Il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha inviato a nome di Papa Francesco un telegramma di cordoglio per le vittime dell’attentato terroristico avvenuto a Tehran mercoledì 7 giugno. Papa Francesco lo ha definito un atto “di grave e insensata violenza”, ha garantito la sua benedizione a tutti i famigliari delle vittime e le sue preghiere per la pace in Iran.
Papa Francesco varcò per la prima volta la soglia del Quirinale il 14 novembre del 2013. Giunto senza sirene, scorte e corazzieri, a bordo di una comune Ford Focus, il Pontefice giunse a Palazzo dove ad attenderlo nel cortile d'onore c'era l’allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Dopo una cordiale stretta di mano, al Pontefice furono resi gli onori da un picchetto militare. E suonarono gli inni vaticani e italiani.
Qual è il ruolo della donna nell’educazione alla fraternità universale? Se ne parla nella plenaria del Pontificio Consiglio del Dialogo interreligioso e oggi il Papa ne ha parlato ai partecipanti ricevuti in udienza.
È un invito a discernere la nostra anima nei momenti brutti, e a scegliere la via della preghiera, quello lanciato da Papa Francesoc nella consueta Messa del mattino presso la Domus Sanctae Marthae, riportata da Radio Vaticana.
Una mattinata con i feriti degli incidenti di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno: l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia è stato l'8 giugno prima all'ospedale San Giovanni Bosco, poi alle Molinette e quindi al Regina Margherita per portare il suo conforto a quanti sono rimasti feriti nella calca causata da un allarme bomba durante la finale di Champions League.
"Siamo venuti per difendere il nostro popolo”. Parlando con i giornalisti, l’arcivescovo Diego Padron, presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, non usa mezzi termini. E, con parole nette, affronta il tema della crisi del Venezuela. Una crisi così forte che i vescovi del Venezuela hanno chiesto a Papa Francesco un incontro.
È una situazione “inaccettabile” quella che si vive nella diocesi di Ahiara, che ha rifiutato il suo vescovo nel 2012 e vive ancora in un forte odio etnico. Lo ha sottolineato Papa Francesco, riporta un comunicato della Sala Stampa vaticana, dopo aver incontrato i vescovi di quella diocesi nigeriana in visita ad limina.
Papa Francesco e i Vescovi di Panama hanno colloquiato circa due ore nella visita “ad limina apostolurum” tenutasi a Roma stamattina in Vaticano. Tanti i temi trattati nell’incontro informale e a porte chiuse. I principali sono stati: la GMG a Panama, dal 22 al 27 gennaio 2019 e i suoi protagonisti, i giovani. E l’ideologia del gender.
I Papi al Quirinale sono sempre stati di casa. Tanto è vero che fino al 1870 il Palazzo che ora ospita i Presidenti della Repubblica Italiana era la residenza ufficiale del Sommo Pontefice. Poi con la breccia di Porta Pia - 20 settembre 1870 - i Pontefici si sono dovuti trasferire nel Palazzo Apostolico Vaticano.
“Sono lieto di affidare questo evento alla Civetta, il mio uccello preferito, capace di leggere nonostante il buio dei secoli”. Con questo saluto il Bibliotecario della Biblioteca Vaticana inizia un nuovo rapporto con gli amici della BAV.
‘Hai un momento, Dio? Il rock di Luciano Ligabue in dialogo con il Cielo’ è il titolo della tesi, ‘cum laude’, di Scienze religiose discussa da Lorenzo Galliani, collaboratore di Avvenire e del settimanale diocesano Verona Fedele, alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. Il relatore del neo dottore è stato il direttore dell’Istituto di San Michele in Bosco, Marco Tibaldi: “Nessuno si è scandalizzato anzi, ho ricevuto molti consensi”.
L’escatologia non è certo uno degli ambiti della teologia più diffuso. Troppo poco si collega la “fine” alla “speranza”. Uno dei teologi che più hanno saputo studiare questo campo è Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
S’intitola “Un passo oltre” l’inno per la 37aesima Marcia del Perdono di Assisi, la Marcia Francescana che ogni anno, dal 25 luglio al 4 agosto, riunisce frati, suore e migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e oltre, in un cammino comune verso la Porziuncola, luogo di Perdono e di pace.
La devozione di Sant’Antonio alla Vergine Maria è al centro del Messaggio che il Padre Rettore della Basilica del Santo Oliviero Svanera e i Frati della stessa hanno inviato in occasione della Festa di Sant’Antonio, in calendario il prossimo 13 giugno.
“ Incendio di Borghi pronto!” è affascinante ascoltare per caso come un custode delle Stanze di Raffaello risponde al telefono.
Una icona di San Nicola, con i ringraziamenti del Patriarca Kirill, da consegnare al Papa. E la consapevolezza, dopo aver visto le centinaia di migliaia di persone che già si sono recate a Mosca a rendere omaggio al santo, che l’ecumenismo è “del popolo”, prima ancora che dei teologi. Di ritorno dalla Russia, l’arcivescovo di Bari Francesco Cacucci ha concelebrato il 6 giugno la Messa con Papa Francesco. E a lui ha portato un dono ricevuto direttamente dal Patriarca Kirill.
Una struttura espositiva con installazioni digitali, percorsi fotografici, artistici e spirituali, per un percorso che inizierà con un planetario concepito nella Notre Dame University e terminerà con i mosaici della creazione del Duomo di Monreale. Così si presenterà il padiglione della Santa Sede all’Expo 2017.
In occasione della Giornata internazionale del bambino, che si è celebrata il 1 giugno, il Sovrano Ordine di Malta e l’Ambasciata della Repubblica Ceca hanno organizzato, nella Villa Magistrale a Roma, una conferenza per sensibilizzare sul dramma dei bambini vittime di conflitti armati. Un tragico fenomeno in continua crescita.
“Nel nostro tempo c’è tanto bisogno di pregare – cristiani, ebrei e musulmani – per la pace”. E’ l’appello di Papa Francesco durante l’Udienza Generale di oggi in occasione dell’iniziativa “Un minuto per la pace”, cioè – come spiega lo stesso Pontefice – “un piccolo momento di preghiera nella ricorrenza dell’incontro in Vaticano tra me, il compianto Presidente israeliano Peres e il Presidente palestinese Abbas”.
La paternità di Dio, sorgente della nostra speranza. Avere il coraggio di “chiamare Dio con il nome di Padre”. Ruota su queste riflessioni la catechesi di Papa Francesco nell’udienza generale odierna in Piazza San Pietro.