La Pastorale giovanile di Roma si muove verso la Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona con un calendario ricco di appuntamenti.
Sognatori e liberi, così Papa Francesco vuole i giovani che oggi celebrano, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, la XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto” (cfr At 26,16).
Ideare una coreografia apposita sulla canzone "Gesù mi dice: 'Alzati, alzati! Alzati!", brano che animerà la Giornata mondiale della gioventù diocesana del prossimo 21 novembre. E' questa l'iniziativa "Challenge JMJ 2021” della Fondazione Ramón Pané, elaborata in accordo con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il programma Cristonautas.
“È con grande gioia che annunciamo che la Giornata Mondiale della Gioventù Lisbona 2023 si svolgerà dal 1 al 6 agosto. L’annuncio della data della GMG, nel giorno di San Francesco d’Assisi, è un momento molto importante per tutti noi. È da tanto che i giovani di tutto il mondo desiderano conoscere la data della GMG Lisbona 2023 per preparare nel dettaglio la loro venuta a Lisbona. Speriamo che i 22 mesi che ci separano dalla GMG siano un tempo di evangelizzazione per tutti”, dichiara D. Manuel Clemente, Cardinale Patriarca di Lisbona.
Come San Paolo è diventato da persecutore a testimone dei cristiani, così i giovani sono chiamati a testimoniare Gesù sull’esempio dell’Apostolo delle genti. Chiamati ad una conversione che deve essere oggetto di discernimento e centrata su Cristo, perché resta sempre il rischio “ di lottare per cause che all’origine difendono valori giusti, ma che, portate all’esasperazione, diventano ideologie distruttive”. Lo spiega Papa Francesco nel messaggio della XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù, che si tiene a livello locale quest’anno nella Solennità di Cristo Re, e che avrà come tema il versetto degli Atti degli Apostoli “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto”.
Per celebrare il 1950º anniversario della Risurrezione di Gesù, tra l’anno 1983 e 1984, si tenne a Roma l'Anno Santo della Redenzione. Nel programma fu inserito, in prossimità della Domenica delle Palme, il Giubileo internazionale della Gioventù. In quell'occasione giunsero a Roma da tutto il mondo 300 mila giovani. Durante quell’evento Giovanni Paolo II consegnò ai giovani una croce di legno: doveva essere il simbolo “dell'amore del Signore Gesù per l'umanità e come annuncio che solo in Cristo morto e risorto c'è salvezza e redenzione”.
Nel giorno del compleanno di San Giovanni Paolo II (avrebbe compiuto 101 anni), il Dicastero Laici, Famiglia e Vita presenta gli “Orientamenti Pastorali per la celebrazione delle Giornate Mondiali della Gioventù nelle Chiese particolari”. Si tratta di un agile libretto con una serie di consigli pratici su cosa fare nelle Chiese locali per celebrare al meglio la GMG.
Prima di terminare la Messa Papa Francesco ha voluto salutare i giovani panamensi e portoghesi presenti per il passaggio della Croce e dell’icona di Maria Salus Populi Romani, “simboli delle Giornate Mondiali della Gioventù. È un passaggio importante – ha sottolineato il Papa - nel pellegrinaggio che ci condurrà a Lisbona nel 2023”.
Nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo Papa Francesco ha presieduto la Messa – come ormai di consueto all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana - al termine della quale ha luogo il passaggio della Croce e dell’Icona di Maria Salus Populi Romani, simboli delle Giornate Mondiali della Gioventù, dalla rappresentanza dei giovani panamensi ai giovani portoghesi. LA GMG di Lisbona è stata rinviata al 2023 per il dilagare della pandemia.
Sarà il prossimo 22 novembre che i simboli della Giornata Mondiale della Gioventù passeranno simbolicamente dalle mani dei giovani di Panama a quelli dei giovani del Portogallo, al termine della Messa celebrata da Papa Francesco.
Il prossimo 22 novembre, solennità di Cristo Re, la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù sarà consegnata ai giovani di Lisbona. Con questo gesto, che in genere avviene la Domenica delle Palme ma che è stato posticipato per via della pandemia, comincerà finalmente per i giovani di Lisbona a respirarsi l’aria della Giornata Mondiale della Gioventù.
