Cita due testi fondamentali nel cammino della Chiesa italiana l’invito del Movimento cristiano lavoratori per l’incontro a Senigallia sul tema “Incontro all’umano. Garantire coesione sociale, superare l’inequità in economia, assicurare lavoro dignitoso”.
“Sono trascorsi 70 anni dallo sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima and Nagasaki, dove hanno perso la vita decine di migliaia di persone, mentre altrettante hanno sofferto per le radiazioni che ne sono seguite per anni. Ancora oggi si contano nel mondo circa 16 mila ordigni nucleari, capaci di provocare tragedie indescrivibili per tutto il genere umano”. Spiegando questo dato la Comunità di Sant’Egidio ha voluto organizzare un convegno a Hiroshima, la città giapponese ancora pesantemente martoriata a tanti anni dal secondo conflitto mondiale.
La comunione e la creatività, per creare sviluppo, partendo dalle zone del pianeta dove i tassi di sviluppo non generano automaticamente una vita migliore per le persone. Se ne parlerà a Nairobi, in Kenia, durante il Convegno internazionale di Economia di Comunione, progetto focolarino per “aiutare quelli che sono nel bisogno, offrire loro lavoro, fare in modo che non ci sia alcun indigente”, lanciato da Chiara Lubich nel maggio 1991 a San Paolo.
“Il presente e il futuro delle città: verso un nuovo umanesimo?” è stato il tema dell’annuale appuntamento culturale è promosso dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e dall’Istituto “Vittorio Bachelet” per lo studio dei problemi sociali e politici. “Le nostre città sembrano oggi un ospedale da campo”, con molti “nodi problematici”, spiegano dall’Ac, presentando il XXXV Convegno Bachelet, dedicato “all’amato presidente” nazionale di Ac, ucciso dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980.