Perché la Chiesa benedice le persone singole, ma non può benedire le unioni omosessuali? Dopo il responsum sul tema della Congregazione della Dottrina della Fede, la domanda è stata posta varie volte, e questo in parallelo ad iniziative di protesta anche all’interno della Chiesa. Come quella che in Germania vedrà oggi sacerdoti benedire le unioni omosessuali, in aperta protesta con le decisioni di Roma. E questo nonostante l’arcivescovo Georg Bätzing di Limburg, presidente della Conferenza Episcopale tedesca, abbia sottolineato che la Chiesa in Germania è “strettamente legata a Roma e al Santo Padre”.
La visita del ministro degli Esteri palestinese in Segreteria di Stato vaticana lo scorso 6 maggio ha rimesso al centro il tema del Medio Oriente nell’agenda della Santa Sede. Non che il tema sia mai stato messo da parte, ma gli incontri personali hanno sempre il pregio di sollevare questioni, e sviluppare rapporti. È stato in Segreteria di Stato anche l’assistente al primo vice presidente di Azerbaijan Elchin Ambirbayov, che in una conversazione con ACI Stampa ha voluto stabilire il punto di vista azero sul conflitto in Nagorno Karabakh e sui rapporti con l’Armenia.
Il 5 maggio 2021 padre Arialdo Urbani, religioso betharramita e missionario nella Repubblica Centrafricana, ha subito un doloroso incidente. La notizia è stata riportata dall'agenzia Fides.
Quattro presidenti e un ministro degli Esteri nell’agenda di Papa Francesco per il mese di maggio. Il 3 maggio, Papa Francesco incontrerà iracheno Fuad Hussein. Il 6 maggio, il presidente svizzero Guy Predolin incontrerà il Papa, nell’ambito delle manifestazioni dell’annuale giuramento delle reclute delle Guardie Svizzere. Quindi, il 10 maggio, sarà il presidente della Lettonia Egils Levits a far visita a Papa Francesco, per celebrare i 100 anni di relazioni diplomatiche della Santa Sede con il Paese Baltico. E infine, il 27 maggio, saranno le delegazioni di Bulgaria e Macedonia, guidate dai presidenti Rumen Radev e Stevo Pendarovski, a incontrare il Papa nel tradizionale appuntamento per i Santi Cirillo e Metodio.
La rivista giapponese Seibo no Kishi è arrivata a quota mille numeri. Ed è un fatto notare perché non è una rivista qualunque: fu fondata da padre Massimiliano Kolbe, negli anni in cui era missionario in Giappone. Anzi, si può dire che era proprio quello il primo scopo della sua missione: fondare l’equivalente giapponese de “Il Cavaliere dell’Immacolata”, la rivista che aveva fondato in Polonia.
“L'Africa si trovava su una straziante Via Dolorosa nel 2020 ed è diventata il 'continente dei martiri’. La violenza contro i cristiani, la loro espulsione e l'omicidio sono aumentati drammaticamente. io speriamo che l'aiuto che forniamo possa alleviare le sofferenze delle persone e renderle capaci per provare un po 'di speranza per la Pasqua “ lo ha dichiarato Thomas Heine Geldern, Presidente esecutivo di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Il 29 aprile 1991 moriva a Colonia il Cardinale ugandese Emmanuel Kiwanuka Nsubuga, Arcivescovo emerito di Kampala.
C’è un filo rosso che lega Russia e Bielorussia. Perché il ripristino delle strutture cattoliche in Russia è cominciato il 13 aprile 1991, nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Mosca, quando fu intronizzato come arcivescovo della Gran Madre di Dio Tadeusz Kondrusiewicz. Lo stetsso Kondrusiewicz lascerà Mosca, per diventare arcivescovo di Minsk, incarico che ha tenuto fino ai 75 anni.
Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 7 dicembre il Cardinale Nicholas Cheong Jin-suk, Arcivescovo emerito di Seul, morto oggi nella capitale sudcoreana.
Sembra già un mondo post-coronavirus, per l’agenda di Papa Francesco. Dopo il viaggio in Iraq lo scorso marzo, il Papa ha ribadito, incontrando il presidente del Consiglio designato Hariri, di voler andare in Libano quest’anno. Un viaggio in Kazakhstan potrebbe avvenire l’anno prossimo, per partecipare al Congresso dei Leader del Mondo e delle Religioni tradizionali. Nell’occasione potrebbe anche esserci un incontro con il Patriarca di Mosca Kirill. E dall’Ecuador arriva la notizia che il Papa parteciperà al Congresso Eucaristico Internazionale di Quito nel 2024.
A fine marzo, secondo il canale televisivo Myawaddy, che appartiene all’esercito ed ha diramato la notizia nelle scorse settimane, 19 oppositori della giunta militare sono stati condannati a morte per l’uccisione di un soldato durante scontri fra la popolazione e le forze di sicurezza. Molte fonti affermano che sono state uccise 710 persone di cui 50 bambini, mentre i prigionieri sono saliti ad oltre 3000.
