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Camerlengo di Santa Romana Chiesa, si aspetta la decisione del Papa

Il defunto Cardinale Tauran, Camerlengo di Santa Romana Chiesa | Cerimonia di giuramento, 9 marzo 2015 | ©ServizioFotograficoOR/CPP Il defunto Cardinale Tauran, Camerlengo di Santa Romana Chiesa | Cerimonia di giuramento, 9 marzo 2015 | ©ServizioFotograficoOR/CPP

Con la morte del Cardinale Jean Louis Tauran è diventato vacante l'incarico di Camerlengo di Santa Romana Chiesa, un ufficio molto delicato soprattutto nel periodo di sede vacante. Per questo motivo il Papa dovrebbe procedere alla nomina del nuovo Camerlengo.

Tuttavia Papa Francesco potrebbe fare come Pio XII e non nominare un nuovo Camerlengo. Successe nel 1941: alla morte del Cardinale Camerlengo Lorenzo Lauri, Papa Pacelli non procedette alla nomina del successore. Alla morte di Pio XII nel 1958 i Cardinali elessero - all'inizio della sede vacante - il Cardinale Benedetto Aloisi Masella.

La scelta del successore del Cardinale Tauran spetta ovviamente solo e soltanto al Papa. Ma la recente elevazione all'Ordine dei Vescovi dei Cardinali Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, e Pietro Parolin, Segretario di Stato, fa pensare che la scelta di Francesco possa cadere su uno dei due. Ouellet - in quanto cardinale elettore più anziano dell'Ordine dei Vescovi - sarà chiamato a presiedere in futuro il conclave. Parolin invece vanta come Segretario di Stato numerosi "precedenti": in diversi momenti storici il Segretario di Stato è stato scelto come Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Tarcisio Bertone, Jean Marie Villot, Eugenio Pacelli, Pietro Gasparri, solo per fare qualche nome...

La figura del Cardinale Camerlengo è regolata principalmente dalle Costituzioni Apostoliche Pastor Bonus e Universi Dominici Gregis. Il numero 17 di quest'ultima stabilisce in particolare che "il Camerlengo di Santa Romana Chiesa deve accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, dei Prelati Chierici e del Segretario e Cancelliere della stessa Camera Apostolica. Il Camerlengo deve, inoltre, apporre i sigilli allo studio e alla camera del medesimo Pontefice, disponendo che il personale abitualmente dimorante nell'appartamento privato vi possa restare fino a dopo la sepoltura del Papa, quando l'intero appartamento pontificio sarà sigillato; comunicarne la morte al Cardinale Vicario per l'Urbe, il quale ne darà notizia al Popolo Romano con speciale notificazione; e parimenti al Cardinale Arciprete della Basilica Vaticana; prendere possesso del Palazzo Apostolico Vaticano e, personalmente o per mezzo di un suo delegato, dei Palazzi del Laterano e di Castel Gandolfo, ed esercitarne la custodia e il governo; stabilire, uditi i Cardinali Capi dei tre Ordini, tutto ciò che concerne la sepoltura del Pontefice, a meno che questi, da vivo, non abbia manifestato la sua volontà a tale riguardo; curare, a nome e col consenso del Collegio dei Cardinali, tutto ciò che le circostanze consiglieranno per la difesa dei diritti della Sede Apostolica e per una retta amministrazione di questa. È infatti compito del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, in periodo di Sede Vacante, di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede, con l'aiuto dei tre Cardinali Assistenti, premesso, una volta per le questioni meno importanti, e tutte le volte per quelle più gravi, il voto del Collegio dei Cardinali".

Dopo essere stato nominato, il nuovo Camerlengo dovrà giurare dinanzi al Papa il quale gli consegnerà un bastone, simbolo della autorità propria del Cardinale Camerlengo. Il bastone attuale risale al pontificato di Papa Benedetto XV (1914-1922) ed è - come si può notare dalla fotografia che accompagna questo articolo - rivestito di velluto rosso scuro. 

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