Nonostante la chiusura al pubblico per i lunghi mesi della quarantena per il covid-19 la Biblioteca apostolica Vaticana è stata sempre una fucina di attività.
"La convivenza è mossa e stimolata da veemente amore del prossimo, per il quale ciascuno è spinto a dedicarsi al bene del fratello trascurando il proprio vantaggio. Quando l'uomo giorno per giorno si adopera perché l'esigenza insopprimibile del raccoglimento interiore e della modestia, e la partecipazione alla vita, altrettanto insopprimibile, vengano equamente contemperate, cresce in lui la capacità di attuarsi come persona autentica, che ha relazioni con gli altri, soprattutto con Dio, che è l'assolutamente altro". Sono parole di Giovanni Paolo II, contenute nella Lettera Apostolica Sanctorum altrix, firmata l'11 luglio 1980, in occasione del XV centenario della nascita di San Benedetto.
“La crisi da coronavirus ha sorpreso tutti noi come una tempesta improvvisa, cambiando tutt’a un tratto e ovunque nel mondo la nostra vita familiare, lavorativa e pubblica”. Papa Francesco lo scrive nella prefazione al volume «Comunione e speranza» a cura di Walter Kasper e George Augustin edito dalla Libreria editrice vaticana.
“In questo momento di diffusione del COVID-19, denunciamo una realtà preoccupante per le persone vulnerabili che sono maggiormente a rischio di divenire vittime della tratta”. Lo dichiara il segretario generale di Caritas Internationalis, Aloysius John.
Dall’1 agosto, la Direzione Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano avrà un nuovo direttore. Il Papa ha infatti nominato il professor Andrea Arcangeli come nuovo direttore. Prenderà il posto del professor Alfredo Pontecorvi, che era stato nominato a guidare la direzione Sanità e Igiene del Governatorato l’1 agosto 2015, cinque anni fa.
“Ai nostri giorni, la vita di alcuni può risultare mediocre e spenta perché probabilmente non sono andati alla ricerca di un vero tesoro: si sono accontentati di cose attraenti ma effimere, di bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio”. Così Papa Francesco ha commentato oggi le parabole del Vangelo di Matteo proposta dalla liturgia, quella del tesoro nascosto nel campo, quella della perla preziosa e quella della rete gettata in mare.
Per egoismo, siamo abituati a passare senza vedere chi soffre, guardando da un'altra parte”, ma “Gesù ci chiede di essere servi degli altri come il Buon Samaritano di cui non conosciamo il nome: un uomo anonimo che si è preso cura di colui che era sul ciglio della strada”.
In occasione dell’Anno Santo 1950 Pio XII scrisse l’enciclica Anni Sacri, invocando preghiere per il rinnovamento cristiano e la concordia dei popoli. L’enciclica venne pubblicato il 12 marzo 1950.
Questa ricorrenza è “motivo di gaudio per tutta la Chiesa, di cui in questo lungo spazio di anni la vostra Compagnia si è resa benemerita per innumerevoli e splendide imprese”. Sono parole di Papa Pio XII, messe nero su bianco il 6 luglio 1940 nella Lettera Apostolica Nosti profecto, scritta in occasione del IV centenario della Bolla Regemini Militntis Ecclesiae che diede ufficialmente il via alla Compagnia di Gesù e inviata all’allora Preposito Generale, Padre Ledóchowski.
Il fenomeno del Covid-19 non è solo il risultato di avvenimenti naturali.
Alla fine, resta centrale il ruolo dei parroci per quanto riguarda l’organizzazione, e quello dell’Eucarestia per quanto concerne la vita della Chiesa. Nessun coinvolgimento dei laici nella cura pastorale delle parrocchie può portare ad un “quasi” ministero sacerdotale, e tutto comunque è affidato ai pastori. Detto questo, l’istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”, pubblicata oggi dalla Congregazione per il Clero, punta piuttosto a dare indicazioni di buone pratiche di coordinamento e “dinamismo in uscita”. in un mondo in rapido cambiamento.
Nell'Angelus di oggi il Papa ripercorre il brano evangelico odierno, Gesù intento a parlare alla folla in parabole del Regno dei cieli. Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e riprende il racconto di Gesù sul grano e la zizzania. Attraverso questa parabola "Gesù ci fa conoscere la pazienza di Dio, aprendo il nostro cuore alla speranza".
Oggi, sabato 18 luglio, sono stati celebrati i funerali del cardinale Zenon Grocholewski alle ore 11, all'Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro dal Cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio Cardinalizio, insieme con gli altri cardinali. Al termine della celebrazione eucaristica, Papa Francesco ha presieduto il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Il porporato è morto ieri all'età di 80 anni.
Il 18 luglio 1870, 150 anni fa, Papa Pio IX emanava la costituzione dogmatica Pastor Aeternus – frutto del Concilio Vaticano I – che sanciva i dogmi del primato e dalla infallibilità papale.
Giovanni Battista Doglietto è il Direttore del Fondo Assistenza Sanitaria. Lo ha deciso Papa Francesco questa mattina. Fu il primo aiuto del professor Crucitti, che operò Giovanni Paolo II dopo l’attentato del 13 maggio '81.
Attraverso un telegramma, il Papa ha espresso il proprio cordoglio per la morte del Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Aveva compiuto 80 anni lo scorso 11 ottobre il Cardinale polacco Zenon Grocholewski: il porporato è morto oggi e per anni era stato tra i più stretti collaboratori di Giovanni Paolo II prima e Benedetto XVI poi.
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato il «Vademecum su alcuni punti di procedura nel trattamento dei casi di abuso sessuale di minori commessi da chierici». Si tratta – spiega il Cardinale Prefetto Luis Francisco Ladaria Ferrer – di uno strumento messo a disposizione di Vescovi, Ordinari, Superiori degli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, per “condurre correttamente le cause che riguardano diaconi, presbiteri e vescovi quando vengono accusati di abuso su minore”.
La parabola del seminatore è “la madre di tutte le parabole”, perché “parla dell’ascolto della Parola”. E “ognuno di noi è un terreno su cui cade il seme della Parola, nessuno escluso”. Così Papa Francesco commenta il Vangelo del giorno, affacciato dalla finestra dello studio del Palazzo Apostolico.
I lavoratori del mare sono spesso costretti lontano da casa, in condizioni difficilissime, con contratti di lavoro che a volte rasentano la schiavitù e l’impossibilità di vedere terra per diverso tempo. Ora, con la crisi del Coronavirus, hanno dovuto persino prolungare il loro turno di lavoro, sono rimasti ancora più a lungo lontano da casa per via della chiusura dei confini, e sono a volte colpiti anche dallo stigma del possibile contagio.