare Francesco - la celebrazione si apre con i riti introduttivi, comprendenti l’ingresso, il saluto, l’atto penitenziale, il Kyrie eleison, l’inno del Gloria e l’orazione colletta, che sale al cielo come preghiera. Il loro scopo è di far sì che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità, e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’Eucaristia”. "Non è una buona abitudine arrivare dopo il sermone - aggiunge a braccio il Papa - con i segni introduttivi si inizia ad amare Dio come comunità. Non arrivate in ritardo, ma quasi in anticipo". 

Il primo gesto del sacerdote è il saluto all’altare con un inchino e, in segno di venerazione, un bacio e l’incenso. “Questi gesti, che rischiano di passare inosservati – commenta il Papa - sono molto significativi, perché esprimono fin dall’inizio che la Messa è un incontro di amore con Cristo, il quale offrendo il suo corpo sulla croce divenne altare, vittima e sacerdote. L’altare, infatti, in quanto segno di Cristo, è il centro dell’azione di grazie che si compie con l’Eucaristia”.

Un altro gesto è il segno della croce. “Il sacerdote che presiede lo traccia su di sé e lo stesso fanno tutti i membri dell’assemblea, consapevoli che l’atto liturgico si compie nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, aggiunge il Papa. "

Voi avete visto come i bambini fanno il segno della croce? Non sanno cosa fanno, a volte fanno un disegno. Per favore mamma e papà insegnate ai bambini a fare bene il segno della croce", dice ancora a braccio Francesco. “Tutta la preghiera si muove, per così dire – continua il Pontefice - nello spazio della Santissima Trinità, che è spazio di comunione infinita; ha come origine e come fine l’amore di Dio Uno e Trino, manifestato e donato a noi nella Croce di Cristo. Infatti il suo mistero pasquale è dono della Trinità, e l’Eucaristia scaturisce sempre dal suo cuore trafitto. Segnandoci con il segno della croce, dunque, non solo facciamo memoria del nostro Battesimo, ma affermiamo che la preghiera liturgica è l’incontro con Dio in Cristo Gesù, che per noi si è incarnato, è morto in croce ed è risorto glorioso”.

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Poi si passa al saluto liturgico con l’espressione “Il Signore sia con voi”. “Siamo all’inizio della Messa e dobbiamo pensare al significato di tutti questi gesti e parole – commenta Papa Francesco - Stiamo entrando in una sinfonia, nella quale risuonano varie tonalità di voci, compreso tempi di silenzio, in vista di creare l’accordo tra tutti i partecipanti, cioè di riconoscersi animati da un unico Spirito e per un medesimo fine”.

Francesco conclude la sua catechesi menzionando l’importanza dell’atto penitenziale, che poi spiegherà nella prossima Udienza: “Non si tratta solamente di pensare ai peccati commessi, ma molto di più: è l’invito a confessarsi peccatori davanti a Dio e ai fratelli, con umiltà e sincerità, come il pubblicano al tempio”.