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Ucraina, Sua Beatitudine Shevchuk in Polonia. Ecco cosa ha fatto

Il Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. Gli incontri a Lublino e Breslavia. La presentazione di due libri. Ecco cosa ha fatto in Polonia il capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina

Sua Beatitudine Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | Risu Sua Beatitudine Shevchuk | Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina | Risu

La notizia è che il prossimo sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina si terrà a Roma il prossimo settembre. Viene dalla Polonia, dove c’è stata l’ultima riunione, e da dove Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk ha presentato due libri, ha ricevuto una alta onorificenza polacca, ha messo in luce il pericolo, ormai di abituarsi alla guerra.

Le giornate in Polonia dell’arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina sono da seguire perché raccontano anche un lavoro di sopravvivenza, e soprattutto di costruzione del futuro, in uno scenario complicato come quello ucraino.

Partiamo dalla fine. Il 31 maggio, Sua Beatitudine ha presentato a Lviv (Leopoli) la versione ucraina del libro “Dimmi la verità. Dialoghi sul senso della vita”, scritto con il professor Paolo Asolan nel 2018. L’edizione ucraina ha una prestigiosa prefazione del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha notato come Sua Beatitudine sembra proporsi, nel libro, proprio la volontà di recuperare le radici della fede, e che “gli elementi principali per mezzo dei quali si propone il cammino per questo recupero sono quelli che l’Occidente cristiano sembra a tratti aver dimenticato e che invece la tradizione cristiana orientale, per vari motivi che appaiono chiari durante la lettura, ha conservato e protetto, così che adesso essa si trova in grado di offrirli di nuovo a tutta la Chiesa universale”.

E nota, tra l’altro, che Shevchuk “è assolutamente consapevole non solo del rischio che la prospettiva occidentale, con il suo accentuare la prospettiva ‘dal basso’ può correre, ossia quella di perdersi nei labirinti dell’immanenza e di non raggiungere mai la dimensione divina. Ma altresì è cosciente del pericolo che corre la prospettiva orientale, ossia quella di astrattezza disincarnata, tipica di ogni prospettiva ‘dall’alto’.”

Sono temi di cruciale importanza, specialmente in vista del cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa. Durante la presentazione, Sua Beatitudine ha voluto anche ulteriormente attualizzare, affrontando anche il tema della guerra. “C’è il pericolo – ha detto – che una certa parte della società ucraina inizi a vivere come se non ci fosse la guerra. Questa è una catastrofe”.

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E ha detto che ritiene che “questo libro sarà decisivo oggi in molti momenti, quando la diplomazia vaticana cercherà di aiutare l'Ucraina in circostanze così difficili della nostra lotta per la dignità, la libertà e l'indipendenza".

Il 23 maggio 2023, sono invece iniziate nella città di Wroclaw (Breslavia) le riunioni del Sinodo permanente della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, che si sono concentrati sullo studio dell’esperienza di servizio della polonia e dell’area metropolitana di Przemyśl-Varsavia per i rifugiati dall'Ucraina. La sessione ha anche preparato il Grande sinodo dei vescovi delal Chiesa Greco Cattolica Ucraina, che si svolgerà a settembre e avrà come tema principale “la pastorale degli emigranti e dei profughi di guerra. La sede è stata la Polonia, che attualmente ospita circa 3 milioni di profughi ucraini”.

Il 26 maggio, i vescovi della Chiesa Greco Cattolica Ucraina si sono incontrati con il vescovo Jozef Kupny di Wroclaw, cui è stata espressa gratitudine per il lavoro fatto per i rifugiati ucraini, ma anche per gli aiuti mandati in Ucraina.

Successivamente, il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ha condiviso notizie sull'attuale situazione militare in Ucraina, sulla situazione tra le Chiese in Ucraina, nonché sulla risposta della Chiesa greco-cattolica ucraina alle varie sfide della guerra. 

A sua volta, l'arcivescovo Józef Kupny ha espresso l'auspicio per una rapida fine della guerra e delle sofferenze di milioni di ucraini e ha assicurato un ulteriore sostegno e apertura sia da parte della Chiesa cattolica che del popolo polacco.

Il 28 maggio, Sua Beatitudine Shevchuk ha visitato la città di Lublino, dove ha presieduto la Divina Liturgia nella Chiesa della Natività della Santissima Theotokos, e dpo ha ricevuto la Medaglia d’Onore di Lublino per i meriti nella costruzione della solidarietà e dell’unità spirituale tra i popoli polacco e ucraino.

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Lublino è una delle città che ha accolto quasi il maggior numero di profughi dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Shevchuk ha ringraziato per l’accoglienza, e ha sottolineato che “gli ucraini qui in Polonia non vogliono solo prendere, vogliono anche dare. Vogliono lavorare per contribuire allo sviluppo di questo Paese, vogliono condividere la loro fede, la loro speranza. Lo sappiamo: proprio come il Signore Dio non ha lasciato l'Ucraina, non lascerà nemmeno la Polonia”.

È anche il tema del libro Dio non ha lasciato l’Ucraina, scritto da Sua Beatitudine Shevchuk con il direttore della KAI Krzysztof Tomasik, e presentato a Wroclaw il 26 maggio.

Ha detto Tomaszyk: "Abbiamo parlato dell'essenza diabolica della guerra in tutte le sue dimensioni: divina, personale, sociale, internazionale. Ma la domanda principale e l'argomento delle nostre conversazioni, alla fine, era la questione del significato della vita umana - il significato oltre l'assurdità della guerra”.