Il Cardinale Pietro Parolin è volato a Dubai, dove avrà vari incontri bilaterali e dove sarà presente alla giornata della Santa Sede all’Expo. È una occasione anche per parlare con il governo di Abu Dhabi di alcuni temi cruciali, come la crisi ucraina e il ruolo dei rifugiati ucraini nel Paese.
Il Cardinale Parolin ha dettato la linea diplomatica della Santa Sede sulla questione ucraina in dichiarazioni che ha reso a margine di un evento di associazionismo cattolico. Il Cardinale ha lasciato intendere che potrebbe essere più lontano un incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ha commentato la sua telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov dicendo che non ha ricevuto da questi garanzie, ha ribadito la speranza nel dialogo.
Con una scelta insolita, che dimostra la volontà della Santa Sede di non lasciare tutto alla narrativa russa, la Sala Stampa vaticana ha confermato che c'è stata una telefonata tra il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
È stato il cardinale Pietro Parolin, tra l’altro suo amico personale, a celebrare i funerali del nunzio Aldo Giordano, da poco nominato “ambasciatore del Papa” presso l’UE e stroncato dal COVID. La sua scomparsa ha suscitato un ampio cordoglio e ricordo da parte di tutti. Il funerale cade anche nel giorno del primo incontro della nuova presidenza CCEE con Papa Francesco. Una circostanza ironica, perché l’arcivescovo Giordano era stato per anni segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.
"Il pellegrino si mette in cammino e giunge al luogo sacro in situazioni di speranza o di sofferenza, di gioia, di confusione, di ringraziamento, di preoccupazione, di incertezza o di fragilità. Molte di queste esperienze si traducono negli interrogativi più pressanti dell’esistenza. E in Cristo trovano risposta". Le parole del cardinale Pietro Parolin, Segretari di Stato Vaticano, ci restituiscono il senso del "pellegrinaggio". Il cardinale impartirà una benedizione speciale, sabato 11 settembre, alle 10, nei locali della Libreria Leoniana dove si svolgerà l'evento che vedrà la firma del Protocollo di Intesa tra le Romee Maggiori: Francigena, Romea Germanica e Romea Strata, che insieme coinvolgono una quindicina di Stati in Europa.
Sarà in Messico per ordinare vescovo Fermin Sosa, nominato nunzio apostolico in Papua Nuova Guidea. Il Cardinale Pietro Parolin, però, avrà anche un incontro con il governo, parteciperà ad un ricevimento in nunziatura e porterà la voce del Papa nel Paese che festeggia il bicentenario della sua indipendenza.
“Questa risorsa non è stata curata con la cura e l'attenzione che merita. Sprecarla, trascurarla o inquinarla è un errore”. Così, in un messaggio a firma del Cardinale Parolin, Papa Francesco parla dell’acqua nella giornata che la Fao dedica a questo insostituibile bene.
È rimbalzata dalla stampa camerunense la notizia che il Cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano, sarà in Camerun dal 30 al 31 gennaio. L’occasione è ufficiale (la consegna del pallio all’arcivescovo Andrew Nkea Fuanya), ma ci sarà anche l’opportunità di una serie di incontri bilaterali. Il Camerun è scosso dalla cosiddetta “crisi anglofona”, e la Chiesa cattolica è stata una straordinaria forza di mediazione nel Paese.
Non solo Siria e Iraq, ma anche Giordania, Turchia e soprattutto Libano sono nei pensieri del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha aperto l’incontro di lavoro delle agenzie cattoliche e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale impegnate in molti progetti in Medio Oriente. Si tratta di un tavolo ormai diventato annuale, che serve a coordinare gli aiuti nelle zone di crisi e di creare una vera e propria agenda di lavoro, che parte dalla diplomazia e arriva agli aiuti sul territorio.
Papa Francesco “auspica che la ripresa dell’anno scolastico sia vissuta da tutti con grande senso di responsabilità, nella prospettiva di un rinnovato patto educativo, che veda protagoniste le famiglie e ponga al centro le persone dei ragazzi e delle ragazze: la loro crescita sana, ben formata e socievole è condizione per un futuro sereno e prospero dell’intera società”.
Il primo presidente a visitare Papa Francesco dallo scoppio dell’emergenza coronavirus sarà il polacco Andrzej Duda, che arriverà in Vaticano il 25 settembre. È il segno che anche la vita vaticana riprende, seppur lentamente. In questo mese, quattro ambasciatori sono attesi per le lettere credenziali, mentre prenderà congedo da Papa Francesco l’ambasciatore di Croazia presso la Santa Sede.
“Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell’esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno.
Nei consessi internazionali si parla già del mondo dopo il coronavirus, e in particolare la Santa Sede è intervenuta con il peso del suo segretario di Stato in un incontro sul tema alle Nazioni Unite. La Santa Sede ha anche diffuso quattro interventi all’OSCE, mentre proseguono i problemi sulla libertà di culto dovuta alle restrizioni di coronavirus. Papa Francesco continua la sua “diplomazia al telefono”. Il 29 maggio, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Macedonia del Nord.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, rivolgendosi a tutta la Comunità di Villa Nazareth, ha dato la sua definitiva disponibilità accettando ufficialmente di assumere l’incarico di Presidente della Sacra Famiglia di Nazareth e dell’Associazione Comunità Domenico Tardini.
“C’è una grande volontà di ascolto e di considerare il punto di vista della Chiesa”.
C’è anche un incontro che non è andato nell’agenda ufficiale di Papa Francesco, e che pure è avvenuto in questa settimana: è quello di Papa Francesco con il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina, di cui hanno dato notizia i media bangladini.
L’anno scorso in Iraq, quest’anno in Georgia. Il Cardinale Pietro Parolin sembra aver deciso di dedicare gli ultimi giorni dell’anno ad un fronte caldo. Inizia oggi il suo viaggio in Georgia, e inizia proprio dai territori occupati, con un gesto diplomaticamente significativo.
Sono tre gli insegnamenti che Papa Francesco trae dai 35 anni dalla convenzione di Vienna sulla questione del buco dell’ozono.
Compito della liturgia è “diffondere nel popolo di Dio lo splendore del mistero vivo del Signore”. Lo sottolinea il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una lettera per la 70esima Settimana Liturgica Nazionale inviata al vescovo Claudio Maniago di Castellaneta, presidente del Centro di Azione Liturgica (CAL).
“Un viaggio apostolico tutto proiettato verso il cammino di unità e accoglienza”. Il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, definisce così il prossimo viaggio di Papa Francesco in Bulgaria e Macedonia del Nord dal 5 al 7 maggio.