Con un telegramma firmato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, Papa Francesco ha fatto avere agli abitanti dell’isola di Madeira (Portogallo) la sua solidarietà, dopo gli incendi che hanno devastato l’area negli scorsi giorni.
“Che Dio ci ami è una realtà talvolta poco accessibile. Ma quando scopriamo che il suo amore è soprattutto perdono, il nostro cuore si rasserena e anche si trasforma. Ma cosa vuol dire amare? Sarà forse condividere le sofferenze dei più maltrattati? Sì, proprio questo. Sarà forse avere un’infinita bontà di cuore e dimenticare se stessi per gli altri, in modo disinteressato? Sì, certamente. E ancora: cosa vuol dire amare? Amare è perdonare, vivere da riconciliati. E riconciliarsi è sempre una primavera dell’anima”.
L’assunzione di Maria è un mistero che ci riguarda tutti, perché come lei ha legato a Gesù la propria vita, così ogni cristiano lega la propria vita a Gesù mediante il Battesimo. Papa Francesco proclama l’Angelus di Ferragosto in una Roma svuotata come da tradizione. Sullo sfondo, i massacri in Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, ricordati dal Papa al termine dell’Angelus e passati sotto silenzio sui media. E un pensiero particolare per le donne che subiscono violenza o sono “sopraffatte dalla vita”.
Parla del fuoco Papa Francesco commentando il Vangelo di oggi nel quale Gesù usa tre immagini per spigare la morte che lo attende ai discepoli.
Il suo nome da radioamatore è SP3RN. Ma tutti lo conoscono come San Massimiliano Kolbe, il “prete cattolico” morto ad Auschwitz il 14 agosto di 75 anni fa. “Un martire dell’amore”, disse di lui Paolo VI, quando lo beatificò nel 1971. “Un apostolo dei nuovi media”, lo ha descritto padre Marco Tasca, ministro generale dei Minori conventuali, quando Papa Francesco è andato ad Auschwitz e si è fermato in preghiera nella cella dove padre Kolbe morì.
La Santa Sede chiama all’appello gli Stati del mondo, con la fortissima richiesta di prendere una posizione e porre fine alla brutalità sui bambini nei conflitti armati, che mai ha raggiunto picchi come quello attuale.
“Più misericordia per meno esclusione” è il motto dell’Annuale colletta di solidarietà “Mas por menos” che si svolgerà il 10 e 11 settembre in Argentina a favore delle aree più povere del Paese. Papa Francesco ha inviato un messaggio e il suo saluto a tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa.
Anche quest’anno il Meeting dell’Amicizia fra i popoli punta sulla qualità, come ha affermato la presidente, Emilia Guarnieri, presentando lo spettacolo inaugurale, ‘Un solo canto’ con Tosca insieme alla soprano libanese, Tania Kassis, la giovane interprete siriana, Mirna Kassis, proponendo tre brani del suo straordinario repertorio: ‘Il suono della voce’, ‘Marzo’ e ‘Rumenia’, introdotti dalla lettura di alcuni passi del poeta portoghese, Fernando Pessoa.
Nuovo appuntamento dei “Venerdì della Misericordia”, per Papa Francesco che oggi alle 17.00si è recato in una struttura romana della “Comunità Papa Giovanni XXIII” fondata da don Oreste Benzi, per incontrare 20 donne liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione.
Dieci giorni per la pace, tra il 6 e il 15 agosto, da 35 anni la Chiesa cattolica in Giappone li celebra in commemorazione delle vittime dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, avvenuti il 6 ed il 9 agosto del 1941. L’ iniziativa è nata dopo l’appello alla riconciliazione lanciato da San Giovanni Paolo II proprio ad Hiroshima, il 25 febbraio 1981.
Si sono svolte nel pomeriggio di giovedi 11 agosto nella Cattedrale di Sant’Eugenio a Derry, in Irlanda del Nord, le esequie di mons. Edward Daly, vescovo emerito della città, spentosi l’8 agosto all'età di 82 anni, dopo una lunga malattia.
L’impegno per una economia mondiale più inclusiva dei Paesi poveri passa, per la Santa Sede, anche attraverso la partecipazione alle UNCTAD, ovvero le conferenze delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo. All’ultimo incontro, che si è tenuto a Nairobi a fine luglio, il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha reiterato questo impegno della Santa Sede.
Come ogni anno in questi giorni si ripete l’antico rito della “ Quindicina dell’ Assunta”, o, come la chiamano in Oriente, la Piccola Quaresima della Madre di Dio.
In America Latina si svolgerà dal 27 al 30 agosto una celebrazione speciale del Giubileo straordinario della Misericordia.
Ne aveva portati 12 con lui lo scorso 16 aprile, facendo della Santa Sede un “corridoio umanitario”. E sempre allo stesso modo ne sono arrivati altri 5 a metà giugno. Sono i rifugiati siriani che Papa Francesco ha voluto accogliere a Roma, con i quali oggi ha avuto un pranzo nella Domus Sanctae Marthae.
I giovani continuano a “costruire ponti”, come chiesto da Papa Francesco nell’ultima GMG a Cracovia. Nel Centro Giovanni Paolo II di Loreto torna per l’ottavo anno l’Ecumenic Camp che in questi giorni sta coinvolgendo ben 150 ragazzi di diverse confessioni cristiane: cattolici di Romania e d’Italia, greco cattolici di Romania e Ungheria, ortodossi di Romania, luterani di Svezia e Danimarca, anglicani d’Inghilterra.
Seguire l’esempio e le orme di Santa Chiara, la collaboratrice per eccellenza di San Francesco d’Assisi, colei che amò la povertà più di se stessa e che fondò un ordine caratterizzato esclusivamente dalla preghiera e dalla contemplazione di Dio. A distanza di quasi 800 anni e nel giorno della sua festa, sr. Maria Chiara della Divina Volontà, Madre Abbadessa nella Fraternità delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, racconta in un’intervista ad ACI Stampa la vita e le attività del suo monastero di clausura vicino Rieti, nel Lazio.
“Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri.
Anche oggi i cristiani sono martiri. Lo sono nelle forme sanguinose che vengono sperimentate. Ma lo sono anche in altre forme, “raffinate, ma non meno crudeli, legalizzate ma non meno ingiuste”. È la denuncia del Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova. Che, nella festa di San Lorenzo, patrono della città, punta il dito contro l’Europa che “considera il cristianesimo divisivo”, e in un mondo che “in nome di valori come l’uguaglianza, la tolleranza e i diritti” pretende “di emarginare il cristianesimo” e di creare “un ordine mondiale senza Dio”.
Secondo la tradizione, è ancora un ragazzo, Lorenzo, quando viene imprigionato dall’imperatore Valeriano affinché consegni “tutti i tesori della Chiesa”: ma la risposta data dal giovane diacono stupisce i presenti e lo conduce verso il culmine della sua fede. Oggi, i tesori di san Lorenzo sono le meravigliose opere d’arte a lui dedicate, incastonate come gemme preziose nel complesso monumentale della Cattedrale a lui dedicata. E per la sua festa, il 10 agosto, il Museo diocesano di Genova ha programmato una visita guidata con salita alle torri.