Assisi , venerdì, 26. settembre, 2025 14:00 (ACI Stampa).
“Il cuore nascosto del Cantico, da sora Morte a Frate Sole”. Questo è il titolo del nuovo libro del Vescovo di Assisi -Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino, presentato ieri proprio ad Assisi, nella sala della Spogliazione del palazzo vescovile.
Il volume, edito da Mondadori, vuole essere “una rilettura dell’opera di San Francesco” ed esce in occasione degli 800 anni dalla composizione di uno dei testi più straordinari di tutta la letteratura italiana. E il Vescovo di Assisi racconta ad ACI stampa tutte le novità contenute nel libro.
Leggendo qualche pagina si percepisce subito che questo testo è “un’interpretazione inusuale del Cantico delle Creature”. “San Francesco non finisce di sorprendere. A prima vista, non c’è cosa più semplice del Cantico: frate sole, sora luna, sora acqua.. Sembra un cartoon per bambini. In genere si sorvola sulle ultime due strofe. Io sostengo che in quelle strofe drammatiche, che toccano la condizione umana nella sua complessità e fragilità - lì dove si parla di perdono, di sofferenza accettata in pace, di morte accolta come “sorella” ci sia il segreto del Cantico. Lì c`è una inversione di registro. Riecheggiano un concetto musicale, quello di `canone inverso`, parlo di `cantico inverso”. Bisogna partir da lì. Io rileggo il cantico a partire dalle ultime strofe. Quelle che storicamente furono legate al vescovado di Assisi, il luogo che abito”, dice il Vescovo di Assisi.
Di solito si collega il Cantico delle Creature all’urgenza ecologica, ma il Vescovo di Assisi precisa ad ACI Stampa: “La prospettiva ecologica rimane. Ma non è il primo messaggio. Francesco è l’uomo di Dio, l’uomo della lode, l’uomo che guarda il mondo come un mistero da contemplare. La custodia del creato ne viene di conseguenza. Ma si tradisce il Cantico se si parte dall`urgenza ecologica. Non era questa la prospettiva di Francesco”.
Nel libro incuriosisce poi un certo “Fattore X”. Monsignor Sorrentino ci tiene a precisare rispondendo ad ACI stampa: “Chiamo così un elemento che caratterizza i racconti che la storia di Francesco ci ha lasciato, anche a proposito del Cantico, ossia la tendenza delle narrazioni francescane a rileggere le vicende della vita del Santo sotto la pressione di alcune problematiche, che influiscono sui racconti, finendo col renderli non sempre storicamente affidabili. Gli studiosi del francescanesimo conoscono bene questo fenomeno”.




