Il tetto della cattedrale di Nantes era già stato vittima delle fiamme nel 1972. Ma cinque anni fa, la cattedrale di Nantes ha ripreso a bruciare, a causa di un incendio doloso che ha avuto luogo solo un anno dopo quello che ha fatto crollare il tetto di Notre Dame a Parigi. L’impatto psicologico sulla popolazione francese è stato enorme. Ma cinque anni dopo, la cattedrale di Nantes è stata riaperta, per una seconda rinascita dopo quella di Notre Dame dello scorso anno.
Un secolo e mezzo fa, veniva cominciata la costruzione della Basilica di Montmartre a Parigi. Eretta sulla “collina dei martiri”, laddove si racconta sia stata martirizzata anche Santa Genevieve, patrona di Parigi, nonché Saint-Denis, la basilica fu la prima grande opera cattolica a seguito della Rivoluzione Francese, nata dal voto del popolo che, in una nazione scossa dalla secolarizzazione e dal sentimento anti-religioso, ancora guardava ai santi e alla Chiesa per trovare rifugio.
A partire dall’1 luglio, la Chiesa di Francia vedrà avvenire una vera e propria rivoluzione nei suoi ranghi. Il Cardinale Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, è stato nominato presidente, e succede ai sei anni di “regno” dell’arcivescovo Eric de Moulins Beaufort di Reims, che aveva dovuto affrontare anche la questione degli abusi con il controverso rapporto CIASE. Ma cambia anche il segretario generale, cambia ordinario per i cattolici di rito orientale, e c’è un nuovo segretario per l’educazione.
Il campanello di allarme è stato l’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame a Parigi nell’aprile 2019, che sarà riaperta solo oggi. Ma poi c’è stato l’incendio della cattedrale di Nantes, e quindi anche quello della storica chiesa di St. Omer e per finire quello della cattedrale di Rouen nel 2024. Nel 2020, dopo l’incendio di Notre Dame, alcuni dati parlavano di 21 incendi in chiese francesi in due anni. C’era bisogno, insomma, di guardarsi intorno, di comprendere il valore del patrimonio religioso francese, e di decidere come preservarlo. Da qui, l’avvio degli Stati Generali del Patrimonio Religioso.
Lille, Francia, 11 febbraio. Mentre quasi tutti i lavori nella regione Hauts-France erano bloccati a causa della neve, gli scavatori cominciano quella che sembra essere una opera urgente: la demolizione della Chapelle St. Joseph, una cappella della fine del XIX secolo costruita su progetto di Auguste Mourou. Sconsacrata e in disuso, la cappella è stata oggetto di un permesso di demolizione rilasciato nel 2019 dal comune per la costruzione di una parte del nuovo campus della scuola di ingegneria Junia. Ma non è la sola chiesa a rischio in Francia.