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Papa Francesco: Gesù ci chiede di passare dal "fare" al "credere"

Papa Francesco guida la preghiera dell' Angelus |  | Daniel Ibanez/ CNA Papa Francesco guida la preghiera dell' Angelus | | Daniel Ibanez/ CNA

“Gesù è venuto a portarci qualcosa di più, ad aprire la nostra esistenza a un orizzonte più ampio rispetto alle preoccupazioni quotidiane”. Papa Francesco lo ha detto commentando il passo del Vangelo domenicale prima di recitare la preghiera dell’Angelus a mezzogiorno.

Il commento del Papa si collega al passo del Vangelo di Giovanni di domenica scorsa, chi era stato sfamato voleva altri miracoli. “Gli ascoltatori di Gesù - dice il Papa- pensano che Egli chieda loro l’osservanza dei precetti per ottenere altri miracoli come quello della moltiplicazione dei pani. E’ una tentazione comune, questa, di ridurre la religione alla pratica delle leggi, proiettando sul nostro rapporto con Dio l’immagine del rapporto tra i servi e il loro padrone: i servi devono eseguire i compiti che il padrone ha assegnato, per avere la sua benevolenza. Perciò la folla vuole sapere da Gesù quali azioni deve fare per accontentare Dio”.

Ma la risposta di Gesù passa dal “fare” al “credere”.  “Se ci lasceremo coinvolgere in questo rapporto d’amore e di fiducia con Gesù- dice il Papa-  saremo capaci di compiere opere buone che profumano di Vangelo, per il bene e le necessità dei fratelli”.

Il Papa ha ricordato che oggi si celebra la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, e che esattamente quarant’anni fa il Beato Papa Paolo VI “stava vivendo le sue ultime ore su questa terra. Morì infatti la sera del 6 agosto 1978. Lo ricordiamo con tanta venerazione e gratitudine, in attesa della sua canonizzazione, il 14 ottobre prossimo. Dal cielo interceda per la Chiesa che tanto ha amato e per la pace nel mondo. E salutiamo tutti, con un applauso, questo grande Papa della modernità".

Tra i gruppi che hanno ricevuto un saluto speciale del Papa i partecipanti al ciclo-pellegrinaggio proveniente da Velehrad in Moravia.

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