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San Giovanni Paolo II, Gądecki: "Non abbiate paura è attuale oggi più di ieri"

L’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki |  | Conferenza Episcopale Polacca - Church in Poland L’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki | | Conferenza Episcopale Polacca - Church in Poland

Esattamente 40 anni fa, era il 22 ottobre 1978, Giovanni Paolo II presiedeva la Messa solenne per l’inizio del pontificato. Quel giorno pronunciò lo storico “non abbiate paura!”, una frase che ancora oggi tutti ricordano. A distanza di 40 anni ACI Stampa ha chiesto un ricordo di quei giorni al Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki.

Ero in piazza e assistetti a quel momento, alla sua elezione. A quel tempo era una persona sconosciuta al mondo, in Polonia la prima figura era sempre il Cardinale Wyszyński, lui stava in ombra, non si immischiava negli affari interni della Chiesa in Polonia perché quello era il terreno del Cardinale Wyszyński. Lui era in qualche modo aperto all’estero, poteva muoversi ma non è che questo portò una grande fama per lui oltre a quella che aveva tra i polacchi che vivevano all’estero. Quando fu eletto Papa la prima impressione era quellA dello sconosciuto agli occhi della gente, invece ciò che mi colpì fu la reazione dei giornali che lo chiamarono subito l’atleta di Dio: praticamente hanno guardato più al fisico che allo spirito del Papa. 

Ma da allora tutto cambiò…

Da quel momento la sua persona si è rivelata nei campi fondamentali della vita della Chiesa: nell’insegnamento, nella liturgia e nella diaconia. Nell’insegnamento lo possiamo vedere nei tanti documenti magisteriali: encicliche, costituzioni, esortazioni apostoliche… ma tra tutti i temi toccati quello che ha avuto la maggiore risonanza è stato quello della misericordia, che poi con il culto di Suor Faustina si diffuse in tutto il mondo. Oggi quando guardiamo la Chiesa vediamo il culto della misericordia. Per quanto riguarda la liturgia direi che per me la cosa più importante è stata la rivelazione della sua preghiera, come pregava e come fosse naturale per lui la preghiera fino alla fine della sua vita terrena: malato, ma continuava a pregare in ginocchio. Prendeva la preghiera molto sul serio. Poi ha sottolineato molto il ruolo dei santi, canonizzando centinaia di beati: dimostrava che la santità è raggiungibile dall’uomo. 

Il 22 ottobre 1978 il Papa lanciò il grido: Non abbiate paura. Quanto è ancora attuale oggi?

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E’ più attuale oggi che allora. Nel 1978 voleva dire esser pronti di fronte alle sfide dell’epoca: il totalitarismo comunista ancora vivo, il capitalismo sfrenato. Oggi invece vi è una cosa molto più pericolosa. Quel totalitarismo postmoderno che è molto più efficace nell’uccidere l’anima delle persone. Giovanni Paolo II aveva la capacità di incontrare l’uomo, lui stava sempre in mezzo agli uomini, dal mattino, al pranzo, alla cena, con cui parlava e dialogava. Basti pensare ai pellegrinaggi in Italia e in tutto il mondo. Lui ha percorso 4 volte la distanza tra la Terra e la Luna, questo segnala quale fosse la sua volontà di incontrare l’uomo.