La spontaneità di Giovanni Paolo II che nasce anche dall’insegnamento, dal grazie, dalla bellezza di un rapporto immediato. Anche per chi non ha il testo in mano, come succede spesso ai giornalisti che seguono l’attività del Santo Padre, la differenza è nell’uso della lingua, che dimostra la spontaneità delle parole.
Il sangue di San Gennaro si era sciolto per l’Ucraina. E ora una reliquia di San Gennaro, presa direttamente dalla teca che le conserva nella cappella del Duomo, è stata donata all’Ucraina. Napoli e Kiev restano unite, così, in maniera inscindibile.
Lo stile del pontificato di Giovanni Paolo II, immediato, diretto, spontaneo, nasce dagli anni che precedono l’arrivo a Roma.
Il 13 maggio 1989 Papa Giovani Paolo II dichiarava l'eroicità delle virtù di un umile frate agostiniano scalzo della Provincia di Sicilia: fra Santo di San Domenico. La sua esistenza fu umile, silente e laboriosa. Ricordare questo esemplare religioso è aprire uno sguardo in un secolo ormai passato, nel quale la sua testimonianza irradia di luce anche quelli a venire.
Ci aveva subito introdotto, il Papa venuto da un paese lontano, in un’atmosfera di sereno impegno, di cui avrebbe fatto parte in modo speciale quella carica umana, fin dal quel giorno di ottobre appena accettata l’elezione al soglio di Pietro.
La festa di San Benedetto da Norcia si celebra anche a Trastevere, nella piccola chiesetta di San Benedetto in Piscinula. Saranno molte le celebrazioni dedicate al Patrono d'Europa, tra queste anche l'iniziativa delle Sacre Quarantotto ore con l'esposizione delle reliquie. A curare la festa e la liturgia saranno gli Araldi del Vangelo. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Carlos Werner, Presidente della sezione italiana degli Araldi del Vangelo.
Catalizzatori di dialogo e di unità. Al termine di due giorni di incontro interdicasteriale presieduto da Papa Francesco, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, stabilisce in questa formula la missione della più grande delle Chiese sui iuris.
Il prossimo anno, il 2020, la Polonia ha deciso di dedicarlo a Giovanni Paolo II a cento anni dalla nascita.
Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che invia in missione i settantadue discepoli. Non solo i dodici apostoli! Con questa decisione il Signore vuole aiutarci a comprendere che l’annuncio del Vangelo non è affidato solo ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi ma a tutti i cristiani. L’evangelizzazione appartiene alla vocazione cristiana e trova la sua ragion d’essere nel sacramento del Battesimo, nel quale siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e resi partecipi della vita stessa di Dio.
Le sue parole riecheggiano nella rete e si scaricano in mp3 con un’app sullo smartphone. Eppure Fulton Sheen, vescovo ausiliare di New York ai tempi del Concilio Vaticano II, le ha pronunciate decenni or sono. Ma basta scaricare uno dei suoi mitici interventi televisivi da Youtube per capire che cosa significa “bucare lo schermo”. Pioniere della telepredicazione già ai primordi della tv, definito da Time “il primo televangelista”, nonché vincitore di un Emmy nel 1952, il vescovo Sheen ha creato un genere che purtroppo non ha fatto scuola.
Dopo le recenti rivelazioni sulla errata datazione e su come siano stati falsati alcuni studi, oggi la questione più seria per la Sindone di Torino è come vada conservata. Emanuela Marinelli spiega ad Acistampa le prospettive future e gli altri studi in corso.
Al termine di un conclave durato dal 1292 al 1294 che vide partecipare 12 cardinali veniva eletto Papa il 5 luglio di 725 anni fa Pietro da Morrone, passato alla storia con il nome di Celestino V
Proseguiamo il nostro colloquio con la sindonologa Emanuela Marinelli che ci illustra come si è arrivati alla certezza che la datazione con il metodo del radiocarbonio sulla Sindone del 1988 è falsata.
“Ci trattarono con rara umanità”. Lo scrive San Paolo, parlando del suo naufragio a Malta. E quel naufragio, che fu l’inizio della comunità cristiana nell’isola rimasta tra le più cattoliche d’Europa, è al centro delle riflessioni della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2020, già rese disponbili.
Che la Sindone sia difficile da datare e definire non è un segreto per nessuno.
“Quando Newman una volta sentì dire che l’avrebbero chiamato santo, scrisse con il suo umorismo secco: “Non sono portato a fare il santo, è brutto dirlo. I santi non sono letterati, non amano i classici, non scrivono romanzi… Mi basta lucidare le scarpe ai santi, se san Filippo in cielo avesse bisogno di lucido da scarpe” (LD XIII 419).
Due giorni di incontri, con la novità di una sessione pubblica nell’ultima mezza giornata: è delineato il prossimo incontro del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex allievi di Benedetto XVI. Il tema sarà il sacerdozio. Durante l’incontro privato, si parlerà di “Sacerdozio nella teologia di Joseph Ratzinger alla luce della situazione attuale”, mentre l’incontro pubblico sarà sulle “Le sfide attuali per l’ordine sacro”.
L’ultimo caso è quello della California, dove una legge – emendata, ma non troppo - obbliga a riportare anche quello che si ascolta in confessione, in caso di abusi. In Cile si sta lavorando su una legge simile. In Australia, questa legge è già realtà in alcuni Stati. Ma l’attacco al segreto della confessione non è nuovo. Ed è parte di una offensiva generale che nasce con la questione degli abusi e punta, però, ad attaccare direttamente la Santa Sede. Nasce da qui la presa di posizione della Penitenzieria Apostolica.
Gesù sa cosa lo attende a Gerusalemme: la passione e la morte. Eppure rompe i ponti con la Galilea e si dirige decisamente verso Gerusalemme, affronta con coraggio il suo destino. Un destino di incomprensione e di rifiuto da parte di coloro che Egli è venuto a beneficare, a salvare. Non si tratta solo di un’esperienza che ha vissuto Cristo, ma che continua ancora oggi nella vita della Chiesa e di tantissimi cristiani sparsi nel mondo.
Dal 2015 il Papa non lo impone ma lo consegna. Una scelta di Papa Francesco per coinvolgere le Chiese locali.