"Voi giovani amate viaggiare, confrontarvi con luoghi e volti mai visti prima, vivere esperienze nuove. Perciò ho scelto come meta del vostro prossimo pellegrinaggio intercontinentale, nel 2022, la città di Lisbona, capitale del Portogallo". Francesco ribadisce la tappa scelta per la prossima GMG 2022 nel messaggio inviato per la XXXV GiornataMondiale della Gioventù 2020, che si celebra a livello diocesano in tutto il mondo il prossimo 5 aprile, Domenica delle Palme, sul tema: “Giovane, dico a te, alzati!”.
Come sempre al ritorno da un viaggio apostolico il Papa incontra i giornalisti sul volo papale e con loro si intrattiene in conferenza stampa. E anche stavolta Francesco non ha mancato alla tradizione, affrontando molti argomenti: dagli abusi sui minori al celibato sacerdotale, dai migranti a - ovviamente - la GMG di Panama.
La prossima Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà in Portogallo. Lo ha annunciato a nome del Papa il Cardinale Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita al termine
“Gesù rivela l’adesso di Dio che ci viene incontro per chiamare anche noi a prendere parte al suo adesso. È l’adesso di Dio che con Gesù si fa presente, si fa volto, carne, amore di misericordia che non aspetta situazioni ideali o perfette per la sua manifestazione, né accetta scuse per la sua realizzazione. Egli è il tempo di Dio che rende giusti e opportuni ogni situazione e ogni spazio. In Gesù inizia e si fa vita il futuro promesso”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa conclusiva della GMG, celebrata al Parco San Juan Pablo II di Panama.
È la prima volta nella lunga storia delle Gmg che la liturgia penitenziale ha luogo in un carcere.
La giornata panamense di Papa Francesco si apre con la liturgia penitenziale celebrata insieme ai 30 giovani detenuti nel carcere minorile di Pacora. Qui Francesco ha voluto portare la GMG a quei giovani che - per la loro detenzione - non possono parteciparvi.
A Panama, leader religiosi ebrei, musulmani e di altre confessioni religiose si sono uniti per collaborare alla realizzazione della GMG 2019, creando un precedente storico unico per il più grande evento cattolico al mondo.
Dopo l’incontro con il corpo diplomatico, il faccia a faccia con i vescovi dell’America Centrale e dopo aver rivolto il pensiero al Venezuela appoggiando tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione, il Papa ha raggiunto il Campo Santa María La Antigua per la cerimonia di accoglienza e apertura della Giornata Mondiale della Gioventù. Prima del discorso del Papa, sono stati presentati i profili dei Santi patroni della 34/ma GMG: San Oscar Arnulfo Romero, San José Sánchez del Río, San Martín de Porres, Santa Rosa da Lima, San Giovanni Bosco, San Giovanni Paolo II, San Juan Diego e la Beata e la Beata Suor María Romero.
“Questa Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Panama si colloca immediatamente dopo la celebrazione del Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre scorso. Penso che lo spirito che la animerà, e che animerà quindi anche il Santo Padre nel momento in cui si accinge a parteciparvi e a presiederla almeno negli ultimi giorni, sia lo stesso spirito che ha animato il Sinodo: uno spirito di grande gioia. Abbiamo vissuto quei giorni con un entusiasmo veramente grande aiutati anche dai giovani presenti, e quindi questo spirito sarà moltiplicato all’infinito dal numero dei partecipanti alla Gmg di Panama. Io credo che questo spirito si concretizzi poi in alcune precise indicazioni: prima di tutto, il fatto che i giovani sono parte della Chiesa. Questa è stata una delle affermazioni fondamentali del Sinodo: non sono solo degli interlocutori esterni, ma sono membri a pieno titolo della Chiesa che vivono la sua vita e partecipano alla sua missione”. Lo ha detto il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando della GMG in occasione della consueta intervista rilasciata a Vatican News prima di un viaggio apostolico internazionale del Papa.