Il 3 settembre prossimo inizierà il Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina a Roma con la
celebrazione della Divina Liturgia nella Basilica di Santa Sofia, presieduta dall'Arcivescovo Maggiore 
Sviatoslav Shevchuk. Con questa celebrazione si rinsalderà anche il particolare legame che
c’è tra la più grande delle Chiese sui iuris e il Dicastero per le Chiese Orientali, cui si aggiunge
il legame particolare che l’arcivescovo Claudio Gugerotti, cardinale preconizzato e prefetto
del Dicastero, ha avuto con l’Ucraina.
Il Dicastero per le Chiese Orientali ha sempre sostenuto la Chiesa greco-cattolica ucraina,
soprattutto dai tempi dell’invasione russa dei territori ucraini. In quel tempo, nunzio in Ucraina era
proprio Claudio Gugerotti, che era stato nominato come nunzio a Kyiv già nel 2015. Quando era
arrivato, c’era già una situazione di conflitto. È stato in grado di arrivare fino alle zone del conflitto, celebrando persino una Pasqua nel Donbass. È stato tra i coordinatori dell’iniziativa “Papa per l’Ucraina”.
L’iniziativa “Papa per l’Ucraina”, lanciata nel 2016 da Papa Francesco, era stata coordinata
inizialmente del Pontificio Consiglio Cor Unum, poi confluito nel Dicastero per il Servizio dello
Sviluppo Umano Integrale. È significativa, dunque, la presenza alla Divina Liturgia, di Monsignor
Anthony Epko, sottosegretario del Dicastero. A rinsaldare questi legami, alla fine della celebrazione liturgica, il cardinale preconizzato Gugerotti
invierà un indirizzo di saluto ai vescovi ucraini che si riuniscono a Roma.