La misericordia di Dio? È “perdono, gioia e vita nuova”. Lo dice Papa Francesco durante l’udienza generale del mercoledì, soffermandosi proprio sull’amore di Dio che passa attraverso un Figlio che si fa uomo, arriva senza squilli di tromba e persino si mette in fila con i peccatori per farsi battezzare.
Non c’è ancora una data precisa, né un annuncio ufficiale. Ma uno dei venerdì della Misericordia di Papa Francesco dovrebbe essere dedicato ai migranti. Perché il Papa – probabilmente venerdì 15 aprile (ma alcuni sostengono anche il 14) – volerà a Lesbo, lì nell’isola greca che è diventata un punto focale nella crisi dei rifugiati in Grecia.
Pubblicato stamane il calendario delle celebrazioni liturgiche che il Papa presiederà nei mesi di aprile e maggio.
"L'armonia è una grazia interiore che soltanto può farla lo Spirito Santo". Le prime comunità cristiane "vivevano in armonia. E i segni dell’armonia sono due: nessuno ha bisogno, cioè tutto era comune. Avevano un solo cuore, una sola anima e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Nessuno infatti tra loro era bisognoso. La vera armonia dello Spirito Santo ha un rapporto molto forte con il denaro: il denaro è nemico dell’armonia, il denaro è egoista. E per questo, il segno che da è che tutti davano il loro perché non ci fossero i bisognosi". Lo ha spiegato questa mattina - secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana - Papa Francesco nel corso della messa quotidiana a Santa Marta.
Si celebra oggi l’ Annuniciazione a Maria, spostata dal 25 marzo che è capitato di venerdì Santo e Papa Francesco ha tenuto la omelia nella messa di Santa Marta dedicando la sua riflessione al “sì di Maria che apre la porta al sì di Gesù”.
Misericordiae vultus è il titolo della Bolla di Indizione del Giubileo della miseiricordia. Ormai un teso che dovrebbe essere conosciuto. Ma forse non tutte le implicazioni del tema così come lo ha pensato Papa Francesco sono conosciute. Ad esempio il tema necessario e vitale della Confessione sacramentale.
Una giornata non solo di preghiera ma di fattiva carità. Il prossimo 24 aprile il Papa ha deciso che si faccia in tutte le chiese d’ Europa una colletta per sostenere le popolazioni dell’ Ucraina.Lo ha annunciato prima della recita del Regina coeli al termine della messa in Piazza San Pietro.
Un contrasto, una lotta interiore “tra la chiusura del cuore e la chiamata dell’amore ad aprire le porte chiuse e uscire da noi stessi”. Questa è il commento del Papa al Vangelo che nella domenica della Divina Misericordia, la domenica in albis che chiude l’ottava di Pasqua, racconta dei discepoli timorosi, di Tommaso che crede solo vedendo.
“Che bello che come un ricordo, come un monumento, di quest’Anno della Misericordia, ci fosse in ogni diocesi un’opera strutturale di misericordia, un ospedale, una casa di riposo per anziani, per bambini abbandonati. Sarebbe bello che ogni diocesi pensi : cosa posso lasciare come opera di misericordia vivente, come piaga di Gesù vivente, per questo Anno della Misericordia?” Questa è la novità e l’idea suggerita da Papa Francesco durante la Veglia di preghiera per quanti aderiscono alla spiritualità della Divina Misericordia che la Chiesa celebra nella seconda domenica di Pasqua.
Porre l’accento sulla musica quale strumento straordinario di comunicazione e vivere la Liturgia come momento più alto dell’espressione della fede e della cultura cristiana.
Poco meno di due pagine per dare ai vescovi di tutto il mondo una chiave di lettura, degli orientamenti, per la esortazione post sinodale Laetitie amor che sarà resa pubblica il prossimo 8 aprile. La Segreteria Generale del Sinodo ha inviato il testo in ogni diocesi perchè ogni vescovo possa essere preparato a diffondere la Esortazione, che sarà invita qualche giorno prima con altro materiale utile. Una lettera del Segretario Generale accompagna il testo.
