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Terra Futura, un libro curioso che nasce dal dialogo tra Papa Francesco e Carlo Petrini

L'ideatore di Slow food agnostico ed ex comunista interroga il Papa sulla Laudato si

Un dettaglio della copertina del libro  |  | Giunti-Slow food Un dettaglio della copertina del libro | | Giunti-Slow food

Che succede se un Papa si lascia intervistare con l’ideatore del “mangiare con calma” lo Slow food? Ne nasce un volume curioso che parla di ecologia come conversione per avere un futuro.

“Terra Futura”  è questo un libro curioso. Agnostico, ex comunista e gastronomo, Carlo Petrini dialoga con il Papa sui temi che Bergoglio ama.

Petrini gastronomo e scrittore ha creato con il vescovo di Rieti Domenico Pompili le Comunità Laudato si’ per “dare gambe”  per rendere concreta la enciclica del Papa.

Conversione? Certo è che il pensiero di Papa Francesco, colpisce l’agnostico Petrini fin dalla scelta di compiere il primo viaggio da Pontefice a Lampedusa, “in segno di solidarietà con i migranti”.

I dialoghi sono nati nel 2018 e Papa Francesco racconta la conversione ecologica maturata nel tempo. “All’inizio -dice il Papa - non comprendevo nemmeno io questi temi. Poi, quando mi sono messo a studiare ho preso coscienza, ho tolto il velo. Penso sia giusto lasciare a tutti il tempo di capire. Nello stesso tempo però bisogna anche fare in fretta a cambiare i nostri paradigmi, se vogliamo avere un futuro.”

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E qui che il Papa aggiunge: “abbiamo bisogno di una Chiesa Amazzonica”.

Nel libro c’è spazio anche per Benedetto XVI che ad Aparecida, ha affermato che “la Chiesa cresce non per proselitismo ma per attrazione, cioè per testimonianza”, condannando così il proselitismo.

Perciò- dice il Papa- mi arrabbio quando dicono che Benedetto è un conservatore, Benedetto è stato un rivoluzionario! In tante cose che ha fatto, in tante cose che ha detto, è stato un rivoluzionario”.

E a proposito idi Greta Thunberg Francesco dice:  Mi interessa la reazione dei ragazzi oltre che il futuro, loro devono prendersi il presente”.

L’ultimo incontro a Casa Santa Marta tra Papa Francesco e Carlo Petrini è del 9 luglio di questo 2020, e il Papa ricorda che l’umanità è “calpestata da questo virus e da tanti virus che noi abbiamo fatto crescere”, “virus ingiusti: un’economia di mercato selvaggia, un’ingiustizia sociale violenta”.

Un commento drastico Petrini lo strappa al Papa anche sul Concilio Vaticano II: “non è stato ancora accettato cinquant’anni dopo, da tanta gente che cerca di andare indietro”. Siamo a metà strada, le reazioni più forti, spiega, vengono “da una concezione del liberalismo economico”, simile a quello “del Cristianesimo della Teologia della Prosperità. Quella non è la strada. Anzi, la strada è quella della Teologia della Povertà!”.

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