No all’erosione dell’obiezione di coscienza. No all’eutanasia nei posti cattolici. No all’eutanasia in generale. La posizione dei vescovi canadesi sulla legge “Morire con dignità” è “inequivocabile”. “eutanasia e suicidio assistito costituiscono il deliberato omicidio della vita umana in violazione dei Comandamenti di Dio. Erodono la nostra dignità comune mancando di vedere, accettare e accompagnare quelli che soffrono e che muoiono. Minano il dovere fondamentale che abbiamo di prenderci cura dei membri più deboli e vulnerabili della società”.
"Prima di tutto, voglio ricordare le tante vittime e i milioni di malati a causa del Covid19. Prego per loro e per i loro parenti. La pandemia non ha fatto distinzioni e ha colpito persone di tutte le culture, credo, stato sociale ed economico". Così scrive Papa Francesco in una lettera inviata al Segretario Generale della Segreteria Generale Iberoamericana, Rebeca Grynspan Mayufis, e letta ai partecipanti al XXVII Vertice Iberoamericano in corso ad Andorra - in diretta streaming - dal 20 al 21 aprile 2021.
Quello che colpisce, nel XV rapporto di Aiuto Alla Chiesa che Soffre sulla Libertà Religiosa nel mondo, non sono le recrudescenze jihadiste nell’Africa subsahariana, la sostanziale fine delle primavere arabe, le persecuzioni delle minoranze in Pakistan perpetuate con la legge sulla blasfemia o la persecuzione religiosa di stampo nazionalista in Cina. Colpisce, piuttosto, la crescita della cosiddetta “persecuzione educata.” Una persecuzione attuata in maniera quasi legale, erodendo il diritto alla libertà religiosa e alla libertà di coscienza, imponendo ideologie, costringendo le religioni al silenzio. Un tipo di persecuzione che, nei Paesi occidentali, si è fatta più stringente e palese nel periodo del COVID 19.
La nuova generazione di vescovi bielorussi viene rappresentata da Aleh Butkevich, vescovo di Vitebsk, 49 anni, eletto lo scorso 14 aprile come presidente della Conferenza Episcopale Bielorussa. Succede all’arcivescovo emerito di Minsk Tadeusz Kondrusiewicz, che pure mantiene degli incarichi in seno alla Conferenza Episcopale e che continua ad essere una voce forte nel Paese.
Il Cardinale Parolin lo aveva detto: l’enciclica Fratelli Tutti è uno strumento diplomatico. Questo approccio si è concretizzato lo scorso 15 aprile a Ginevra, quando un evento di Alto Livello alle Nazioni Unite ha messo insieme due cardinali e quattro direttori generali per discutere dell’impatto dell’ultima enciclica di Papa Francesco.
Si chiamano Marian Lai e Navish Arooj le due infermiere di Faisalabad che sono state messe sotto accusa per blasfemia in Pakistan. Le due donne avrebbero strappato da un armadio un adesivo che recava dei versi del Corano. È l’ennesimo caso di due donne cristiane che rischiano di essere condannate per presunto vilipendio alla religione. Il caso più famoso è quello di Asia Bibi, che dopo essere stata condannata a morte, è stata liberata nel 2019 dopo un lungo calvario. Secondo dati di inizio 2020 della National Commission for Justice and Peace, un organo legato alla Conferenza Episcopale Pakistana, sono 187 i cristiani attualmente sotto accusa per blasfemia.
“Esprimiamo e rinnoviamo la nostra fedeltà e la nostra comunione con Vostra Santità. Riconosciamo i vostri innumerevoli sforzi per costruire l'unità nella Chiesa e con gli altri cristiani e per promuovere il dialogo con altre religioni non cristiane e con la pluralità delle culture. Lo abbiamo potuto percepire in modo esemplare nel recente viaggio in Iraq, lungo i sentieri della fede di Abramo, e nei fruttuosi dialoghi lì intrapresi per la pace e l'armonia tra i popoli, cercando anche di portare balsamo spirituale alle numerose ferite provocate dagli storici conflitti in quella regione”. Lo scrivono in una lettera al Papa i Vescovi del Brasile, riuniti on line in Assemblea generale.
Non c’è tempo da perdere, e anche il Parlamento Europeo deve prendere una posizione sulla perdita del patrimonio cristiano nella regione del Nagorno Karabakh, in armeno Artsakh. Lo ha detto, in un recente intervento, Nathalie Loiseau, presidente del sotto-comitato sulla Sicurezza e la Difesa del Parlamento Europeo, in un articolato intervento pubblicato da La Croix International.
La città di Myitkyna, in Myanmar, è diventata nota quando Suor Ann Rose delle Sorelle di San Francesco Saverio si è inginocchiata davanti ai militari, implorandoli di cessare le violenze e ispirando persino alcuni dei soldati a raccogliersi in preghiera. Ed è stato lì che il Cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, potente voce della Chiesa birmana, è andato a celebrare nella Domenica della Divina Misericordia. Perché – ha detto – la resurrezione è “una forte affermazione che Dio può creare meraviglie anche dalla tomba. La vita sorgerà dalla morte, quando verranno i tempi del Signore. L’ultimo anno è stato un anno di oscurità e morte. Avete sperimentato molta sofferenza umana. Preghiamo che il cuore di Gesù guarisca tutti: l’oppressore e l’oppresso”.