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Ratzinger, i suoi allievi si incontrano ancora. E parlano dell'Europa in crisi

Benedetto XVI e lo Schuelerkreis | Benedetto XVI presiede uno degli Schuelerkreis negli anni passati, quando ancora partecipava agli incontri | L'Osservatore Romano / ACI Group Benedetto XVI e lo Schuelerkreis | Benedetto XVI presiede uno degli Schuelerkreis negli anni passati, quando ancora partecipava agli incontri | L'Osservatore Romano / ACI Group

Sarà l’Europa in crisi il tema del prossimo Ratzinger Schuelerkreis, il Circolo di ex allievi di Benedetto XVI che da poco ha allargato i suoi ranghi anche ai giovani studiosi del Nuovo Schuelerkreis. L’incontro si terrà a Castel Gandolfo dal 26 al 28 agosto.

Non ci sarà la consueta messa finale celebrata dal Papa emerito Benedetto XVI, una piccola tradizione da quando gli incontri – dopo la rinuncia di Benedetto – sono continuati senza la presenza del mentore, ma con la sua discreta guida. Sarà dunque solo un piccolo gruppo di fedelissimi dello Schuelerkreis a far visita al Papa emerito, sabato 27 agosto, per riportare delle conferenze e discussioni che si sono tenute nella due giorni.

Perché Benedetto XVI ama essere aggiornato su tutto, ed è lui stesso a scegliere ogni anno il tema dell’incontro, approvandone anche i relatori. Succede così dal 1977, quando il professor Ratzinger fu nominato arcivescovo di Monaco-Frisinga. Gli incontri continuarono quando Joseph Ratzinger fu nominato nel 1983 prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede.

Quando poi Benedetto XVI fu eletto Papa, nel 2005, i suoi ex allievi pensavano che questi incontri si sarebbero interrotti. Si sbagliarono: Benedetto XVI volle continuare. E gli incontri sono continuati anche dopo la rinuncia, sebbene Benedetto XVI abbia preferito non prendere più parte alla discussione, ma semplicemente celebrare una Messa conclusiva insieme con i membri dello Schuelerkreis e del giovane Schuelerkreis, giovani studiosi dell’opera teologica di Joseph Ratzinger che nel frattempo si erano aggiunti.

Quest’anno, i relatori sono due: il professor Joseph H.H. Weiler, presidente dell’Istituto Universitario Europeo e noto per aver difeso – da avvocato ed ebreo – la presenza del crocifisso nelle classi delle scuole italiane in un procedimento contro l’Italia presso l’Alta Camera di Strasburgo nel 2010; e il vescovo emerito Egon Kapellari, vescovo emerito di Graz Seckau.

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Le conferenze si terranno entrambe il 26 agosto (i partecipanti allo Schuelerkreis arriveranno il 25 sera). Il professor Weiler parlerà sul tema: “Your Holiness, if you will allow me to respond… on the spiritual crisis of Europe” (Santità, mi consenta di rispondere: sulla crisi spirituale dell’Europa). Mentre il vescovo emerito Kapellari sarà “Alte und neue Herausforderungen für die Christen auf dem Bauplatz Europa" (Sfide veccchie e nuove per i cristiani nel cantiere di Europa).

Sono temi che stanno particolarmente a cuore a Benedetto XVI, che sulla crisi dell’Europa ha scritto pagine memorabili. Sul tema ha concentrato anche la conferenza che tenne a Subiaco l’1 aprile 2005, alla vigilia della morte di San Giovanni Paolo II.

Così, dopo aver parlato dell’ “Eclisse di Dio nella storia” con monsignor Tomas Halik lo scorso anno, i membri dello Schuelerkreis si concentrano sul tema europeo. Con ogni probabilità, il professor Weiler sottolinearà ancora una volta la confusione tra neutralità, laicismo e laicità che sono stati alla base della sua appassionata difesa dei simboli religiosi nei luoghi pubblici a Strasburgo nel 2010. L’arcivescovo Kapellari, dal canto suo, potrebbe parlare dei pericoli di un mondo senza Dio, lui che nel volume “Nuovi Segni” aveva sottolineato come ai fedeli dovesse essere dato di nuovo un senso di reverenza dello spazio liturgico, perché fossero davvero consapevoli della presenza di Dio.