Un lungo discorso articolato su tre linee principali come piace fare a Papa Francesco da “vecchio gesuita” come dice spesso. Umiltà, disinteresse e beatitudine per dare alla Chiesa cattolica in Italia una indicazione di lavoro per il prossimo decennio. C’è la Evangelii gaudiun in trasparenza nel testo che ripropone i pericoli dai quali il Papa mette sempre in allerta i vescovi: pelagianesmo e gnosticismo. Il rischio di sentirsi superiori o di un eccessivo razionalismo.
Arriva poco dopo le 8 Papa Francesco nella piazza infreddolita del Duomo di Prato scaldata dalll’entusiasmo delle gente, soprattutto cinese.
“Nihil Caritate dulcius”, niente è più dolce dell’ amore. Il motto episcopale scelto di Angelo De Donatis è anche un programma della sua vita pastorale. Nel pomeriggio di oggi nella Basilica del Laterano, la cattedrale di Roma il Papa vescovo di Roma, nel giorno della dedicazione della basilica Francesco ha ordinato il suo vescovo ausiliare. Con lui il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Tra i concelebranti anche Matteo Zuppi, nuovo arcivescovo di Bologna e finora ausiliare per il settore Centro.
Quello che si apre a Firenze è il quinto convegno ecclesiale della Chiesa cattolica in Italia. I Pontefici hanno sempre partecipato e portato il loro contributo in quanto Primati d’ Italia, a cominciare da Papa Paolo VI che nel 1976 intervenne al primo Convegno che si svolse a Roma dal 30 ottobre al 4 novembre. Il tema scelto per i lavori è ancora attuale: Evangelizzazione e promozione umana. “ Per evangelizzare occorre essere coraggiosi; non avere paura di nulla e di nessuno” disse allora Paolo VI e proseguiva: “Il che non vuol dire essere spregiudicati e temerari, come oggi è pur troppo costume per alcuni, ma umili e forti, audaci e leali con tutti. E ricordare che anche le sventure e le difficoltà possono giovare alla causa del Vangelo, alla nostra e a quella di coloro per cui vogliamo promuovere il bene.”
"Sono quasi 35mila i cittadini stranieri, di cui circa 15mila cinesi che vivono a Prato, la città che domani mattina sarà visitata da Papa Francesco, prima tappa del suo viaggio in Toscana per il quinto convegno ecclesiale della CEI che si aprirà oggi a Firenze", come riferrisce Migrantes on line. "A Prato sono oltre 120 le nazionalità presenti sul territorio: una realtà che fa di Prato un luogo dove si sperimentano difficoltà, ma anche integrazione e confronto, soprattutto tra le seconde generazioni.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. Il colloquio, alla presenza di un interprete, è durato oltre 20 minuti.
Papa Francesco ordinerà questo pomeriggio nella Basilica di San Giovanni in Laterano il nuovo Vescovo Ausiliare di Roma, Monsignor Angelo De Donatis. Vescovi co-consacranti saranno il Cardinale Vicario Agostino Vallini ed il Cardinale Prefetto della Congregazione per il Clero Beniamino Stella.
“So che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene e sono state prese delle misure che hanno cominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili”. Dopo qualche accenno di questi giorni, colto nelle parole dei vari discorsi e omelie, il Papa ha deciso di intervenire in prima persona sul cosiddetto Vatileaks, il “reato”, come lui stesso l’ha definito, della sottrazione di alcuni documenti della commissione Cosea, alla base di due libri presentati in questi giorni.
Siete degli “artefici di pace”, il vostro è un lavoro “fatto con le mani e con il cuore”. Così, secondo quanto riporta la Radio Vaticana, il Papa ha salutato il Quartetto per il Dialogo in Tunisia, vincitore del Premio Nobel per la Pace 2015. Francesco si è congratulato con Mohamed Fadhel Mahfoudh, Abdessatar Ben Moussa, Wided Bouchamaoui e Houcine Abbassi e si intrattenuto con loro per circa 15 minuti.
“La custodia del diritto al riposo”. E’ è di questo secondo Papa Francesco si occupa l’INPS, l’Istituto nazionale di previdenza sociale. Questa mattina in Piazza San Pietro a mezzogiorno il Papa ha incontrato circa trenta mila dipendenti dell’ INPS che per la prima volta sono stati ricevuti in Vaticano.
