Ultime Notizie: cristiani perseguitati

Diocesi di Assisi

Assisi, si prega per la pace e il dialogo nella Settimana Santa

Nel messaggio in occasione del tradizionale appuntamento di preghiera per la pace che cade il 27 di ogni mese in ricordo dell'incontro del 1986, appello del Vescovo di Assisi Monsignor Domenico Sorrentino alla riflessione e al dialogo in unità con le altre fedi nella costruzione della pace.

Vatican Media/ Aci Group

La Via Crucis: fare memoria dei martiri cristiani

Come ogni anno, il venerdì precedente la solennità di Pasqua, il Papa presiederà la Via Crucis: 14 stazioni nelle quali vengono rievocate le ultime ore terrene della vita di Gesù. 

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Ad limina, i Vescovi del Pakistan dal Papa

Proseguono le visite ad limina delle conferenze episcopali. Stamane il Papa ha ricevuto i Vescovi del Pakistan.

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Il Papa riceve i familiari Asia Bibi e una ragazza vittima di Boko Haram

Il Papa ha ricevuto stamane nel Palazzo Apostolico in forma privata i familiari di Asia Bibi, la donna pakistana cattolica, condannata a morte nel 2010 da un tribunale del Pakistan per blasfemia. Insieme a loro Francesco ha incontrato anche Rebecca, una ragazza nigeriana vittima di Boko Haram.

Il Patriarca dei Caldei Louis Raphael I Sako presenta l'iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre con Alessandro Monteduro, direttore della Fondazione di Diritto Pontificio, 7 febbraio 2018 / AG / ACI Group

Il Papa invitato in Iraq. E il Colosseo si colora di rosso per i cristiani perseguitati

Papa Francesco in Iraq, il progetto già c’è. Lo rivela il Patriarca caldeo Louis Rafhael Sako, a Roma per la visita ad limina dei vescovi caldei, presentando con Aiuto alla Chiesa che Soffre l’ennesima iniziativa per i cristiani perseguitati della fondazione di diritto pontificio: il Colosseo, Aleppo e Mosul colorati di rosso, contemporaneamente, il prossimo 24 febbraio, per ricordare i cristiani perseguitati nel mondo.  

©KIN

Da Kaduna e Aleppo, i cristiani vivono nella persecuzione

Un’identica esperienza di fede accomuna paesi pur diversi come Siria e Nigeria. Qui i cristiani soffrono guerra e persecuzione fino al rischio dell’estinzione. Eppure la loro fede si rafforza e germoglia ancor più viva, inestinguibile.

Un cristiano prega in una delle chiese distrutte di Aleppo, Siria. La Siria è uscita dalla top ten dei Paesi più a rischio per i cristiani, ma le ferite della guerra sono ancora fortissime / Stand Together

Diplomazia pontificia, focus di inizio anno sui cristiani perseguitati

Quale è la situazione dei cristiani perseguitati del mondo? Uno dei compiti della diplomazia pontificia è, appunto, quella di occuparsi dei cristiani sul territorio. E così diventano fondamentali i rapporti e i numeri, che aiutano a dare le dimensioni del rapporto sul campo. Questa settimana è stato pubblicato il rapporto di Open Doors. La sua classifica delle nazioni più a rischio è uno strumento di riflessione.  

La Chiesa di San Nicola, Kiev / UkraineTrek

Diplomazia pontificia, il Natale nelle zone in conflitto

Durante il tempo di Natale, la diplomazia pontificia impegnata nel multilaterale si ferma. Non ci sono sessioni, né discorsi ufficiali. Ma non si ferma la diplomazia bilaterale. I nunzi sono prima di tutto vescovi, le loro omelie della notte di Natale rappresentano anche messaggi. Così come si moltiplicano, da parte dei vescovi, i messaggi per la pace nel periodo natalizio. Tutto prepara alla Giornata Mondiale della Pace, dedicata quest’anno ai migranti, e ai temi del primo incontro ufficiale di Papa Francesco nell’anno che viene, quello con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.  

Una immagine di una Messa celebrata in suffragio dei defunti da un sacerdote della Chiesa che Soffre / Aiuto alla Chiesa che Soffre

"Per il 2 novembre, chiedete Messe di suffragio ai sacerdoti della Chiesa che soffre"

"Donando per la celebrazione di Sante Messe, i cattolici italiani offriranno sollievo non solo ai cari defunti, ma anche ai tanti sacerdoti nel mondo che, afflitti da persecuzioni o povertà, celebrano per loro e si sostengono con le loro offerte". Così scrive monsignor Antoine Audo in una lettera indirizzata alle migliaia di benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, nella quale il vescovo caldeo di Aleppo invita, in occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, a far celebrare Sante Messe per i loro cari da sacerdoti della Chiesa sofferente in tante regioni del pianeta, innanzitutto in Siria.

Calabria on web

ACS: Occidente non dimentichi i cristiani perseguitati in Corea del Nord

Essendo scontati l’indignazione e l’allarme per le minacce poste dal regime di Kim Jong-Un, va ricordato quel che oggi larga parte dei media trascurano: l’ultimo Rapporto ACS sulla Libertà Religiosa documenta quanto la Corea del Nord sia l’esempio più cruento di Stato-persecutore. Ogni cristiano, o persona con antenati cristiani, è di norma inserito nella classe “ostile”, l’ultima delle tre categorie sociali individuate in base alla fedeltà al regime: tale appartenenza religiosa è infatti recepita come vicinanza ai nemici occidentali. 

La copertina del rapporto CNEWA sui cristiani in Medio Oriente / CNEWA

Quanti sono e come si muovono i cristiani del Medio Oriente?

