"Ho letto le meditazioni della Via Crucis di cui avete fatto dono tutti insieme. Ho preso dimora nelle pieghe delle vostre parole e mi sono sentito accolto, a casa. Grazie per aver condiviso con me un pezzo della vostra storia. Dio racconta di sé e ci parla dentro una storia, ci invita all’ascolto attento e misericordioso". Papa Francesco scrive così ai fedeli della Parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, ai quali ha affidato la preparazione dei testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo sul Sagrato della Basilica di San Pietro.

"Voglio ringraziarvi anche perché avete disperso i vostri nomi non nel mare dell’anonimato, ma delle molte persone legate al mondo del carcere. Così, nella Via Crucis, presterete la vostra storia a tutti coloro che nel mondo condividono la medesima situazione", osserva ancora il Pontefice.

Il Papa conclude poi nel messaggio: "È consolante leggere una storia nella quale abitano le storie non solo delle persone detenute, ma di tutti coloro che si appassionano per il mondo del carcere. Insieme, è possibile. Insieme. Vi abbraccio forte. Anche se sono certo che don Marco ve lo ricorda sempre, ve lo chiedo: pregate per me".