Due giornate per parlare di archeologia e dialogo tra religioni a Milano grazia alle Custodia di Terra Santa.
Il viaggio in Arabia Saudita del Cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è il culmine di una settimana che la diplomazia della Santa Sede ha dedicato per buona parte al Medio Oriente e agli Stati del Golfo. Nel corso della settimana, anche tre interventi alle Nazioni Unite e un dibattito in Canada che tocca, in qualche modo, anche il tema della diplomazia.
Curdi, aleviti yazidi, drusi, maroniti, beduini, copti d’Egitto, sono nomi di popolazioni e gruppi di cui sappiamo spesso molto poco ma che sono lo zoccolo duro della realtà medio orientale.
Vivete sull’esempio di san Marone, guardando “a quella forma di vita che non si accontenta di una fede moderata e discreta, ma avverte il bisogno di andare oltre, di amare con tutto il cuore. Vite povere agli occhi del mondo, ma preziose per Dio e per gli altri. È attingendo a queste sorgenti pure che il vostro ministero sarà acqua buona per gli assetati di oggi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza stamane la Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma.
50 minuti di colloquio privato alla presenza di due interpreti. Tanto è durato il faccia a faccia tra Papa Francesco e il presidente della Repubblica di Turchia Erdogan. Quella del leader turco è stata la prima visita di un Capo di Stato di Ankara da 59 anni a questa parte.
Papa Francesco riceverà il Presidente turco Tayyip Erdogan lunedì 5 febbraio. La notizia è stata confermata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Papa Francesco ha ricevuto stamane il Primo Ministro del Libano Saad Rafiq Hariri. Il colloquio privato - alla presenza di un interprete - è durato poco più di 25 minuti.
Le donne abbiano più spazio e “si intensifichi la loro opera nel ricercare occasioni di incontro, di conoscenza e di dialogo e il comune impegno per la edificazione di un futuro di prosperità e di pace”. Lo scrive il Papa, in un telegramma firmato dal Cardinale Segretario di Stato Parolin inviato alla Seconda Conferenza con le donne del Medio Oriente e del Mediterraneo. “Donne operatrici di pace per una cultura dell’incontro e del dialogo” è il tema dell’incontro in corso a Bari fino a domenica.
Lunedì 26 settembre pomeriggio a Santa Marta il Papa ha ricevuto una delegazione del World Jewish Congress guidata dal suo presidente Ronald Lauder, tra cui anche i Presidenti di Francia, Inghilterra, Austria, Ungheria, Brasile, Argentina.
“Bisogna gridare con forza che occorre verità non solo per Giulio Regeni e per gli altri attivisti che in questi momenti in Siria stanno operando per la pace, ma anche per padre Paolo Dall’Oglio, che - da quel che è dato sapere - è ancora vivo”.
In corso in Libano - fino al 2 luglio - una sessione di formazione per personale diocesano in Siria impegnato nel servizio di carità nel contesto della crisi umanitaria siriana. Ne dà notizia il Pontificio Consiglio Cor Unum - che ha promosso l’iniziativa insieme a Catholic Relief Service (CRS), Aid to the Church in Need (ACN) e Missio.
Si è aperta oggi in Vaticano, come ogni anno, l'89a Assemblea Plenaria della R.O.A.C.O., Riunione delle Opere di Aiuto per le Chiese Orientali, sotto la presidenza del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Cardinale Leonardo Sandri.
Quanto compiuto dall’Isis in Siria e in Iraq è genocidio ed è ora che anche l’Italia lo riconosca.
"E' con gratitudine al Signore che ricordo i passi che abbiamo intrapreso insieme lungo il cammino della riconciliazione e dell'amicizia. Dopo secoli di silenzio, incomprensioni e persino ostilità, cattolici e copti sono sempre più in dialogo incontrandosi e cooperando insieme nel proclamare il Vangelo e nel servire l'umanità". Lo scrive Papa Francesco a Tawadros II, Papa della Chiesa Ortodossa Copta in occasione della Giornata dell’amicizia copto-cattolica.
Questo incontro è “una gioia e un momento di grazia”. Così Papa Francesco ha salutato Abuna Mathias I, Patriarca della Chiesa ortodossa etiope Tewahedo ricevuto questa mattina in udienza.
Mentre il Parlamento Europeo, seppur tra mille distinguo, andava a votare una risoluzione comune che finalmente possa riconoscere l’eccidio di cristiani e minoranze religiose ad opera dell’ISIS come genocidio, la Santa Sede prendeva la parola alla conferenza “Sostenere la Siria e la regione” e certificava, cifre alla mano, la ponderosità del suo impegno per la pace nella regione.
Durerà 12 mesi, e avrà il compito di creare una mobilitazione mondiale per richiedere la fine di una guerra che da cinque anni distrugge il Paese. Caritas Internationalis lancia una campagna per la Siria, nella nazione dove si è creata la più grande crisi di rifugiati degli ultimi anni.
Il nuovo Vicario Apostolico di Anatolia, in Turchia, ha il volto di un padre gesuita che già nel 1984 aveva chiesto di poter andare missionario in Turchia. Così, quando il vescovo Paolo Bizzetti, gesuita, è entrato il 29 novembre nella cattedrale di Iskenderun, a buona ragione ha potuto dire che è andato “con l’idea di fare un contro-esodo”, perché “mentre molti sognano di andare in Europa” lui propone a tutti di rimanere, e magari creare un modello peculiare turco.
A conclusione dei lavori mattutini i Padri Sinodali, alla presenza del Papa, hanno pubblicato un messaggio rivolto in particolare alle famiglie che vivono nel Medio Oriente.
Al termine della celebrazione eucaristica nel corso della quale ha canonizzato i Beati Vincenzo Grossi, Maria dell’Immacolata Concezione, Ludovico Martin e Maria Azelia Guérin, Papa Francesco nel corso dell’Angelus ha levato la propria voce per implorare la fine delle violenze che da diversi giorni stanno insanguinando la Terra Santa.