Ci sarà anche il Cardinale Pietro Parolin tra i testimoni del processo vaticano per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato vaticana. Lo ha annunciato Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale vaticano, nel corso della 42esima udienza del processo, l’ultima dell’anno. Pignatone ha detto di aver chiesto al Cardinale se fosse stato disponibile ad andare in tribunale o si fosse avvalso della possibilità di farsi interrogare nel suo ufficio, e che questi ha dato disponibilità ad andare in tribunale. Parolin sarà dunque ascoltato forse nel secondo “slot” di interrogatori, nel giro di udienze che si terrà dal 25 al 27 gennaio.
Dieci imputati, tra i quali un cardinale. Un investimento finanziario che è finito del turbine di indagini per presunti crimini di estorsione e peculato. Diversi ex funzionari della Santa Sede a processo. Un monsignore collaborazionista. Il processo che riprende in Vaticano il 5 ottobre ha tutti gli elementi di una storia investigativa da romanzo. Ma, al di là della narrativa e dell’indiscutibile interesse mediatico, il processo presenta anche una serie di temi che vanno molto al di là dei fatti contestati. E che potrebbero persino incidere sul futuro della Santa Sede.