La Sicilia è divenuta meta di migliaia di giovani in fuga dai paesi dell’Africa in guerra, che arrivano dopo aver rischiato la vita nel deserto e nel Mediterraneo. Per meglio coordinare le attività di accoglienza, la Famiglia Salesiana ha creato l’associazione temporanea di scopo “Don Bosco Island”, che riunisce le organizzazioni salesiane coinvolte nella gestione dei problemi dell’immigrazione, in Sicilia e in tutto il paese.
Si presenta come un finesettimana denso di attività “salesiane” quello in procinto di svolgersi sui luoghi di Don Bosco: conferenze sui giovani, letture su Don Bosco e per finire una grande festa giovanile. Da stamattina a Valdocco, Torino, si svolge il convegno dal titolo “Spazio fratto Tempo – La velocità del cambiamento: tra bisogni emergenti e risposte possibili”, organizzato dalla Pastorale Giovanile Salesiana della Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta con altre realtà associative giovanili.
Mentre in Ucraina continuano scontri e violenze nonostante il “cessate il fuoco” firmato lo scorso 15 febbraio, migliaia di persone continuano a lasciare le loro case. Una delle città dove arriva il maggior numero di profughi è Odessa. Nelle città sono attivi anche i missionari salesiani: “Diamo loro cibo, vestiti, tutto il necessario per l’igiene personale, li aiutiamo a trovare un alloggio e un lavoro”, spiegano i missionari.