La Chiesa celebra oggi la solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo. L’evangelista san Marco racconta l’evento con queste parole: Il Signore Gesù, dopo avere parlato con loro [gli apostoli], fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. L’Ascensione testimonia in maniera definitiva che la resurrezione di Gesù non è un ritorno alla vita di prima - come lo fu, invece, ad esempio, la resurrezione del figlio della vedova di Naim - ma l’ingresso in una condizione nuova, nella gloria del Padre. Nella sua nuova condizione Cristo è costituito Redentore e Signore dell’universo e mediatore del dono dello Spirito Santo.
“Noi cristiani sappiamo da sempre che l'unica fede e la preghiera concorde uniscono i credenti in tutto il mondo: si può dire che, anche senza saperlo, siamo stati i precursori della rivoluzione digitale!”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato ai giovani partecipanti alla veglia mariana internazionale presso il Santuario di Sna Gabriele dell’Addolorata a Teramo in preparazione alla prossima Assemblea del Sinodo dei Vescovi.
La recente visita del premier romeno Viorica Dancila ha lanciato l’idea di “uno strumento pattizio” tra Santa Sede e Romania per quanto riguarda il mutuo riconoscimento dei titoli di studio. Ma c’è un altro concordato in vista: è quello con l’Angola.
Riunione del Papa con i Vescovi del Cile dal 15 al 17 maggio prossimi. Francesco aveva scritto all’episcopato cileno lo scorso 8 aprile. Ne dà notizia la Sala Stampa Vaticana.
L’invito è quello di non avere “vergogna della carne ferita del fratello”, ma piuttosto di “scorgere” in ogni persona sofferente e bisognosa il volto di Cristo. L’esortazione ad essere “missionari coraggiosi della carità cristiana”. Il ringraziamento per il lavoro di quella che definisce “una bella realtà di assistenza e aiuto ai poveri”.
“Nell’ambito di una società secolarizzata, dove alcuni vorrebbero relegare la religione nella segreta intimità delle persone, l’obiettivo della vostra associazione sottolinea che una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra”. Con queste parole Papa Francesco ha salutato stamane i membri dell’Associazione belga Logia.
Il 28 marzo del 1908, 110 anni fa, nasceva Padre Riccardo Lombardi s.j., protagonista di una delle pagine più dense della storia della Chiesa (e non solo) della seconda metà del XX secolo. Un nome oggi dimenticato dai più.
Una lettera per ribadire e prolungare l’eco dell’appello alla conversione dei mafiosi rivolto da papa Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento. “I venticinque anni trascorsi da quell’evento non hanno usurato la sua valenza profetica, che le Chiese di Sicilia vogliono recuperare per proseguire nel loro impegno di annuncio del Vangelo dell’amore soprattutto là dove regna una cultura di morte”, dicono i presuli dell’Isola che hanno voluto ricordare quell’evento. Era il 9 maggio del 1993.
Un incontro con la nuova generazione di giovani formatori; la chiusura dell’Incontro Internazionale della Gioventù; l’apertura di tre nuove sedi in videoconferenza: questo il programma di Papa Francesco alla sede romana di Scholas Occurentes.
Da una parte, la necessità di ravvivare la fede. Dall’altra, quella di mettere in guardia dai pericoli della secolarizzazione. Così si configura il viaggio di Papa Francesco nei Paesi Baltici. Dal 22 al 25 settembre, Papa Francesco sarà in Lituania, Lettonia ed Estonia, tre Paesi fortemente differenti, uniti però dalla geopolitica, e sotto la cura del nunzio Pedro Lopez Quintana, che dal 2014 è ambasciatore del Papa in tutti e tre i Paesi.
Fino al 13 maggio la città di Münster, nella Westfalia, ospita – sotto il motto “Suche Frieden” (“Cerca la pace”) - la 101. Edizione del “Katholikentag” (“Giornate dei cattolici”), un appuntamento che da 170 anni, una volta ogni due, richiama, ad ogni edizione in una città diversa della Germania, «persone che vogliono vivere il Vangelo, pregare insieme, fare festa e discutere».
Un incontro breve, per parlare di vedute comuni. Viorica Dancila, primo ministro di Romania, è stata da Papa Francesco, per il primo di una serie di incontri che durante la giornata porteranno la premier romena prima dal Sovrano Militare Ordine di Malta e a Sant’Egidio, e poi al Pio Collegio Romeno, dove alloggiano gli studenti romeni che studiano nelle università pontificie, tappa quasi obbligata per tutti i primi ministri e i presidenti in visita in Italia.
Anche quest'anno la Gioventù Francescana di Sicilia ( GiFra ), gruppo giovanile presente su tutto il territorio Siciliano e non solo, si prepara a vivere la Festa del Si. Questo evento, che si terrà il 13 maggio, fortemente sentito dai giovani francescani di Sicilia, rappresenta non solo una occasione di incontro per fare festa e gioire insieme, ma occasione per ricordare il proprio Si detto al Signore prendendo come modello il Si di Maria. La novità di quest’anno è la collaborazione tra la realtà siciliana e quella calabrese, si è infatti deciso di vivere insieme questo momento. ACI Stampa ha scoperto le novità di questa festa speciale con Luca Corallo, Presidente della Gioventù Francescana di Sicilia.
Figli degli apostoli della Grande Moravia, Cirillo e Metodio , i fedeli delle Terre Ceche e della Slovacchia hanno in Sua Beatitudine Rastislav, il loro pastore.
“Pane in piazza” è l’imponente manifestazione benefica organizzata dalle Missioni Estere Cappuccini onlus di Milano insieme alla Famiglia Marinoni, che si terrà in città nella settimana di “Milano Food City”, da lunedì 7 a domenica 13 maggio. I migliori panificatori d'Italia ( 80 per l’esattezza ) per una settimana, in Piazza Duomo, sforneranno in diretta golose specialità regionali a favore delle Missioni dei Frati Cappuccini.
Le dichiarazioni anticipate di trattamento sono uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi dieci anni. Ciò in quanto il tema non tocca solamente la sfera etica e morale dell'uomo ma anche quella giuridica, chiamata a contenere in una forma possibile e legittima la difesa di quella che si chiama libera e dignitosa esistenza.
“La mafia è un gravissimo peccato. E tutti i mafiosi sono peccatori: quelli con la pistola e quelli che si mimetizzano fra i colletti bianchi. Peccato è anche l’omertà. Peccato ancora più grave è la mentalità mafiosa, anche quando si esprime nei gesti quotidiani di prevaricazione”. Lo scrivono i Vescovi della Sicilia in una lettera pastorale redatta in occasione del 25/mo anniversario - ieri - della visita di Giovanni Paolo II e del suo storico anatema contro la mafia.
Don Zeno e Chiara, due carismi, due modi di vivere il Vangelo e un unico amore: Gesù.
E' morto ieri a Roma all'età di 86 anni Mario Agnes, storico direttore de L'Osservatore Romano.
La sfida della “fedeltà creativa”, per guardare al futuro; dare “nuovo slancio” ai centri di formazione; diventare “artigiani del discernimento comunitario”. È il compito che Papa Francesco consegna alla Mariapoli di Loppiano.