Il Papa - tramite il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Paroli - ha espresso al Nunzio Apostolico in Messico il suo cordoglio per le vittime provocate dal passaggio di un uragano sul Paese centroamericano. Una quarantina finora i morti accertati.
Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per l'attentato di ieri - rivendicato dall'ISIS - in un ospedale di Quetta, in Pakistan. 93 finora i morti accertati.
“E’ inaccettabile che tante persone inermi – anche tanti bambini – debbano pagare il prezzo del conflitto”. Al termine dell’Angelus domenicale, Papa Francesco fa l’ennesimo appello per la Siria. Lo fa in una settimana drammatica: nella sola battaglia di Aleppo, nell’ultima settimana, ci sono stati almeno 500 morti, secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani.
Non hanno dovuto solo superare allenamenti durissimi, ma anche guerre e persecuzioni: sono i dieci membri del ROT, il Refugee Olympic Team, cui Papa Francesco ha mandato un messaggio di auguri alla vigilia della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Rio, riportato il 5 agosto sull’Osservatore Romano.
Sono passati poco più di tre anni dal rapimento di Padre Paolo Dall’ Oglio in Siria, e qualche giorno fa prima della GMG, una delegazione di esponenti della Chiesa Siro-Ortodossa, impegnati a tenere desta l’attenzione sul dramma dei Vescovi e dei sacerdoti rapiti in Siria da tre anni, è stata ricevuta in Vaticano dal cardinal Sandri Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali.
La seconda visita di Francesco a Francesco questa volta si svolge a Santa Maria degli Angeli ad Assisi, nella ricorrenza dell’VIII Centenario del Perdono di Assisi. Il Papa, accolto dal Vescovo Domenico Sorrentino e dal Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori P. Michael Anthony Perry, è sceso nella Porziuncola per un momento di preghiera silenziosa. Poi, in Basilica, l’incontro con i presenti per un momento di meditazione.
Un incontro tra il Papa con i poveri della diocesi di Assisi e i rifugiati. L'idea è stata di Suor Elisa Carta, direttrice diocesana della Caritas di Assisi. Oggi incontrerà Papa Francesco alla Porziuncola e gli farà conoscere 15 tra i poveri di Assisi e rifugiati provenienti da varie parti povere del mondo. Suor Elisa conta su un abbraccio, un saluto, un sorriso da parte di Papa Francesco per i suoi ragazzi sfortunati che, da anni, cura e segue instancabile con amore. ACI Stampa l'ha incontrata ad Assisi.
Saranno 14 i rifugiati che accolgono il Papa oggi ad Assisi, saranno loro il simbolo dei gesti di misericordia di Bergoglio che ha deciso, poco dopo il rientro dalla Polonia, di celebrare con i francescani gli 800 anni del Perdono di Assisi, la indulgenza straordinaria che il Papa concesse a San Francesco.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza questa mattina i partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Domenicani che stanno festeggiando gli otto secoli di attività.
“L’amore di Dio è sempre pronto a riversarsi su ciascuno, anche su quanti sono caduti nelle vie di peccato e alla luce di ciò seppure in una condizione di debolezza e di fragilità, ogni persona è chiamata a compiere il proprio percorso, e non resta sola nel momento dell’errore perché può contare sul perdono e la comprensione di un Padre, che sempre accoglie e risana”. E’ la prefazione firmata da Papa Francesco nel volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana “Peccato, Misericordia, Riconciliazione”, un Dizionario teologico-pastorale curato dalla Penitenzieria Apostolica.
Come sempre al ritorno di un viaggio il Papa ha ripercorso le tappe fondamentali delle visita in Polonia nella prima udienza di agosto, la prima dopo la pausa del mese di luglio.
Il Cardinale Franciszek Macharski, Arcivescovo Emerito di Cracovia, ha svolto la missione sacerdotale “con zelo come pastore, professore, rettore del Seminario, fino al giorno in cui il Signore gli ha chiesto di farsi carico dell’eredità di San Stanislao e del suo immediato predecessore Karol Wojtyla, oggi San Giovanni Paolo II, sulla sede vescovile a Cracovia”. E’ quanto scrive il Papa nel messaggio di cordoglio al Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, per la morte del Cardinale Franciszek Macharski.
Il primo giorno del suo viaggio in Polonia Papa Francesco ha voluto incontrare nella cattedrale del Wawel i vescovi polacchi. Un incontro a porte chiuse, un dialogo tra il Papa e i suoi confratelli.
Dopo averlo annuciato lo scorso 12 maggio, Papa Francesco stamane ha deciso di ufficializzare la composizione della Commissione di Studio sul Diaconato delle donne. La Commissione dovrà - spiegò il Pontefice - "studiare la questione, soprattutto riguardo ai primi tempi della Chiesa".
La Chiesa Polacca piange il Cardinale Franciszek Macharski. L'immediato successore di Karol Wojtyla presso la sede arcivescovile di Cracovia è morto stamane all'età di 89 anni. Era da tempo malato. Pochi giorni fa aveva ricevuto in ospedale la visita a sorpresa di Papa Francesco durante il suo soggiorno in città per la Giornata Mondiale della Gioventù.
In occasione della festa di San Gaetano da Thiene, in Argentina patrono del pano e del lavoro, che si celebra il 7 agosto, Papa Francesco ha scritto una lettera al Presidente della Conferenza episcopale argentina, monsignor José Maria Arancedo.
Su molti media il viaggio in Polonia di Papa Francesco sarà ridotto a due temi: il silenzio orante ad Auschwitz e le risposte in aereo sulla non-guerra di religione. Temi fortissimi ovviamente. Ma forse il vero spirito del viaggio si trova meglio in alcuni momenti passati un po’ sotto tono.
"Le sue parole hanno toccato il cuore delle giovani generazioni riunitesi a Cracovia per la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, unendo momenti di intensa spiritualità, feconda riflessione e sincero trasporto emotivo. La sua testimonianza ha rafforzato il sentimento di unione e solidarietà in Europa e nel mondo intero, contribuendo a promuovere il dialogo e la coesione fra i popoli". Lo scrive il Presidente della Repubblica Mattarella a Papa Francesco in un messaggio di bentornato al termine del Viaggio Apostolico in Polonia.
“Vorrei ringraziare Padre Lombardi e Mauro perché questo sarà l’ultimo viaggio che fanno con noi. Padre Lombardi alla Radio Vaticana è stato per più di 25 anni e poi nei voli, dieci. E Mauro per trentasette anni è stato incaricato dei bagagli nei voli. Ringrazio tanto Mauro e Padre Lombardi e alla fine li ringrazieremo con una torta”.