4° giorno: martedì 29 aprile, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: i Capitoli delle Basiliche Papali. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.
5° giorno: mercoledì 30 aprile, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: la Cappella Papale. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Leonardo Sandri, Vice Decano del Collegio Cardinalizio.
6° giorno: giovedì 1° maggio, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: la Curia Romana. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Víctor Manuel Fernández, già Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. In un primo momento la celebrazione doveva essere presieduta dal Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa.
7° giorno: venerdì 2 maggio, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: le Chiese Orientali. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Claudio Gugerotti, già Prefetto del Dicastero per le Chiese orientali.
8° giorno: sabato 3 maggio, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: i membri degli Istituti di Vita consacrata e delle Società di Vita apostolica. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Ángel Fernández Artime, già Pro-prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.
9° giorno: domenica 4 maggio, ore 17.00, nella Basilica Vaticana: la Cappella Papale. La concelebrazione sarà presieduta dal Cardinale Dominique Mamberti, Protodiacono del Collegio Cardinalizio.
Lo schema è analogo a quello in vigore per i Novendiali in suffragio di Papa Giovanni Paolo II e che furono celebrati dall’8 al 16 aprile 2005.
Il Cardinale Sandri è l’unico porporato a presiedere due celebrazioni dei Novendiali a distanza di 20 anni. Nel 2005, come Arcivescovo Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, fu lui a presiedere il sesto novendiale, affidato alla Curia Romana.
L’unica sostanziale differenza riguarda il novendiale affidato alle Chiese Orientali. Nel 2005 fu celebrata una Divina Liturgia in rito orientale, presieduta dal Cardinale Pierre Sfeir Nasrallah, allora Patriarca di Antiochia dei Maroniti. Il 2 maggio prossimo invece l’elenco non prevede il ricorso ai riti orientali e la concelebrazione è affidata al Cardinale Gugerotti, già Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
Nel 2005 la Messa esequiale del Romano Pontefice venne presieduta dal Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio.
I successivi dal Cardinale Francesco Marchisano, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana, per i fedeli della Città del Vaticano; dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, per la Chiesa di Roma; dal Cardinale Bernard Francis Law, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, per i Capitoli delle Basiliche Patriarcali; dal Cardinale Eugênio Sales de Araújo, Arcivescovo emerito di São Sebastião do Rio de Janeiro, Protopresbitero del Collegio Cardinalizio, per la Cappella Papale; dal già citato Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, per la Curia Romana; dal già citato Cardinale Pierre Sfeir Nasrallah, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, per le Chiese Orientali; dall’Arcivescovo Piergiorgio Silvano Nesti, C.P., Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, per i Membri degli Istituti di Vita consacrata e delle Società di Vita apostolica; dal Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Protodiacono del Collegio Cardinalizio, per la Cappella Papale.
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