La Diocesi di Bolzano-Bressanone promuove un ciclo di Esercizi spirituali online aperti a tutti in preparazione al prossimo Natale.
"Regala una notte!". E’ questo l’invito per l’assistenza spirituale in ospedale rivolto a coloro che siano disponibili a trascorrere una notte al mese al capezzale di un paziente. Su richiesta del personale infermieristico, questi volontari restano accanto al letto del paziente dalle 22 alle 5 del mattino: una presenza per rassicurare, confortare e trasmettere umana vicinanza. Lo annuncia la Diocesi di Bolzano-Bressanone.
La diocesi di Bolzano-Bressanone ha lanciato l’iniziativa “Una matita per l’istruzione”: l’Ufficio missionario diocesano e la Katholische Frauenbewegung Südtirol-KFB hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione abbinata ad una raccolta fondi, con cui promuovere progetti educativi mirati.
“La Chiesa e la società possono e devono entrare in un nuovo dialogo. Senza in alcun modo distogliere l'attenzione dalla responsabilità della Chiesa, non possiamo ignorare il fatto che la maggior parte della violenza con implicazioni sessuali avviene nelle nostre famiglie e nel contesto di parentela e di vicinato. Dobbiamo inoltre prendere atto con particolare preoccupazione del fatto che gli abusi sessuali nei confronti dei minori circolano sempre più spesso attraverso i social media e internet”. Lo scrive Monsignor Ivo Muser, Vescovo di Bolzano-Bressanone, nella lettera pastorale scritta in occasione della Giornata per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale e della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nonostante la pandemia e la concreta possibilità che l'Alto Adige diventi una zona rossa, la Diocesi di Bolzano-Bressanone non rinuncia a festeggiare San Martino.
Papa Francesco ha annunciato un anno speciale nel quinto anniversario della sua enciclica Laudato Si‘. Lo ha ricordato anche durante l'Angelus di questa domenica. Dal 1° settembre, Giornata del creato, al 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, verrà messa in rilievo l’attenzione alla responsabilità verso il creato. Molte diocesi si sono attivate, tra queste c'è la Diocesi Bolzano-Bressanone.
“Probabilmente c’è una parola che tutti non vogliamo più sentire: coronavirus. In queste settimane e mesi la vita sociale, culturale, economica, scolastica, musicale, sportiva e pubblica è stata molto limitata. Annullato, non possibile, non ha luogo, chiuso, rinviato: è il tenore di molte informazioni o colloqui di questi tempi. Anche la vita ecclesiale e pastorale ne è molto colpita. Dal 9 marzo le sante messe non possono più essere celebrate con il concorso di popolo, riunioni e pianificazioni sono ridotte al minimo. Abbiamo dovuto celebrare la Pasqua, il culmine dell’anno liturgico, in una maniera inedita. Le celebrazioni della prima comunione sono state rinviate, tanti matrimoni sono stati posticipati. Per molte persone è particolarmente doloroso e gravoso affrontare le nuove modalità di celebrazione dei funerali in queste settimane. Anche la processione di San Cassiano, che dal 1703 si snoda lungo le strade della città vescovile di Bressanone, deve essere annullata. Era accaduto l’ultima volta 75 anni fa, nel 1945, alla fine della guerra”. Lo scrive, non senza amarezza, Monsignor Ivo Muser – Vescovo di Bolzano-Bressanone – nella lettera pastorale alla comunità diocesana, in occasione della festa patronale dei Santi Cassiano e Vigilio che si è celebrata ieri, 26 aprile.
“L’ossessione del profitto economico e l’efficientismo della tecnica mettono a rischio i ritmi umani della vita, perché la vita ha i suoi ritmi umani.