È stato firmato oggi al Viminale il Protocollo di intesa per l’apertura di nuovi corridori umanitari che permetteranno l’arrivo in Italia, nei prossimi mesi, di 500 profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso.
Sarà Papa Francesco a presiedere, sabato 21 gennaio alle 16 a San Giovanni in Laterano, la solenne liturgia eucaristica di chiusura del Giubileo per gli 800 anni di fondazione dell’Ordine dei Predicatori, a ricordo della bolla istitutiva Gratiarum Largitori Omnium di Papa Onorio III del 21 gennaio 1217.
E’ nel nostro cuore il posto dove si gioca l’oggi, che si non ripeterà. E’ la riflessione del Papa nell’omelia della Messa Mattutina in Casa Santa Marta. Secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana, tutta l’omelia del Pontefice si basa su due parole: “oggi” e “cuore”.
Don Francesco Armandi era il parroco tra le macerie del terremoto. Non aveva mai cessato, nonostante gli acciacchi e la sua malattia, di essere accanto alla sua gente. Si recava spesso ad Ascoli per celebrare la messa con gli sfollati che avevano trovato sistemazione in città. Don Francesco era il parroco di Pescara del Tronto, Pretare, Capodacqua e Arquata del Tronto, i territori duramente colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016. Ed è morto ieri ad Ascoli Piceno, all’età di 73 anni.
Tre quarti degli 800 milioni di persone che vivono in stato di povertà assoluta nel mondo si trovano in aree rurali. A questo dramma Caritas Italiana dedica il primo Dossier Dati e Testimonianze (DDT) del 2017 dal titolo: “Ripartire dalla terra. Dalla povertà rurale a nuove politiche per lo sviluppo”.
In un imprecisato giorno della prima metà del milleseicento, un giovane calzolaio di nome Filippo Latini in un piccolo paesino della Sicilia si difende in un duello da un nobile signore che lo aveva sfidato. Il fatto curioso è che chi si sta alacremente difendendo è la “prima spada di Sicilia”e lo sfidante rimane gravemente ferito.
Terminerà venerdì 13 la visita del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, a Bruxelles. Eletto lo scorso ottobre al vertice dei vescovi europei, l'Arcivescovo di Genova ha in programma una agenda di incontri con esponenti del Parlamento Europeo e della Commissione.
Prende il via la collaborazione tra l’associazione Medicina Solidale onlus e il ristorante McDonald’s di Borgo Pio per il sostegno alimentare delle persone senza fissa dimora che vivono nella zona di San Pietro.
Due nuovi sacerdoti per la diocesi di Cosenza-Bisignano. Li ha ordinati sabato scorso l’arcivescovo Francesco Nolè nella chiesa Cattedrale di Cosenza.
Lauro, il protagonista della storia, perde il padre Anturio all’età di soli due anni. La madre, Giacinta, fa in modo che il ricordo, già sbiadito del padre, sia cancellato del tutto dalla memoria del figlio privandolo di racconti e fotografie riguardanti Anturio.
A tre mesi dalla prima scossa e in occasione del Natale il pensiero va a quanti sono nelle zone dell’Italia centrale dove la terra continua a tremare e dove la presenza e l’impegno Caritas restano costanti in tutti i paesi toccati, anche quelli spesso dimenticati. E l’impegno della Caritas di Torino è sempre quello di ricercare volontari.
Papa Francesco ha nominato Vescovo della diocesi di Crema Don Daniele Gianotti, del clero della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, finora Docente di Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna e Vicario Episcopale per la Cultura.
Sperare è un bisogno primario dell’uomo: sperare nel futuro, credere nella vita. Papa Francesco continua il ciclo delle catechesi sulla speranza cristiana e nell’Udienza Generale di oggi in Aula Paolo VI rammenta ai fedeli di “pensare positivo”. E mette in guardia dai falsi idoli e dalle “false speranze”.
L’Europa è cristiana, e i cristiani sono in dialogo: è questo il messaggio che viene dal Quinto Forum Europeo Cattolico-Ortodosso. Si tiene a Parigi dal 9 al 12 gennaio, ed è stato aperto dai discorsi del metropolita Emmanuel e del Cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi.
Che il Sovrano Militare Ordine di Malta sia appunto “sovrano” è evidente anche dal fatto che ha degli ambasciatori accreditati. E ieri, come di consueto il giorno dopo la udienza di inizio anno con il Papa, il Corpo Diplomatico accreditato presso lo SMOM si è riunito nella Cappella della Villa Magistrale per ricevere gli auguri del Gran Maestro.
“Diciamo dei si e dei no senza la facile saccenteria, che talvolta rasenta l’arroganza dei primi della classe; senza la superficialità gridata da chi parla tanto di migranti ma forse non ha mai parlato con i migranti”. Sono le parole del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, intervenuto oggi a Roma per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che quest’anno Papa Francesco ha voluto dedicare ai “migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”.
Dopo le grandi mostre di Londra, New York e Milano, anche Napoli si pone ai vertici degli appuntamenti internazionali con l’arte: un’importante esposizione dedicata a Leonardo da Vinci al Museo Diocesano di Napoli, diretto da Don Adolfo Russo.
Il dramma delle migliaia di immigrati che tentano con ogni mezzo di lasciare le loro case e di arrivare in Europa va affrontato per prima cosa dal punti vista umano. E in particolare per le donne, molte incinte, altre con i figli in braccio. E sono proprio le donne in prima linea in molte situazioni.
“Sono qui, in Sala Stampa Vaticana, per rallegrarmi per questa novità editoriale, sono qui perché ho la responsabilità editoriale e l’indirizzo politico dipende dalla Segreteria di Stato e quindi mi rallegro e mi complimento per la nuova veste del giornale settimanale”. Così l’Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, ha presentato ai giornalisti nella Sala Stampa Vaticana la nuova edizione settimanale de L’Osservatore Romano.
Gesù insegnava con autorità - a differenza dei dottori della legge - perché “serviva la gente, spiegava le cose perché la gente capisse bene: era al servizio della gente. Aveva un atteggiamento di servitore, e questo dava autorità”. I dottori della legge invece comandavano e pretendevano obbedienza a differenza di Gesù che “mai si è fatto passare come un principe: sempre era il servitore di tutti e questo è quello che gli dava autorità”. Così stamane il Papa nell’omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.