Nonostante la voce bassa e affaticata a causa dell'influenza, il Papa legge l'ultimo discorso dell'Udienza Generale di oggi. Quello in lingua italiana, dedicato agli appelli. Il pensiero del Papa è per il trattato sulla messa al bando delle mine antipersona che compie 25 anni il prossimo 1 marzo.

"Il 1 marzo ricorrerà il 25esimo anniversario dell'entrata in vigore delle convenzione sull'interdizione delle mine antipersona, che continuano a colpire civili, innocenti, bambini, anche molti anni dopo la fine delle ostilità. Esprimo la mia vicinanza alle numerose vittime di questi ordigni, che ci ricordano la drammatica crudeltà delle guerre e il prezzo delle popolazioni civili. A questo proposito ringrazio tutti coloro che offrono il loro contributo per assistere le vittime e bonificano le aree contaminate, il loro lavoro è una risposta
concreta alla chiamata universale ad essere operatori di pace, prendendoci cura dei nostri fratelli e
sorelle.", dice il Papa.

"Il cammino della Quaresima sia occasione per rientrare in sé stessi e rinnovarsi nello spirito. Cari fratelli e sorelle, non dimentichiamo i popoli che soffrono a causa della guerra: Ucraina, Palestina, Israele e tanti altri. E preghiamo per le vittime dei recenti attacchi contro luoghi di culto in Burkina Faso; come pure per la popolazione di Haiti, dove continuano i crimini e i sequestri delle bande armate", conclude infine Papa Francesco.

In Burkina Faso, per colpa di un attacco terroristico, sono stati uccisi 15 fedeli mentre assistevano alla messa domenicale.