Una vera corrente di grazia con una lunga storia che deve scorrere dentro la Chiesa. Papa Francesco è intervenuto al raduno dei gruppi carismatici cristiani sia cattolici che di altre confessioni e con il suo stile ha voluto ripercorrere la storia di quello che ha definito non un “movimento”, ma appunto una corrente di grazia.
Il Papa in America Latina invierà un messaggio per la “salvaguardia del creato, un invito alla giustizia sociale”. Chiederà un mondo che includa i poveri e rispetti “ogni identità culturale, contro questa tendenza della globalizzazione a uniformare tutto”. Lo ha detto in una intervista al CTV il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, in vista del viaggio apostolico del Papa in Bolivia, Ecuador e Paraguay che inizierà la prossima settimana.
Firenze si prepara ad accogliere Papa Francesco. Il Pontefice sarà in città il prossimo 10 novembre per intervenire la Convegno ecclesiale nazionale.
“Le notizie provenienti dalla Grecia preoccupano per la situazione economica e sociale del Paese. Il Santo Padre desidera far sentire la propria vicinanza a tutto il popolo ellenico, con speciale pensiero alle tante famiglie gravemente provate da una crisi umana e sociale, tanto complessa e sofferta”. E’ quanto ha comunicato stamane Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Il Patriarca Nerses Bedros XIX Tarmouni ha vissuto radicato in Cristo e ha speso la sua vita generosamente, in particolare formando sacerdoti anche in contesti difficili. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio di cordoglio inviato a Mons. Gregory Ghabroyan, Amministratore del Patriarcato di Cilicia degli Armeni, in occasione della messa esequiale a Beirut del Patriarca di Cilicia degli Armeni, Nerses Bedros XIX Tarmouni.
"La questione principale dell'Enciclica Laudato sì è che tipo di mondo lasceremo a chi verrà dopo di noi". Lo ha detto, in rappresentanza del Cardinale Peter Turkson Presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, Flaminia Giovannelli, Sottosegretario del medesimo dicastero nel corso della conferenza stampa di della Conferenza di alto livello “Le persone e il pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta”
Roma è "la città in cui sono sepolti gli apostoli Pietro e Paolo. Entrambi sono, per tutti i cristiani, punti di riferimento essenziali: sono come colonne della Chiesa. A Roma si trova la comunità ebraica più antica dell’Europa occidentale, le cui origini risalgono all’epoca dei Maccabei. Cristiani ed ebrei vivono dunque a Roma, insieme, da quasi duemila anni". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno internazionale promosso dall’International Council of Christians and Jews
Con l'arrivo dell'estate cambiano i programmi di Papa Francesco. Secondo quanto comunicato da una nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede "le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio
Il Papa Emerito Benedetto XVI ha lasciato stamane la sua residenza in Vaticano per raggiungere il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo dove si fermerà fino al prossimo 14 luglio per un periodo di riposo, accettando così l’invito rivoltogli da Papa Francesco. Lo ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
Maria, Pietro e Paolo: la madre di Gesù, l’apostolo che Gesù scelse come successore, l’apostolo delle genti. Sono loro i “compagni di viaggio nella ricerca di Dio” che Papa Francesco propone all’intera comunità cristiana, e in particolare alla città di Roma, perché “viva in pienezza la fede cristiana, testimoniata con intrepido ardore dai santi Pietro e Paolo.”
“La fede è questo. Toccare Gesù e attingere da lui la grazia che salva. Ci salva la vita spirituale, ci salva da tanti problemi”. Papa Francesco lo dice all’Angelus di oggi. Le sue sono parole di speranza. “Ogni volta che Gesù si avvicina a noi, quando noi andiamo da lui con la fede, sentiamo questo: sei li figlio, sei guarita, io guarisco tutti e tutto”, spiega.
Il Papa “deplora” questi “atti barbarici” e “condanna la violenza che genera tante sofferenze”. Sono tre i messaggi di Papa Francesco, quante le tragedie consumate in Tunisia, Francia e Kuwait.
Ci sono anche due cardinali tra i 46 Arcivescovi metropoliti che domani, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, parteciperanno alla celebrazione presieduta dal Papa per la benedizione del pallio.
Alla vigilia della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo il Papa ha ricevuto la delegazione inviata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, guidata dal Metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas, che il 18 giugno scorso è intervenuto alla presentazione dell’Enciclica Laudato Sì.
Questa mattina Papa Francesco ha presieduto nel Palazzo Apostolico Vaticano il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei quattro Beati. Ne da notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
Anche il calendario unisce – semmai ve ne fosse bisogno – Papa Francesco al Papa Emerito Benedetto XVI. Entrambi oggi, infatti, festeggiano una lieta ricorrenza personale.
“Siamo in un mondo in cui si diffondono le ideologie più contrarie alla natura e al disegno di Dio sulla famiglia e sul matrimonio”. E poi, “oggi è molto importante che la donna sia adeguatamente valorizzata, e che possa prendere pienamente il posto che le spetta, sia nella Chiesa sia nella società”. E “il ruolo di Associazioni educative come le vostre – che si rivolgono alle ragazze – è assolutamente determinante per il futuro, e la vostra pedagogia dev’essere chiara su tali questioni”. Lo ha detto il Papa alle Delegate della “Conférence Internationale Catholique du Guidisme" ricevute nel cinquantesimo dalla fondazione dell'Organizzazione.
“Non si può fare comunità senza vicinanza”. E bisogna sporcarsi le mani. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia durante la messa mattutina a Santa Marta. “Non si può fare pace senza vicinanza – ha detto ancora -. Non si può fare il bene senza avvicinarsi. Gesù ben poteva dirgli: ‘Sii guarito!’. No: si avvicinò e lo toccò. Di più! Nel momento che Gesù toccò l’impuro divenne impuro. E questo è il mistero di Gesù: prende su di sé le nostre sporcizie, le nostre cose impure. Paolo lo dice bene: ‘Essendo uguale a Dio, non stimò un bene irrinunciabile questa divinità; annientò se stesso’. E poi, Paolo va oltre: ‘Si fece peccato’. Gesù si è fatto peccato. Gesù si è escluso, ha preso su di sé l’impurità per avvicinarsi a noi”.
Si è svolta stamani nella Città del Vaticano l’udienza di Papa Francesco con il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing. Nel corso dell’incontro il Gran Maestro ha illustrato al Pontefice l’impegno dell’Ordine per aiutare i rifugiati e i migranti in varie parti del mondo, dal Medio Oriente all’Africa. Fra’ Matthew Festing ha fatto cenno ai numerosi progetti in corso finalizzati per prestare soccorso medico ai profughi in fuga da guerre, violenze e povertà, e anche ai progetti di sostegno sociale rivolti ai rifugiati nei paesi di destinazione, come Francia, Germania.
Terra Santa e Medio Oriente “richiedono un impegno coraggioso per la pace: essa non soltanto va desiderata, ma ricercata e costruita pazientemente e tenacemente, con la partecipazione di tutti, in particolare dei credenti". Il Papa riceve una delegazione di B’nai B’rith International e spiega: “Guardando a questi cinquant’anni di storia del dialogo sistematico tra la Chiesa cattolica e l’Ebraismo, non posso che ringraziare il Signore per tanti progressi compiuti”.