“Desidero unirmi spiritualmente al carissimo fratello Bartolomeo nella venerazione” di San Nicola “le cui reliquie sono custodite a Bari da quasi mille anni, affidando alla intercessione di questo Pastore tanto amato in Oriente e in Occidente la nostra preghiera per il desiderato raggiungimento della piena unità dei cristiani”. Lo scrive il Papa in un telegramma all’Arcivescovo di Bari Francesco Cacucci, in occasione del conferimento - domani - del premio “San Nicola” al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, da parte della Facoltà Teologica Pugliese.
La costruzione di un mondo senza Dio? “E’ fallita”. La risposta del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I è netta. Tiene una lectio magistralis all’Università del Salento, dopo aver ricevuto una laurea honoris causa in Archeologia. Sono forti i legami tra l’Università e la Turchia. Lì l’università ha trovato la tomba di Filippo. E il Patriarca “verde”, nel ricevere la laurea, ci tiene a sottolineare che le religioni non sono per niente dei residui archeologici. Anzi, che solo il sentimento religioso può far rifiorire il mondo in crisi.
“In questo momento storico l’unità del cammino ecumenico si fa su tre strade: camminare insieme con le opere di carità, pregare insieme, e riconoscere la confessione comune nel martirio per Cristo, nell’ecumenismo del sangue”. Così Papa Francesco nell’intervista ad Avvenire del 18 novembre scorso indicando le tre vie su cui muoversi oggi per incontrare i fratelli cristiani separati. E nell’ecumenismo del calendario e della preghiera comune sembra inserirsi anche una recente decisione della Conferenza Episcopale Italiana. Con una circolare indirizzata a tutti i vescovi il 9 novembre scorso in ricezione del competente Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 4 precedente, il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, ha stabilito che a partire dal 6 dicembre 2017 diventerà obbligatoria la memoria della ricorrenza di San Nicola vescovo, che è attualmente facoltativa. Una solennità a cui la città di Bari, che ne custodisce i resti, si prepara già a partire da quest’anno con la celebrazione della festa alla presenza del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, che prima di arrivare al capoluogo regionale compirà un pellegrinaggio in Puglia a partire dal 1° dicembre, visitando Lecce e l’abbazia di Cerrate, nei pressi di Squinzano, un tempo officiata dai monaci basiliani.
Quando a novembre del 2011 il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I ha visitato gli scavi di Hierapolis in Turchia e con la tomba che sarebbe di san Filippo Apostolo nel complesso di un grande santuario bizantino, non si poteva immaginare che cinque anni dopo la Università del Salento che curava lo scavo gli avrebbe conferito la laurea Honoris Causa in archeologia.
Quattro giorni a Lecce, per prendere una laurea honoris causa in archeologia e visitare i luoghi dell’ecumenismo salentino. E poi una giornata a Bari, per ricevere il premio ecumenico “San Nicola”. Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I arriva oggi in Italia per una cinque giorni tutta all’insegna dell’avvicinamento tra Oriente e Occidente. E non ci poteva essere posto migliore della Puglia.
Bartolomeo I ,Patriarca Ecumenico di Costantipoli, in una lettera inviata a Papa Francesco, in occasione della visita della Delegazione, giunta a Roma per la Solennità di San Pietro e Paolo, ricorda con affetto e gratitudine l'incontro a Lesbo con il Pontefice.
“Abbiamo scritto una pagina di storia, un capitolo nuovo nella storia contemporanea della nostra Chiesa. Tornando a casa possiamo dire di aver dato prova ancora una volta della nostra unità in Cristo. Siamo una Chiesa indivisibile e abbiamo sperimentato la gioia dell’unità nella nostra diversità”. Lo ha detto il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, chiudendo ieri il Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa che si è svolto a Creta. Un concilio storico ma segnato dalle tensioni e dalle assenze, a partire dal Patriarcato di Mosca passando per Antiochia, Georgia e Bulgaria.
Tra i tanti motivi che hanno portato alla defezione Chiese ortodosse di Antiochia, Bulgaria, Mosca e Georgia al Concilio panortodosso ve ne sono due in particolare che meritano di essere elencati.