Come si muovono i cristiani in Medio Oriente? Lo racconta un rapporto della CNEWA, la Catholic Near East Welfare Association. Che racconta di un nocciolo duro di cristiani che restano, nonostante tutto. Ma anche del fatto che gli stravolgimenti del Medio Oriente, tra “primavere arabe” e avvento dello Stato Islamico, hanno cambiato molto la geografia cristiana del territorio.  

Una donna in un campo profughi in Iraq / ACS Italia

Salvare il cristianesimo in Iraq: la sfida a tre anni dalla presa di Mosul

"Dobbiamo conservare la speranza. È una enorme sfida, ma possiamo superarla grazie alla forza della nostra fede". Queste le parole dell’allora arcivescovo caldeo di Mosul, monsignor Emil Shimoun Nona, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, pronunciate poche ore dopo la presa di Mosul da parte dello Stato Islamico, nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2014.  

ACS

Filippine, i cristiani sono sotto attacco

«Spero che il governo agirà con saggezza e prudenza così da evitare uno spargimento di sangue». È l’auspicio del missionario del Pime padre Sebastiano D’Ambra per la sorte di padre Teresito Soganub e di altri 15 cristiani rapiti nei giorni scorsi a Marawi, nell’isola di Mindanao nelle Filippine. Ormai da 8 giorni i jihadisti del gruppo Maute si sono impossessati della città. Il drammatico bilancio degli scontri tra fondamentalisti ed esercito filippino è di circa 100 vittime, e fonti locali riferiscono di barbare uccisioni e decapitazioni da parte degli islamisti.

US News Travel

ACS: Notre-Dame di Parigi per i Cristiani perseguitati

La Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, dopo l’illuminazione di rosso di Fontana di Trevi, dell’Abbazia e della Cattedrale di Westminster, e dopo l’iscrizione luminosa “Help Christians” sul Grattacielo Pirelli di Milano, venerdì 24 marzo organizza a Parigi un nuovo grande evento per attirare la pubblica attenzione sulla dura realtà della persecuzione anticristiana. ACS, Aide à l’Église en Détresse in Francia, presenta “La Notte dei Testimoni. Veglia di preghiera per i Cristiani perseguitati”. Il luogo prescelto è altamente simbolico: la Cattedrale di Notre-Dame. 

L'arcivescovo caldeo Warda durante un incontro alla Stampa Estera / CNA Archive

Warda: “Nell’Iraq liberato, chiese distrutte e fiducia da ricostruire”

Bashar Warda, arcivescovo caldeo di Erbil, ha dovuto gestire nella sua terra l’arrivo improvviso di migliai di rifugiati dalla piana di Ninive. E oggi, quando i villaggi cristiani sono stati liberati e anche la zona Est di Mosul è stata ripresa, può dire con forza: “Se ci sono ancora i cristiani in Iraq, è grazie alla solidarietà che abbiamo ricevuto”. Ma può anche osservare: “Nelle chiese semidistrutte delle zone liberate, possiamo vedere l’odio contro il cristianesimo”.Bashir Warda, arcivescovo caldeo di Erbil, ha dovuto gestire nella sua terra l’arrivo improvviso di migliai di rifugiati dalla piana di Ninive. E oggi, quando i villaggi cristiani sono stati liberati e anche la zona Est di Mosul è stata ripresa, può dire con forza: “Se ci sono ancora i cristiani in Iraq, è grazie alla solidarietà che abbiamo ricevuto”. Ma può anche osservare: “Nelle chiese semidistrutte delle zone liberate, possiamo vedere l’odio contro il cristianesimo”.  

ACS

ACS: per sconfiggere il terrorismo bisogna aiutare i cristiani perseguitati

L’ISIS ha firmato la rivendicazione dell’attentato compiuto nella discoteca Reina di Istanbul, e lo ha fatto precisando che l’attacco è stato portato contro uno dei nightclub “dove i Cristiani celebrano la loro festa apostatica".

La campagna di Natale di ACS Italia / ACS Italia

ACS, tre progetti per Siria e Iraq

“Mentre giriamo per le nostre città alla ricerca dei regali natalizi abbiamo l’opportunità di pensare anche a chi manca veramente di tutto. Rinunciare a qualcosa del nostro superfluo può rappresentare un’autentica speranza per le comunità cristiane mediorientali.”. Così Alessandro Monteduro, Direttore di ACS-Italia, presenta i tre progetti che la Fondazione pontificia ha scelto fra tanti per affidarli alla generosità dei benefattori italiani.

Padre Pierbattista Pizzaballa parla durante il Meeting di Rimini / Meeting Rimini

“I cristiani in Terrasanta pensano sempre a cosa succede in Siria”

Da Custode di Terrasanta, Padre Pierbattista Pizzaballa aveva organizzato la preghiera per la pace nei giardini vaticani. Ora, da Amministratore Apostolico di Terrasanta, straniero in una comunità cristiana prevalentemente araba, continua ad occuparsi della difficile situazione israelo-palestinese. Eppure – racconta – nonostante la situazione difficile, i cristiani di Terrasanta pensano sempre al martirio dei loro confratelli in Siria.  

Il Patriarca Sako visita i luoghi liberati nella piana di Ninive / saint-adday.com

Iraq, il sogno del Patriarca Sako: "Proclamare il 2017 anno della Pace"

Non è terminata la battaglia nella piana di Ninive e per la riconquista della città di Mosul, e i cristiani in Iraq vivono in un misto di sofferenza e di speranza. La sofferenza per i luoghi della loro fede depredati, e spesso utilizzati come postazioni di combattimenti. La speranza per una liberazione che ormai da un anno si dice vicina, ma poi non avviene mai, tanto che il patriarca caldeo Sako vorrebbe proclamare il 2017 come “anno della pace”.