Advertisement

Papa Francesco alla FAO, la denuncia: “La popolazione non è causa della fame”

Messaggio del Papa all’agenzia ONU per la lotta alla fame nella giornata di Sensibilizzazione sulla Perdita e lo Spreco Alimentare

Papa Francesco FAO | Papa Francesco alla FAO nel 2017 | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco FAO | Papa Francesco alla FAO nel 2017 | Vatican Media / ACI Group

In un messaggio inviato alla FAO in occasione della Giornata di Sensibilizzazione sulla Perdita e lo Spreco Alimentare, Papa Francesco denuncia il dramma del cibo diventato ormai merce di scambio, e dunque non considerato più come forma primaria di sostentamento umano, e sottolinea che “la piaga della perdita e dello spreco degli alimenti è ormai tanto allarmante e funesta come la tragedia della fame che così crudelmente affligge l’umanità”. Non solo. Il Papa risponde con forza alle teorie di controllo della crescita della popolazione per combattere la fame, sottolineando che invece il problema è piuttosto una mancanza di volontà politica, e non riguarda le difficoltà di approvvigionamento.

Per Papa Francesco, questo dramma viene dalla “cultura imperante che ha portato a denaturalizzare il valore dell’alimento, riducendolo a una mera merce di scambio”, cosa cui si aggiunge “l’indifferenza generale verso le persone indigenti, tanto palpabile nella attuale congiuntura”, così come lo sfruttamento del creato.

Sono attitudine che si possono considerare “radicate nell’egoismo umano”, e porta da un lato lo spreco di mani primari e dall’altro a una mancanza di indignazione di fronte alla “moltitudine di persone che non dispongono del necessario per vivere”.

Questo egoismo si traduce “nella attuale logica del profitto che regola le relazioni sociali e lo sfruttamento irrazionale e vorace delle risorse naturali”. Papa Francesco chiede un “cambio di paradigma”, smettendo di limitarsi a leggere la realtà in chiave economica, e invece si deve considerare che “l’alimentazione ha un fondamento spirituale e la sua corretta gestione implica la necessità di adottare comportamenti etici”.

Papa Francesco chiede di parlare di alimenti considerando il bene che viene dal soddisfare il diritto fondamentale alla vita, e quindi si deve rispettare “la sacralità che gli è propria, derivata dalla sacralità di molte persone”. Insomma, “il cibo assicura la vita e non si può considerare il problema”.

Advertisement

Papa Francesco sottolinea che non possiamo continuare a dire che “la crescita della popolazione mondiale è la causa dell’incapacità della terra di alimentare sufficientemente a tutti”, perché invece la fame prolifera a causa della “mancanza di una concreta volontà politica di ridistribuire i beni della terra, in modo che tutti possano sfruttare quello che ci dà la natura”.

Il Papa punta anche il dito contro lo spreco alimentare, che significa “non dare valore al sacrificio, al lavoro, ai mezzi di trasporto e ai costi energetici impiegati per portare a tavola cibo di qualità”. Si deve, allora, “invertire le risorse finanziarie”, e passare da “mere dichiarazioni e decisioni chiare e incisive”, instillando in tutti la convinzione che ogni alimento scartato è “un affronto ai poveri”, perché “il sentimento di giustizia per quelli che hanno bisogno deve portare tutti ad un cambio di mentalità e condotta”.  

Lo sviluppo – sottolinea infine Papa Francesco – “deve essere relazionato alla sobrietà di vita”, perché “formano un binomio inscindibile”.