A Creta entrano nel vivo i lavori del Grande Concilio Panortodosso. Nel corso della Divina Liturgia di Pentecoste nella Cattedrale di Heraklion il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha voluto ringraziare Papa Francesco per gli auguri rivolti nel corso dell'Angelus ai "fratelli ortodossi" in occasione dell'apertura del Concilio.
Un Concilio ancora “Pan-Ortodosso”, perché nonostante le defezioni, la decisione del Concilio e i documenti del Concilio vengono da un consenso che è certamente di tutte le Chiese dell’ortodossia. Padre John Chryssavgis, portavoce del Patriarca Bartolomeo, spiega in una lunga intervista ad ACI Stampa lo sconcerto per le decisioni delle Chiese di Bulgaria, Georgia, Antiochia e Russia di non partecipare al Grande e Santo Concilio. Ma confida che l’incontro – che si tiene dal 16 al 27 giugno a Creta, come deciso già a gennaio – è solo un passo nel difficile cammino dell’unità.
Acque agitate in vista deI grande Concilio panortodosso che si aprirà a Creta il prossimo 19 giugno. Le tensione tra le Chiese sorelle autocefale a pochi giorni dal via non accenna a diminuire e dopo le defezioni annunciate delle delegazioni di Bulgaria, Georgia e Antiochia ieri è arrivata la presa di posizione della Chiesa Ortodossa di Mosca - la più cospicua per numero di fedeli - che chiede formalmente il rinvio dell’assise.
Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, si recherà in visita in Turchia da domani fino a domenica 12 giugno.
“La Giornata celebra uno dei doni più preziosi del nostro Creatore, un dono che siamo chiamati a preservare e conservare. Ora più cha mai è fondamentale rispettare e proteggere questa risorsa preziosa e irrinunciabile del nostro pianeta, che è una fonte unica di nutrimento e della biodiversità”. Lo scrive il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, nel messaggio in occasione della Giornata mondiale degli oceani che ricorre oggi e dedicata al tema “Oceani sani, pianeta sano”.
“L’Europa oggi si trova di fronte a una delle più serie crisi umanitarie dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
“Voglio dirvi che non siete soli”. Le parole del Papa si intrecciano con quelle dei due vescovi ortodossi.Tre vescovi, i cristiani uniti almeno di fronte al dramma della disperazione.
Un “momento di grazia che mi ha permesso di rinnovare e di approfondire, in preghiera condivisa e di incontro personale, i legami di amicizia con voi e con la Chiesa che si presiedono”. Così Papa Francesco ha salutato nel suo messaggio il Patriarca di Costantinopoli per la festa di Sant’ Andrea apostolo patrono della Chiesa di Costantinopoli.
Giunge anche il messaggio di Papa Francesco a Loppiano, dove ieri Bartolomeo I è stato proclamato il primo Dottore honoris Causa in “Cultura dell’Unità”. “Rivolgo - scrive papa Francesco nel suo messaggio letto dal cardinale di Firenze, Giuseppe Betori - un ricordo particolare all’amato fratello Bartolomeo, al quale rinnovo sentimenti di viva stima e di sentito apprezzamento, rallegrandomi per la presente iniziativa” che costituisce “un doveroso riconoscimento per il suo impegno nella promozione della cultura dell’unità” e che “contribuisce favorevolmente al cammino comune delle nostre Chiese verso la piena e visibile unità, alla quale tendiamo con dedizione e perseveranza”.
Oggi sarà assegnato il primo dottorato honoris causa in “Cultura dell’unità” dell’Istituto Universitario Sophia. A riceverlo, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, con la motivazione del “suo servizio all’unità e alla famiglia umana”.
Oggi Papa Francesco celebra in San Pietro la Giornata Mondiale per la Salvaguardia del Creato, indetta in sintonia con gli Ortodossi dopo la pubblicazione della “Laudato Si’”. Bergoglio ha accettato l’invito del delegato del Patriarca di Costantinopoli, reso pubblico proprio durante la presentazione dell’Enciclica: vivere insieme una giornata che già da tempo è tradizionale per l’Ortodossia.
Alla vigilia della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo il Papa ha ricevuto la delegazione inviata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, guidata dal Metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas, che il 18 giugno scorso è intervenuto alla presentazione dell’Enciclica Laudato Sì.