"Il Santo Padre ha avviato gli incontri personali nel pomeriggio di questo venerdì, 27 aprile con le vittime di abusi commessi in Cile.
Non si sa ancora bene il colore del governo che se ne farà carico, ma sul tavolo della Bundesregierung giace già una richiesta di maggiore impegno sul fronte degli abusi sessuali, in tutti i settori della società.
Tolleranza zero, le parole del Papa sulla questione della difesa dei minori dagli abusi vengono recepite in pieno dalla Commissione pontificia che prosegue il suo lavoro della salvaguardia delle pratiche all'interno della Chiesa in tutto il mondo e nella Santa Sede
L’ammissione di essere arrivati tardi nella lotta agli abusi sui minori, unita ai tre passi che il Papa propone per rendere efficace il contrasto a quella che il Papa definisce come “una malattia”, e la linea dura per cui il Papa mai “firmerà una richiesta di grazia” e che, in caso di abusi riconosciuti, non ci potrà essere appello: in un discorso a braccio, che sostituisce quello “più formale”, il Papa delinea la sua posizione sugli abusi con i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
"Padre mio, la perdono", è questo il titolo del libro per il quale Papa Francesco ha deciso di scrivere una breve introduzione. L’autore Daniel Pittet racconta la sua storia di abusi subiti da parte di un frate cappuccino svizzero, Joel Allaz.
Focalizzare l’impegno sull’educazione: è l’obiettivo della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, che terrà un seminario sul tema il prossimo 23 marzo, presso l’Università Gregoriana.
Viene da Detroit il nuovo vescovo di Agana, in Guam. Il Vescovo Byrnes, finora ausiliare di Detroit, è stato nominato vescovo coadiutore di Agana con poteri speciali. E la sua nomina è il risultato del lavoro dell’arcivescovo Savio Hon Fai-Tai, segretario della Congregazione dell’Evangelizzazione dei Popoli, nominato lo scorso 6 giugno da Papa Francesco amministratore “sede plena” dell’arcidiocesi di Agana.
Due vescovi irlandesi hanno dato oggi le dimissioni e il Papa ha nominato un nuovo vescovo.
"Le deposizioni del Card. Pell davanti alla Commissione Reale d’inchiesta e la contemporanea assegnazione dell’Oscar per il miglior film a Spotlight, sul ruolo del Boston Globe nel denunciare le coperture dei crimini di numerosi sacerdoti pedofili a Boston (soprattutto negli anni 1960-80), sono state accompagnate da una nuova ondata di attenzione dei media e dell’opinione pubblica sulla questione drammatica degli abusi sessuali su minori, in particolare da parte di membri del clero". E' l'incipit di una lunga nota diffusa stamane da Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, in merito alla vicenda degli abusi sui minori perpetrati da membri del clero australiano su cui nei giorni scorsi il Card. Pell è stato chiamato a deporre. .
Belgio, un buon punto per la Chiesa nei casi degli abusi: nella settimana in cui veniva presentato il Rapporto 2012/2015 sui casi di abuso sessuale nella Chiesa belga, la Santa Sede e la Chiesa in Belgio hanno affrontato a Gent una “class action” che chiedeva danni per casi di abusi sessuali da parte di sacerdoti. E ha avuto ragione.
Abusi sui minori, comunicazioni e preparazione della enciclica sull’ambiente. I temi del C9 di giugno sono questi e arrivano alla decima riunione del Consiglio dei cardinali che danno una mano al Papa per la gestione del governo centrale della Chiesa.
Il Cardinal Pell è “un uomo di integrità” caratterizzato dall’impegno alla verità e all’aiuto degli altri, “particolarmente quelli che sono stati feriti e stanno combattendo.” Il caso del Cardinal George Pell, che dopo un lungo servizio di arcivescovo in Australia è stato chiamato al servizio della Curia romana, si arricchisce di un nuovo capitolo: alle accuse di un membro della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori di aver coperto abusi quando in Australia; alla presa di posizione della Commissione stessa che ha sottolineato che suo compito non è prendere posizioni precise; ora si aggiunge la posizione dei vescovi dell’Australia. Che difendono a spada tratta il Cardinal Pell.
Sono stati approvati lo scorso 21 aprile, e vengono resi noti oggi, gli Statuti della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. La commissione, stabilita con un chirografo di Papa Francesco del 22 maggio del 2014, fu il primo risultato concreto delle riunioni del Consiglio dei Cardinali. Ha già cominciato a lavorare, ha integrato i suoi ranghi, ha cercato di avere una rappresentanza territoriale il quanto più possibile marcata. Ora si dota di un profilo legale-istituzionale. Tra le novità, il fatto che ogni gruppo di lavoro interno alla commissione può dotarsi di tre collaboratori, che non diventano parte della commissione. E il fatto che la Commissione ha anche una struttura amministrativa, con “alcuni officiali coordinati dal segretario,” tra cui uno con specifici compiti amministrativi.