Nel 2022, i crimini di odio contro i cristiani hanno raggiunto 748 casi documentati, con un aumento del 44 per cento rispetto al 2021, quando si erano registrati 519 crimini di odio. In aumento esponenziale anche i casi di incendio doloso alle chiese, che ha registrato un più 75 per cento tra il 2021 e il 2022. Sono i dati del Rapporto Annuale dell’Osservatorio per l’Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani in Europa.
Non si pensa mai che in Europa ci possa essere un clima di intolleranza contro i cristiani. Eppure, l’ultimo rapporto dell’Osservatorio per l’Intolleranza e la Discriminazione dei Cristiani in Europa dettaglia cinquecento casi nel corso del 2021, di cui 4 omicidi. E mette in luce come anche la cornice legale non aiuti, come la definizione di crimine di odio sia in realtà usata contro la religione e non per difenderla, e come i media si siano riempiti, specialmente in alcuni Paesi dell’Europa occidentale, di stereotipi anti-cristiani.
Sebbene sia noto che i cristiani siano il gruppo religioso più perseguitato al mondo, non si pensa mai che questa persecuzione possa avvenire in Europa. Eppure sono anni che l’Osservatorio per la Discriminazione e l’Intolleranza contro i Cristiani in Europa documenta casi su casi, dalle vandalizzazioni delle chiese alle discriminazione sul luogo di lavoro, costruendo un database basato su fonti concrete, inclusi gli articoli di giornale. L’Osservatorio ha pubblicato il 7 dicembre un Rapporto che si concentra su cinque nazioni europea, e che, con numeri e cifre, mette in luce un dato ormai incontrovertibile: la persecuzione dei cristiani in Europa è un fatto che non possiamo più eludere.