Nella festa della Divina Misericordia il Papa guida la recita del Regina Coeli sul sagrato della Basilica Vaticana. Papa Francesco, nell’introdurre la preghiera mariana del tempo pasquale, ringrazia tutti i partecipanti accorsi alla Celebrazione e, in particolare, i Missionari della Misericordia. Subito dopo la preghiera, il Papa lancia un accorato appello per la pace in Siria e condanna l'uso delle armi chimiche in terra siriana.
E’ il secondo incontro quello di Papa Francesco con i Missionari della Misericordia, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Più di 550 Missionari, provenienti dai 5 continenti, sono attesi in questi giorni, a due anni dall’istituzione di questo speciale Ministero durante il Giubileo della Misericordia. Il Pontefice presiede con loro la Celebrazione Eucaristica per la festa della Divina Misericordia in Piazza San Pietro.
Papa Francesco incontra i giovani della Diocesi di Brescia in Aula Paolo VI. Sono oltre tremila i ragazzi che hanno voluto dare il loro saluto gioioso al Papa con canti e applausi. “Io vi domando- esordisce il Papa ai giovani - voi, siete disposti ad ascoltare Gesù e a cambiare qualcosa di voi stessi? Se siete qui, io penso che sia così, ma non posso e non voglio darlo per scontato”.
“La Madre Chiesa è felice di poter contare sull’appoggio dei discepoli di Padre Chevrier. Non posso che approvare e incoraggiare l’azione pastorale che voi portare avanti secondo il carisma proprio dei vostri istituti, un carisma che mi tocca personalmente e che è al cuore del rinnovamento missionario a cui tutta la Chiesa è chiamata”. Si rivolge così Papa Francesco ai membri dell’Associazione dei Preti del Prado, ricevuti oggi in Vaticano. Antoine Chevrier, fondatore della “scuola clericale” in Francia, costituì l’associazione a sostegno dei poveri e dei bisognosi.
L’arcivescovo Filippo Iannone diventa il nuovo Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Sostituisce il Cardinale Francesco Coccopalmerio del quale il Papa ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età.
Un pellegrinaggio che “è il segno della piena partecipazione della Comunità dell’Emmanuele alla comunione di tutta la Chiesa cattolica” e l’occasione “di ringraziarvi per la vostra fedeltà e il vostro attaccamento al Successore di Pietro, per dirvi l’apprezzamento con cui guardo al vostro impegno missionario presente ormai in tutti i continenti, e per incoraggiarvi alla perseveranza nel futuro”.
“E’ bene suscitare un’arte di vivere insieme in semplicità, benevolenza, fraternità, come pure educare alla cultura del rispetto e dell’incontro, l’unica capace di costruire un futuro all’altezza dell’ideale dell’uomo”.
San Gregorio di Narek è un “ponte tra due mondi”, un simbolo dell’ecumenismo del sangue sperimentato dal popolo armeno, e la testimonianza che “nonostante tutto, gli armeni ci sono”. Mikayel Minassyan, ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede, spiega così il senso della statua di San Gregorio di Narek inaugurata il 5 aprile nei Giardini Vaticani.
“Il mio grande timore è che i nostri giovani perdano le radici” Papa Francesco lo scrive nel videomessaggio inviato al claretiano Carlos Martínez Oliveras, direttore dell’Istituto teologico di vita religiosa di Madrid, e agli oltre settecento partecipanti alla quarantasettesima settimana nazionale per gli istituti di vita consacrata, che si apre oggi.
Prima, il presidente di Armenia, Serzh Sargsyan. Quindi, il Catholicos di tutti gli Armeni, Karekin II. E infine, il Catholicos di Cilicia, Aram I. Tre incontri ufficiali, per Papa Francesco, prima di recarsi nel giardino tra il governatorato e la caserma della Gendarmeria e inaugurare la Statua di San Gregorio di Narek donata dalla presidenza della Repubblica di Armenia.
La statua in versione da studio era già stata regalata dal Presidente armeno al Papa durante il suo viaggio a giugno del 2016, oggi la sua gemella più grande è arrivata nei Giardini Vaticani
Sarà pubblicata lunedì prossimo la nuova dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.
"E’ la mia sincera speranza che possa essere fatto tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans e che la profonda sofferenza dei suoi genitori possa essere ascoltata. Prego per Alfie, per la sua famiglia e per tutte le persone coinvolte". Così su Twitter Papa Francesco è intervenuto nella vicenda del piccolo Alfie, il bimbo inglese ricoverato a Liverpool per una malattia cerebrale ignota.
Tutto pronto per il secondo Incontro con i Missionari della Misericordia con Papa Francesco che si svolgerà dall’8 all’11 aprile, a cura del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
E siamo arrivati ai Riti di Conclusione. Nell’Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro, Papa Francesco conclude il ciclo di catechesi sulla Santa Messa incentrando la meditazione sui Riti di conclusione. Ma prima di iniziare la catechesi, Papa Francesco invia un augurio speciale a Papa Benedetto: " Facciamo gli auguri di Buona Pasqua a Papa Benedetto che ci sta guardando alla tv". Francesco chiede ai fedeli presenti di condividere con un applauso questo suo augurio.
Dopo il “passo indietro” di monsignor Dario Edoardo Viganò come Prefetto della Segreteria della Comunicazione e la scelta del Papa di dargli l’inedito ruolo di assessore, mentre il segretario monsignor Lucio Ruiz gestisce gli incarichi di prefetto, che cosa succederà nel difficile settore mediatico del Vaticano?
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’ Autismo il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il cardinale Peter K. A. Turkson, ha pubblicato un messaggio che prende spunto dalla gioia della resurrezione e ricorda che “la prevalenza mondiale del numero delle persone con disturbi dello spettro autistico è aumentata negli ultimi 50 anni”.
“Il primo annuncio richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana”. Papa Francesco spiega così il vangelo di oggi prima della recita del Regina coeli che nel tempo di Pasqua sostitusce l' Angelus, che ricorda l’annuncio della resurrezione fatto dall’angelo alle donne.
E’ il primo dei cardinali fin qui creati da Papa Francesco - esclusi i porporati già ultraottantenni al momento del concistoro - a compiere 80 anni ed ad uscire così dal circolo degli elettori in un futuro conclave: è Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi in Vietnam.
È in Cristo Risorto che si trova la vera speranza nel mondo, in quel chicco di grano “seminato da Dio nei solchi della terra”, morto “ucciso dal peccato del mondo”, ma risorto al terzo giorno. Ed è a quella speranza che Papa Francesco si rivolge nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, con la consueta panoramica delle situazioni di crisi nel mondo, ma con lo sguardo fisso sulla speranza del Signore.