É stato il cardinale Angelo Sodano a celebrare questa mattina alle 8.30 il rito delle esequie del cardinale Georges Marie Martin Cottier, domenicano, teologo emerito della Casa Pontificia.
“Molte volte la fatica quotidiana, la delusione, lo smarrimento, la solitudine, l’ansia per il futuro possono avere il sopravvento sulla speranza, che sempre dovrebbe animare le famiglie, gli operatori sanitari e le associazioni scientifiche e di ricerca, le istituzioni scolastiche, i volontari e tutti coloro che, a diverso titolo e in modo sinergico, sono a fianco delle persone con disturbi dello spettro autistico”.
“Crescere misericordiosi come il Padre è il titolo del vostro Giubileo. Crescere misericordiosi significa imparare a essere coraggiosi nell’amore concreto e disinteressato, significa diventare grandi tanto nel fisico, quanto nell’intimo”, sono queste le parole di Papa Francesco nella lettera rivolta a tutti i ragazzi e ragazze per la partecipazione al Giubileo della Misericordia.
Da oggi al 4 aprile Aiuto alla Chiesa che Soffre sarà ad Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno, per visitare i 120mila cristiani iracheni fuggiti da Mosul e dalla Piana di Ninive sin da subito sostenuti, attraverso la Chiesa locale, da ACS. Alla delegazione, guidata dal direttore di ACS-Italia Alessandro Monteduro, prenderanno parte anche il vescovo di Ventimiglia-San Remo, Monsignor Antonio Suetta, un rappresentante dell’Arcidiocesi di Bologna, Don Massimo Fabbri, ed il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina. E proprio a Monsignor Cavina Papa Francesco, venuto a conoscenza dell’iniziativa di ACS, ha voluto affidare alcuni doni ed una lettera per i fedeli iracheni "che sono stati costretti – scrive il Pontefice – ad abbandonare le proprie città, case, proprietà, radici storiche e culturali per non rinunciare alla loro appartenenza a Cristo".
Ha 8 anni, viene da Trani (Puglia) e ha potuto incontrare Papa Francesco in una udienza privata lo scorso 30 marzo. Il piccolo Ignazio Fucci ha una immunodeficienza primitive associata a malattia cronica intestinale. Si tratta di una malattia molto rara: sono solo 40 i casi registrati nel mondo. Ignazio aveva scritto una lettera al Papa chiedendogli di pregare per lui, e il Papa lo ha invitato ad andare a trovarlo presso Casa Santa Marta. Ignazio è stato accompagnato dalla sua famiglia e da Emanuele Trancalini, presidente dell’UNITALSI e responsabile nazionale del Progetto Bambini UNITALSI.
“Madre Angelica è in Cielo”. Così Papa Francesco si è rivolto, prima di iniziare l’Udienza Generale di oggi, ai membri del Bureau di Roma di EWTN, che hanno portato con loro l’immagine della Fondatrice scomparsa la domenica di Pasqua. Il Papa ha offerto una speciale Benedizione Apostolica per Madre Angelica.
Nella prima Udienza Generale dopo Pasqua, Papa Francesco ha concluso il ciclo di catechesi sulla misericordia nell’Antico Testamento commentando il Salmo 51, il salmo del Miserere.
Dopo aver recitato il Regina Coeli, Papa Francesco ha parlato del tragico attentato che ieri ha insaguinato il Pakistan: uccise oltre 70 persone per lo più cristiani, molti i bambini. Il Papa ha condannato " l'esecrabile attentato che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana".
"La strage orribile di decine di innocenti nel parco di Lahore getta un’ombra di tristezza e di angoscia sulla festa di Pasqua. Ancora una volta l’odio omicida infierisce vilmente sulle persone più indifese. Insieme al Papa, che è stato informato preghiamo per le vittime, siamo vicini ai feriti, alle famiglie colpite, al loro immenso dolore, ai membri delle minoranze cristiane ancora una volta colpite dalla violenza fanatica, all’intero popolo pakistano ferito". Lo afferma in una nota Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana