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Sinodo 2018, continua il lavoro dei circoli minori

Sinodo 2018 |  | Marco Mancini / ACI STAMPA Sinodo 2018 | | Marco Mancini / ACI STAMPA

Continuano i lavori dei circoli minori nelle varie lingue per la stesura della seconda parte dello Strumento di lavoro del Sinodo sui giovani. I circoli si riuniranno fino a martedì. Erano 257 i padri sinodali presenti oggi in Aula.

“Ci sono stati momenti di commozione oggi, soprattutto nel ricordo dei testimoni martiri uccisi per testimoniare la fede. Inoltre sono stati diffusi i dossier sulla vita di questi cristiani martiri. Ci sono stati anche altri attimi di commozione, soprattutto quando è stato ricordato il momento del proprio discernimento vocazionale osserva Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero vaticano per la comunicazione, nel consueto briefing ai giornalisti presso la Sala Stampa Vaticana. E’ stato un giovane iracheno oggi ad ottenere l ‘applauso più lungo e sentito dopo aver raccontato le storie dei cristiani perseguitati nel suo paese.

Si è parlato della corruzione come qualcosa che toglie ai giovani “speranza e allegria”. Si è detto ancora delle migrazioni, come il problema centrale dei nostri tempi. Si è discusso anche di fondamentalismo religioso e delle minoranze religiose.

Uno dei temi principali è stato ancora la liturgia, essa “parla se fa parlare il Vangelo”.

Monsignor Everardus Johannes de Jong, Vescovo di Cariana nei Paesi Bassi, intervenuto presso la Sala Stampa commenta: “ E’ lo stesso livello quello tra noi e il giovani. L’atmosfera è aperta, tutti parliamo dal cuore. Ci sono tante cose buone all’interno della Chiesa e quello che mi colpisce è senza dubbio l’argomento del discernimento vocazionale. È un Sinodo positivamente ispirato”.

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Anche Monsignor Robert Emmet Barron, Vescovo titolare di Macriana di Mauritania, Ausiliare di Los Angeles, sottolinea: “ I giovani sono molto coinvolti, dalla prima sera che abbiamo iniziato si sentono brusii di consenso o meno. Sono stati eccellenti tutti e nei circoli minori ci sono dei meravigliosi giovani che ascoltano con attenzione e rispetto. La paternità spirituale è ciò che richiedono i giovani”.

 

 

 

 

 

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