È la “sorpresa dell’annuncio di Dio” che ci porta ad avere fretta, a correre per contemplarlo il centro dell’omelia di Papa Francesco nella Messa di Pasqua. Con una domanda finale: “Io che?” Cosa si è chiamati a fare, insomma, dopo l’annuncio della Resurrezione.
Dal discepolo ammutolito allo stupore della Resurrezione. Dal freddo delle notte al calore della chiesa illuminata dal fuoco benedetto durante la veglia, mentre otto neofiti, provenienti da Albania, Italia, Nigeria, Perù e USA, aspettano di essere accolti con il Battesimo nella comunità cristiana. Papa Francesco celebra così il passaggio dalla morte alla vita nella notte di Pasqua, chiudendo con l’appello a partecipare all’annuncio di Pasqua. Concretamente.
Le meditazioni di alcuni giovani studenti di un liceo classico romano, il Pilo Albertelli, fanno da filo conduttore nella Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco presiede- come ogni anno dal 1970 - al Colosseo. Sono quindici i ragazzi, adolescenti come tanti con la passione per la musica o per lo sport, che con l’aiuto del Professore di religione Andrea Monda, hanno realizzato le 14 stazioni della via Crucis trasmessa in mondovisione. Papa Francesco, nell’orazione finale, pronuncia principalmente tre parole: vergogna, pentimento e speranza.
Papa Francesco ha presieduto in San Pietro la celebrazione della Passione del Signore in occasione del Venerdì Santo. Al termine della lettura del Vangelo il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto l’omelia.
Il luogo della celebrazione è sempre quello.
L'Osservatore Romano ricorda che "come è consuetudine sin dal primo anno di pontificato, nel giorno del giovedì santo in cui la Chiesa ricorda l’istituzione del sacerdozio, il Papa ha voluto vivere un momento di comunione con dieci parroci romani, diocesani e religiosi.
Compie 80 anni oggi il Cardinale portoghese Manuel Monteiro de Castro ed esce così dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave.
Gesù "avrebbe potuto perfettamente essere uno scriba o un dottore della legge, ma ha voluto essere un evangelizzatore, un predicatore di strada, il Messaggero di buone notizie per il suo popolo". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa del Crisma, presieduta stamane nella Basilica Vaticana.
Papa Francesco, nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro, si sofferma sui giorni più importanti dell’anno liturgico per i credenti: quelli del Triduo Pasquale. “Qual è la festa più importante della nostra fede? – esordisce il Papa a braccio - io fino a 15 anni credevo fosse il Natale. Invece la Pasqua è la festa più importante, perché è la festa dell’amore di Dio per noi”.
Papa Francesco si è recato nel pomeriggio al monastero Mater Ecclesiae in Vaticano per fare visita al Papa Emerito Benedetto XVI in occasione delle festività pasquali.
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha comunicato stamane alcune indicazioni in seguito alla iscrizione nel Calendario Romano della memoria obbligatoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, il lunedì dopo Pentecoste.
Sono oltre 60 le vittime dell’incendio che ha colpito il complesso del ‘Ciliegio d'Inverno’ a Kemerovo, in Siberia. Molte di queste sono bambini. Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio, firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, porgendo le sue più sentite condoglianze a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia.
E’ del 2 marzo la lettera a tutta la diocesi do Dormire in Irlanda con la quale il vescovo John McAreavey confermava di aver presentato le sue dimissioni a Papa Francesco.
Un sentimento di gratitudine per il servizio che svolgono, che dà un contributo alla missione della Chiesa, certo che “il contatto con eventi di notevole portata religiosa e culturale, e con sacerdoti, religiosi e laici che collaborano alla missione universale del successore di Pietro offre sicuramente al vostro lavoro ulteriori motivi di impegno e dedizione”. Papa Francesco incontra l’Ispettorato di Polizia “Vaticano”, per il tradizionale incontro annuale.
Una rappresentanza di giovani ha consegnato al Papa - al termine della Messa della Domenica delle Palme in Piazza San Pietro - il documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi, dedicato ai giovani, che si terrà in Vaticano nell’ottobre prossimo.
Nel Vangelo della Domenica delle Palme si incrociano “storie di gioia e di sofferenza, di errori e di successi che fanno parte del nostro vivere quotidiano come discepoli, perché riesce a mettere a nudo sentimenti e contraddizioni che oggi appartengono spesso anche a noi, uomini e donne di questo tempo: capaci di amare molto… e anche di odiare – e molto –; capaci di sacrifici valorosi e anche di saper lavarcene le mani al momento opportuno; capaci di fedeltà ma anche di grandi abbandoni e tradimenti”. Lo ha detto il Papa stamane nell’omelia della Domenica delle Palme che apre i riti della Settimana Santa e nella ricorrenza diocesana della XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù.
Nel corso dell'udienza di stamane il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha donato al Papa la nuova edizione di Oriente Cattolico, in occasione delle celebrazioni per il centenario della fondazione della Congregazione.
Il documento finale da consegnare al Papa è pronto. I giovani del Pre-sinodo 2018 hanno lavorato giorno e notte questa settimana per elaborare un testo che confluirà, insieme agli altri contributi pervenuti, nell’Instrumentum laboris, il documento su cui si confronteranno i Padri sinodali. Un sinodo “sui giovani, dei giovani e per i giovani”, come ha più volte specificato Papa Francesco, che ha aperto i lavori lo scorso lunedì. “Non si tratta di comporre un trattato teologico né di stabilire un nuovo insegnamento della Chiesa. È piuttosto un documento che rispecchia le specifiche realtà, personalità, credenze ed esperienze dei giovani del mondo”, come viene riportato nell’introduzione del documento stesso.
“Con la vostra presenza, testimoniate la devozione e l’affetto dell’intera popolazione del Trentino verso il Papa”. Con queste parole Papa Francesco ha salutato stamane una delegazione di Comuni del Trentino.
Padre Raniero Cantalamessa tiene la quinta e ultima predica di Quaresima nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia Romana. Il tema della meditazione di oggi riguarda il frutto dello Spirito Santo, “la purezza” che si contrappone alla “rivoluzione sessuale dei nostri giorni”.