“Il Santo Padre dopo la sua visita a Cipro e in Grecia ha fatto appello ai paesi europei affinché permettano alle Chiese locali, comprese le congregazioni religiose e le organizzazioni cattoliche, di accogliere coloro che hanno urgente bisogno di assistenza solidale da parte della comunità internazionale. La Chiesa in Polonia sostiene questo appello. Siamo pronti di assistere, sulla base delle possibilità legali esistenti e in conformità con le norme vigenti statali in materia di migrazione, tutti coloro che esprimono il desiderio di venire a stabilirsi nel nostro Paese”. Lo afferma il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Polacca.
“La libertà di espressione non deve espandersi al punto da offendere il sentimento religioso, la cui tutela è un diritto che deve essere trasversalmente salvaguardato.
Ad inizio novembre quattro donne, premi Nobel per la letteratura, hanno inviato un appello al presidente del Consiglio d’Europa e al Parlamento europeo in difesa dei migranti e del popolo bielorusso con un forte richiamo alla coscienza degli europei:
Sono state in 14 le confessioni religiose (dai cattolici agli ebrei ai protestanti) a firmare in Ungheria lo scorso 9 dicembre una dichiarazione per difendere il matrimoni tra uomo e donna. Leader cattolici, protestanti, evangelici, ebrei, ortodossi, battisti, metodisti e pentecostali si sono riuniti al più alto livello, e hanno partorito una breve dichiarazione che inizia con il passo della Genesi su Adamo ed Eva chiamati ad essere fecondi e moltiplicarsi.
Un rinnovato pensiero sociale, un nuovo impulso alla solidarietà, uno sguardo attento alla transizione ecologica, ma anche a quella tecnologica e soprattutto quella demografica e famigliare, caratterizzeranno il Terzo Appuntamento delle Giornate Sociali Cattoliche Europee, in programma a Bratislava dal 17 al 20 marzo 2022.
Sebbene sia noto che i cristiani siano il gruppo religioso più perseguitato al mondo, non si pensa mai che questa persecuzione possa avvenire in Europa. Eppure sono anni che l’Osservatorio per la Discriminazione e l’Intolleranza contro i Cristiani in Europa documenta casi su casi, dalle vandalizzazioni delle chiese alle discriminazione sul luogo di lavoro, costruendo un database basato su fonti concrete, inclusi gli articoli di giornale. L’Osservatorio ha pubblicato il 7 dicembre un Rapporto che si concentra su cinque nazioni europea, e che, con numeri e cifre, mette in luce un dato ormai incontrovertibile: la persecuzione dei cristiani in Europa è un fatto che non possiamo più eludere.
50 anni fa, il 7 dicembre 1971, moriva il Cardinale spagnolo Fernando Quiroga y Palacios, Arcivescovo di Santiago di Compostela.
Un incontro di circa mezz’ora quello che ha chiuso la giornata del Papa con Sua Beatitudine Hieronymous l’Arcivescovo ortodosso di Atene. L’ ospite è arriva in nunziatura verso le 18.50 ( ora di Atene) ed è terminato alle 19:20.
“Chiediamo la grazia di credere che con Dio le cose cambiano, che Lui guarisce le nostre paure, risana le nostre ferite, trasforma i luoghi aridi in sorgenti d’acqua. Chiediamo la grazia della speranza. Perché è la speranza che rianima la fede e riaccende la carità. Perché è di speranza che i deserti del mondo sono assetati oggi”.
A distanza di 5 anni Papa Francesco stamane è tornato sull’isola di Lesbo per incontrare nuovamente i rifugiati di Mytilene.
“Veleni mondani ci hanno contaminato, la zizzania del sospetto ha aumentato la distanza e abbiamo smesso di coltivare la comunione”. Papa Francesco lo ha detto oggi nell’ Arcivescovado Ortodosso di Atene nell’incontro con Sua Beatitudine Ieronymos II.
“Dio ci parla attraverso i vostri sogni. Chiama anche noi a non rassegnarci a un mondo diviso, a comunità cristiane divise, ma a camminare nella storia attratti dal sogno di Dio
E’ morto ieri pomeriggio a Lovanio, in Belgio, l’Arcivescovo Aldo Giordano, Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea. Aveva 67 anni ed era ricoverato in gravi condizioni da settimane dopo aver contratto l’infezione da Covid-19.
Dopo la visita di cortesia a Chrysostomos II, Arcivescovo Ortodosso di Cipro, Papa Francesco ha incontrato il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa cipriota.
E' iniziato il viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco che l o porterà a visitare Cipro prima e Grecia poi. Il volo papale è decollato dall'aeroporto di Fiumicino alle 11. Si tratta del 35/mo viaggio apostolico dall'inizio del pontificato.
Monsignor Igor Kovaleskij è stato sacerdote durante i trenta anni della rinascita religiosa della Russia post-sovietica. Segretario generale della Conferenza Episcopale Russa, è stato per anni la voce di una Chiesa che era, sì, minoranza, che cominciava a rinascere, “aggiustando” volta per volta i rapporti con gli ortodossi, e cominciando a guardare anche al futuro. Così, mentre per la prima volta in decenni l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio di Mosca ha un vescovo ausiliare russo (il vescovo Dubinin), monsignor Kovaleskij ha deciso di lasciare il servizio ecclesiastico. A 56 anni, riparte da zero, cerca un lavoro, e cambia vita. Ma la sua non è una crisi di fede. È, piuttosto, una crisi di fiducia.
E' la Grecia - dopo Cipro - la seconda ed ultima tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco in programma la prima settimana di dicembre.
Il prossimo 2 dicembre Papa Francesco si recherà a Cipro, prima tappa del viaggio apostolico che successivamente – il 4 dello stesso mese - lo porterà in Grecia.
La prima data fissata era il 29 febbraio 2020, inizio della Quaresima. Poi, scoppiò la pandemia. Si pensava le cose stessero andando meglio, e si fissò un rinvio al 30 maggio, giorno di Pentecoste. La situazione dei contagi non lo permise. Rinviata a data da destinarsi nel 2021, ora è stato deciso che la prima Messa cattolica nella Cattedrale di St. Pierre di Ginevra sarà il 5 marzo 2022, inizio della Quaresima. Si torna così, con due anni di ritardo, al progetto originale. Sperando che non ci saranno nuovi intoppi a quello che si presenta come un progetto storico.
"Per l'ennesima giornata assistiamo a eventi drammatici al confine polacco-bielorusso. A nome della Conferenza Episcopale Polacca, condanno fermamente l'uso da parte della Bielorussia di tragedie umane per condurre azioni contro la sovranità della Polonia". Sono le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, Monsignor Stanisław Gądecki, commentando la crisi migratoria in atto al confine tra i due Paesi.