Iniziano i preparativi per il viaggio in Messico di Papa Francesco. Alberto Gasbarri, Responsabile vaticano per i viaggi papali si è incontrato presso la nunziatura in Messico con le autorità ecclesiastiche e civili. La riunione è stata presieduta dal Presidente della Conferenza Episcopale Messicana (CEM), Cardinale José Francisco Robles Ortega, con lui il Nunzio Apostolico in Messico, l'Arcivescovo Christophe Pierre e il Sottosegretario degli Affari Esteri, l'ambasciatore Carlos de Icaza.
Il Papa ha ricevuto il governatore generale di Grenada, Cécile Ellen Fleurette La Grenade, che successivamente ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
E’ la festa dalla luce, della vittoria del male sul bene, dalla vita sulla morte: la festa di Diwali è celebrata da tutti gli Indù ed è conosciuta come Deepavali ossia “fila di lampade ad olio”. Tre giorni di celebrazioni che segnano l’inizio di un nuovo anno, la riconciliazione familiare, specialmente tra fratelli e sorelle, e l’adorazione a Dio. Da molti anni la Santa Sede invia un messaggio speciale per la occasione e così anche oggi in previsione della festa che cade l’11 novembre, il Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran e del Segretario P. Miguel Angél Ayuso Guixot, MCCJ.
“Vi incoraggio a proseguire la vostra importante opera in favore della vita dal concepimento al suo naturale tramonto, tenendo conto anche delle sofferte condizioni che tanti fratelli e sorelle devono affrontare e a volte subire. Il vostro non è solo un servizio sociale, pur doveroso e nobile. Per i discepoli di Cristo, aiutare la vita umana ferita significa andare incontro alle persone che sono nel bisogno, mettersi al loro fianco, farsi carico della loro fragilità e del loro dolore, perché possano risollevarsi”. Lo ha detto il Papa stamane incontrando in Vaticano i partecipanti al convegno dei Centri di Aiuto alla Vita.
“Io vi dico quanta gioia ho, io, che mi commuovo, quando in questa Messa vengono alcuni preti e mi salutano: ‘Oh padre, sono venuto qui a trovare i miei, perché da 40 anni sono missionario in Amazzonia’. O una suora che dice: ‘No, io lavoro da 30 anni in ospedale in Africa’. O quando trovo la suorina che da 30, 40 anni è nel reparto dell’ospedale con i disabili, sempre sorridente. Questo si chiama servire, questa è la gioia della Chiesa: andare oltre, sempre; andare oltre e dare la vita. Questo è quello che ha fatto Paolo: servire”. Lo ha detto il Papa, secondo quanto riporta la Radio Vaticana, nell’omelia pronunciata durante la Messa quotidiana a Santa Marta.
“La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare. Questa è la prima tentazione. L’altra tentazione è di fare accordi con i governi. Si possono fare accordi, ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Perché c’è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa”. Lo ha detto il Papa in una intervista – riportata integralmente dalla Radio Vaticana – al giornale olandese Straatnieuws.
“La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprime in maniera forte e pubblica al Santo Padre i più profondi sentimenti di affetto e filiale vicinanza, di solidarietà per i gravi atti di slealtà che vengono compiuti a danno della Chiesa e della Sua persona, di gratitudine per la sua incessante opera di riforma e purificazione della Chiesa stessa”. Lo afferma, in una nota diffusa oggi, l’Azione Cattolica Italiana.
“L’atteggiamento degli Scribi, dei Farisei è lo stesso, escludono. E l’atteggiamento di Gesù è includere. Ci sono due strade nella vita: la strada dell’esclusione delle persone dalla nostra comunità e la strada dell’inclusione. La prima può essere piccola ma è la radice di tutte le guerre: tutte le calamità, tutte le guerre, incominciano con un’esclusione. Si esclude dalla comunità internazionale ma anche dalle famiglie, fra amici, quante liti… E la strada che ci fa vedere Gesù e ci insegna Gesù è tutt’altra, è contraria all’altra: includere”. Lo ha detto il Papa, secondo quanto riporta la Radio Vaticana, nell’omelia pronunciata nel corso della messa mattutina a Santa Marta.
Sono terminati ieri a Tirana i lavori Global Christian Forum, dedicato al tema “Discriminazione, persecuzione, martirio: seguire Cristo insieme”. Ai partecipanti è giunto anche un messaggio del Papa, letto dal cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Il Consiglio dei Ministri si riunirà venerdì prossimo e potrebbe varare le prime misure in vista del Giubileo. Sull’evento il premier ha precisato: "il Giubileo di Papa Francesco non sarà un grande evento, ma un’occasione dedicata agli ultimi, al valore delle periferie".